REACH: SEMPRE PIÙ AZIENDE SOSTITUISCONO I COMPOSTI CHIMICI DANNOSI NEI PRODOTTI DI USO COMUNE



Greenpeace ha esortato, ancora una
volta, i membri del Parlamento europeo a sostenere le imprese
che stanno facendo concreti passi avanti per eliminare le
sostanze chimiche pericolose presenti nei loro prodotti.

La proposta REACH per la riforma della politica chimica europea,
al voto in Commissione Ambiente il prossimo 4 ottobre, offre
l’opportunità di conoscere i dati sulla sicurezza dei prodotti
chimici ad oggi non ancora disponibili. Passi che darebbero alle
aziende l’opportunità – e l’incentivo - di mettere al bando i
composti pericolosi dai loro prodotti.


Le aziende di prodotti elettronici, come Motorola e LG, e quelle
specializzate in prodotti per la cura del corpo, come
L'Occitane, Melvitacosm e Alqvimia, si sono aggiunte a Samsung,
Nokia, Adidas, Reebok, H&M e Chicco, nell’adozione di un
approccio preventivo, eliminando i composti chimici sospetti nei
loro articoli di consumo.


"Questo dovrebbe spingere i parlamentari europei a votare a
favore di un REACH più rigoroso e severo. Eliminare i composti
chimici pericolosi è auspicabile sia per i consumatori che per
le imprese. I deputati europei dovrebbero dare il loro sostegno
alle aziende che si impegnano in questa direzione, e non
ascoltare le industrie chimiche così distanti dai consumatori"
ha dichiarato Vittoria Polidori, campagna inquinamento di
Greenpeace.


La politica delle aziende sulla sostituzione delle sostanze è
stata messa in atto anche grazie ad incontri avvenuti con
Greenpeace. Motorola (telefoni cellulari) e LG Electronics
(cellulari, computer e televisori) metteranno al bando
ritardanti di fiamma a base di bromo ed il PVC nei loro
prodotti. L'Occitane è al lavoro per sostituire muschi sintetici
e ftalati in quegli articoli che ancora li contengono.
Melvitacosm, il produttore del profumo Melvita's Iris Blue (che
nel rapporto sulle analisi di 26 profumi, presentato da
Greenpeace in occasione di San Valentino, conteneva quantità
elevate di ftalati), eliminerà muschi artificiali e ftalati
dalle nuove linee di profumi, entro il prossimo mese, mentre
questi composti saranno banditi da altri generi di largo impiego
a partire dal giugno 2006. La politica chimica di Alqvimia
proibisce l’uso di ftalati e muschi sintetici nei suoi
cosmetici.


"Questi impegni confermano che esiste la possibilità di
sostituire le sostanze chimiche dannose con alternative più
sicure. Comunque, ancora non abbiamo dati sulla sicurezza di
almeno il 75% dei composti in commercio, e a meno che il
Parlamento europeo non si opponga ai tentativi dei gruppi di
pressione di indebolire il testo REACH, l’identificazione dei
composti chimici pericolosi e la ricerca di prodotti più sani
continuerà ad essere un processo lungo e costoso," ha aggiunto
Vittoria Polidori.


Ritardanti di fiamma bromurati, muschi sintetici e ftalati (un
elemento comune nel materiale plastico, come il PVC) destano
preoccupazione per la loro tossicità e capacità di persistere
nell’ambiente ed accumularsi nell’organismo vivente. Queste
sostanze sono in grado di contaminare il sangue, accumularsi nei
tessuti organici e di trasmettersi dalla madre al feto durante
la gravidanza, esponendo così i bambini alla contaminazione da
agenti chimici durante gli stadi più delicati dello sviluppo.
Greenpeace



GdS 20 IX 05 
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