La mozione conclusiva del convegno di Bormio sulla mobilità sostenibile in Valtellina

Riceviamo e
pubblichiamo:


ALLE REDAZIONI DEGLI ORGANI DI STAMPA E RADIOTELEVISIVI

Vi mandiamo in allegato il testo della mozione conclusiva dei
lavori del convegno svoltosi a Bormio il 06.08.05 sulla mobilità
sostenibile in Valtellina, organizzato dal Comitato Promotore
della ferrovia Tirano Bormio formato da rappresentanti di:
Legambiente Circolo di Bormio, WWF Valtellina, CAI VAltellina,
Italia Nostra Valtellina, Mountain Wilderness Italia, La Ciaf
Poschiavo.

Chiediamo gentilmente di dare la migliore diffusione sui Vostri
organi di informazione utilizzando il testo anche come
comunicato stampa.

Il Direttivo del Circolo

Fabio Togni, Anna Vantaggi, Giancarlo Ciullini, Cornelia Muller

MOZIONE CONCLUSIVA DEL
CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE IN
VALTELLINA

(Bormio 06.08.05)


Legambiente Circolo di Bormio e il Comitato promotore della
ferrovia Tirano Bormio (WWF, CAI Valtellina, Italia Nostra
Valtellina, Mountain Wilderness, La Ciaf Poschiavo), al termine
del Convegno internazionale sulla mobilità sostenibile in
Valtellina ringraziano in primo luogo tutti gli intervenuti per
la loro presenza e per il loro contributo di idee, di
suggerimenti e di osservazioni critiche offerto durante lo
svolgimento dei lavori.

Un particolare ringraziamento alle Istituzioni locali, alle
Associazioni, alle Imprese e a tutti coloro che, col loro
patrocinio o con la loro adesione, hanno collaborato alla
realizzazione di questo importante evento.

Da quanto è stato esposto durante la mattinata e riassunto da
Marco Vitale, economista del Corriere della Sera durante la
tavola rotonda del pomeriggio è possibile dire che questo
Convegno trasmette tre parole chiave: fiducia, impegno,
speranza. Parole che noi del Comitato promotore della ferrovia
Tirano Bormio assumeremo come guida a sostegno di ogni nostra
azione futura.

FIDUCIA
La fiducia è sostenuta dalla consapevolezza che moltissimi
cittadini, valligiani o meno, condividono le nostre proposte di
migliorare la mobilità veicolare anche mediante la realizzazione
di questo prolungamento ferroviario.

Questi cittadini aspettano, altrettanto fiduciosamente, che
tutte le Istituzioni locali responsabili del governo di questa
Valle si assumano finalmente quel ruolo attivo nel determinare
il futuro assetto del proprio territorio, ruolo che finora hanno
spesso trascurato o male interpretato. L’Amministrazione
Provinciale di Sondrio, il Comune di Tirano e alcuni importanti
imprenditori locali hanno già dato i primi segnali positivi in
proposito.

IMPEGNO
L’impegno, nostro e di tutti coloro che condividono le idee
oggi emerse, è che – a loro volta – tutte le Amministrazioni
competenti passino dalle facili dichiarazioni di principio ad
impegni concreti per dare corpo alle proposte oggi dibattute,
impegni concreti rivolti a produrre un reale e duraturo sviluppo
sostenibile di questa Valle.

In primo luogo, ad esempio, si impegnino ad utilizzare una parte
dei finanziamenti previsti nella prossima legge finanziaria per
la viabilità anche per uno studio di miglioramento dell’attuale
tratta ferroviaria Lecco Sondrio Tirano e per lo studio
approfondito del progetto esecutivo del suo prolungamento da
Tirano a Bormio.

Ricordiamo ancora che sviluppo ambientalmente sostenibile
significa un tipo di sviluppo economico, sociale, turistico,
culturale che può solo nascere da un piano organico e coordinato
per tutta la Valle, piano capace di valorizzare armonicamente e
con grande equilibrio tutte le risorse umane, naturali e
tecnologiche esistenti in luogo, da quelle storiche a quelle
oggi potenzialmente disponibili.

SPERANZA
La speranza, infine, discende da quel margine di
ragionevolezza che contiene ogni utopia e che viene coltivato da
tutte le persone di buona volontà cui sta principalmente a cuore
il bene comune.

Questa speranza si basa su dati reali!

Tecnicamente la ferrovia Tirano Bormio si può fare, come
dimostrano le tavole del progetto del Prof. Boatti e dei suoi
collaboratori.

Basta impostare un piano di fattibilità che affronti seriamente
e realisticamente i tre problemi primari che lo devono
caratterizzare: quello economico-finanziario, quello
tecnologico, quello gestionale-operativo.


Le Istituzioni, specialmente se ascoltano seriamente i loro
cittadini possono essere sostenute da un loro largo consenso e,
solo così, Esse possono esercitare appieno e con coscienza una
volontà politica reale e condivisa.

Per ora il consenso c’è e deve essere sviluppato, come anche
questo Convegno dimostra ampiamente.

Noi di Legambiente e del Comitato promotore della ferrovia
Tirano Bormio ci impegneremo per farlo crescere ancora, così
come ci impegneremo per stimolare senza pietà le Istituzioni
affinché facciano al più presto ciò che è di loro competenza.
Bormio, 6 agosto 2005.
Legambiente



GdS 20 VIII 05 
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