IL RIASSETTO DEL COMITATO ITALIANO MONTAGNA, GUARDANDO AL FUTURO Il resoconto dell'ultima seduta

Il resoconto dell'ultima seduta



Con la riunione dell'Assemblea dei soci, svoltasi il 30
giugno a Torino,

si è aperta una nuova fase operativa per il
COMITATO ITALIANO PER IL 2002 ANNO INTERNAZIONALE DELLE
MONTAGNE

Arrivato al "giro di boa" del 2002 il Comitato ha voluto
adeguare la sua

struttura, ottimizzando le forze in vista di progetti e
iniziative che

guardano oltre la scadenza dell'Anno Internazionale delle
Montagne.

Innanzitutto la Giunta esecutiva, nella sua collegialità,
sarà

maggiormente impegnata nella programmazione e ai singoli
consiglieri

saranno affidate deleghe specifiche. Al presidente, oltre al
ruolo di

rappresentanza, è stata riservata una maggiore
responsabilità nel

controllo gestionale, supportato in questo dalla struttura
operativa

dell'UNCEM.

In quest'ottica s'inserisce anche la decisione di togliere

dall'organigramma la figura del direttore esecutivo. Un
segretario

esecutivo, indicato nella persona di Lino Zani, attuerà i
programmi da

essi stabiliti.
Agostino Da Polenza, che ha rivestito fino ad oggi la carica
di direttore

esecutivo, continuerà ad operare invece come Consigliere
Delegato per i

rapporti con le istituzioni, il Governo e gli enti
internazionali (FAO,

Nazioni Unite).

Il presidente On. Luciano Caveri ha ufficialmente
commentato: "Le scelte

di apportare alcune modifiche allo statuto e una diversa
organizzazione

interna derivano dalla necessità di migliorare l'operatività
nella seconda

parte dell'Anno Internazionale".

Sul diverso incarico ad Agostino Da Polenza, anche in
risposta ad alcune

maliziose interpretazioni, chiarisce: "Non vi è stato alcun
intento

punitivo nei confronti di Da Polenza, che si occuperà, con
esplicita

delega, dei rapporti con il Governo e con la FAO, nel quadro
di una serie

di deleghe in favore dei diversi soci".

L'On. Gianantonio Arnoldi, che ha partecipato all'Assemblea,
in qualità di

vicepresidente del Gruppo "Amici della Montagna" del
Parlamento, conferma:
"L'Assemblea plenaria dei Soci del Comitato Italiano, nel
porre mano ad
una necessaria ottimizzazione dei propri organismi, anche in
vista delle nuove sfide che l'attendono oltre il 2002, ha anche
rinnovato la fiducia e
la stima ad Agostino Da Polenza, indicandolo come
Consigliere Delegato per
i rapporti con le Istituzioni nazionali e internazionali,
anche in virtù

del gradimento espresso dal Governo. Compito, questo, che Da
Polenza

svolge già da tempo.

La rinnovata struttura consentirà al Comitato Italiano di
contribuire a

valorizzare e tradurre in azioni concrete, anche politiche,
il patrimonio

d'iniziative che in quest'Anno Internazionale si sono
sviluppate; di

gettare le basi per la loro prosecuzione oltre il 2002,
affinché le

popolazioni della montagna italiana, ma anche di quelle meno
fortunate

degli altri Continenti, possano trarre beneficio da quest'azione
di

promozione, informazione, sensibilizzazione e concreta
realizzazione di

eventi, leggi, strutture, iniziative culturali, voluta dalle
nazioni Unite

e con convinzione sostenuta dall'Italia".

Il senatore Augusto Rollandin, presidente del Gruppo "Amici
della

Montagna" del Parlamento, condividendo gli esiti
dell'Assemblea, aggiunge:

"Vedo con favore l'aver affidato specifiche deleghe ai
consiglieri e ai

membri del Comitato, che così potranno meglio contribuire a
un'azione

incisiva e capillare in specifici settori e ambiti
territoriali".

Per Claudio Visintainer, presidente del Filmfestival di
Trento: "Le

decisioni assunte sono il frutto di una rivisitazione
dell'operatività del

Comitato, che ci consentirà di perseguire con più sicurezza
gli obiettivi

che ci siamo dati per l'Anno Internazionale delle Montagne".
Gabriele Bianchi, presidente del Club Alpino Italiano,
guarda

favorevolmente alla nuova impostazione del direttivo: "Per
garantire una

migliore operatività del Comitato abbiamo deciso di rivedere
alcuni ruoli

e funzioni, ciò in prospettiva del raggiungimento dei
migliori risultati

possibili e considerata l'evoluzione delle iniziative e dei
progetti, che

richiedeva una messa a punto delle nostre strutture
operative".
Enrico Borghi, presidente dell'UNCEM: "L'Unione delle
Comunità, Comuni ed

Enti Montani ritiene che la riorganizzazione sia funzionale

all'attivazione di nuovi sviluppi progettuali, in vista
della

realizzazione di iniziative di qualità nella seconda parte
dell'anno".

Anche il vicepresidente Valerio Prignachi commenta: "A metà
di quest'Anno

Internazionale era giusto riflettere su una rinnovata
organizzazione, più

adatta alle attuali necessità e che coinvolgesse anche le
strutture

operative dell'UNCEM, in previsione di sempre più concrete
azioni in

favore della montagna e delle sue politiche. Grande è,
infatti,

l'attenzione del Governo sui problemi e il futuro delle
montagne, anche

grazie all'azione di stimolo esercitata da questo 2002 AIM e
dalle

iniziative promosse dalle associazioni e dagli enti che
partecipano al

Comitato Italiano. Il ministro La Loggia, che ha la Delega
governativa per

la Montagna, si è con energia impegnato affinché
l'Osservatorio della

montagna, la cui attivazione languiva da cinque anni,
definisca in tempi

brevi le politiche per le aree montane e giunga alla
riscrittura della

Legge 97/94. Ad Agostino Da Polenza faccio tutti i migliori
auguri per la

prosecuzione del suo impegno, così come porgo il benvenuto
al mio

conterraneo Lino Zani nel nostro gruppo".


Questo il commento rilasciato da Da Polenza: "Il Comitato
Italiano ha

preso l'occasione dell'assemblea dei soci, convocata per
l'approvazione

del consuntivo economico 2001, per rilanciarsi con una
struttura

organizzativa "dimagrita". Ciò anche in considerazione del
fatto che la

Giunta Esecutiva nelle sue riunioni d'inizio anno ha già
approvato il

programma e buona parte delle iniziative si sono svolte o
sono state

programmate. Le deleghe ai consiglieri e soci consentiranno
peraltro un

loro maggiore apporto all'attività.

In questi mesi si è fatto molto in termini concreti,
supportando con le

risorse del Comitato convegni internazionali, celebrazioni
e, perché no,

festeggiamenti, ma anche pubblicazioni ed eventi
scientifici; sostenendo

con risorse i paesi poveri dell'Africa, Asia ed America
Latina che hanno

costituito Comitati Nazionali per il 2002 AIM.

L'impegno del Comitato Italiano è stato prezioso come
stimolo, affinché,

ad esempio, una regione come la Lombardia, attivasse i
finanziamenti in

favore di 21 progetti concreti e "emblematici del passaggio
del 2002" per

la ristrutturazione di rifugi, alpeggi, sentieri e
biblioteche. Altre

regioni come il Veneto, l'Emilia Romagna e l'Abruzzo hanno
fatto

altrettanto. Gli Stati Generali della Montagna e High Summit
sono stati

momenti importanti nell'opera di sensibilizzazione ed
elaborazione

politica in favore della montagna a livello nazionale e
internazionale.

Ci si è adoperati per la pubblicazione di pregevoli volumi
come "Montagne

del Mondo" di Bruno Messerli, del "Manuale per le gestione
ambientale dei

rifugi", del "Secondo Rapporto CIPRA sullo stato delle
Alpi", del volume

"L'Europa e la Montagna", per la ricerca: "Turismo e
Montagna - un'analisi

regionale" con il TCI. Molto è stato fatto anche per il
supporto ad

iniziative culturali come la missione di Mountain Wilderness
al Monte

Kenia e le iniziative di Eco Himal in Tibet e tanto altro
ancora; sono più

di 800 gli eventi organizzati e patrocinati e circa 200 gli
articoli di

giornale che, settimanalmente, parlano dell'AIM e delle sue
iniziative,

ampiamente presentate sul sito ufficiale del Comitato
Italiano:

www.montagna.org. Sono inoltre certo che il Comitato
Italiano saprà anche

attivare nuove iniziative concrete, che ci porteranno oltre
il 2002.

Vi è ora però la necessità di raccogliere anche in termini
di azioni

politiche e legislative quanto è stato seminato. E' per
questo che ho

accondisceso con piacere a formalizzare un ruolo che già da
tempo avevo

assunto delle relazioni con le Istituzioni, il Governo e con
gli organismi

internazionali quali FAO e Nazioni Unite".

Un'opera coraggiosa, questa del Comitato Italiano, che
guarda al futuro,

dotandosi di un'agilità organizzativa in grado di superare
schemi e

burocratismi, perseguendo l’obiettivo di concreti e durevoli

risultati.
C:I:M:



GdS 8 VII 02

 

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