marzo: giornata mondiale dell'acqua

L’emergenza acqua nel mondo continua ad aggravarsi.

Un miliardo
e 500 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e
due miliardi e 400 milioni, ossia il 40% della popolazione del
pianeta, non dispongono di impianti igienici adeguati. Ogni
giorno circa 6.000 bambini muoiono per malattie causate da acqua
inquinata, da impianti sanitari e da livelli di igiene
inadeguati. Inoltre l’acqua non potabile è all’origine dell’80%
di tutte le malattie presenti nei paesi in via di sviluppo. A
livello mondiale gli squilibri sono enormi e in questa
situazione lo scavo anche di un solo pozzo assume un valore
immenso. Proprio alla costruzione e al ripristino di pozzi di
acqua potabile è dedicato il progetto triennale «De la Source à
la vie» nel Benin e in Cambogia, portato avanti dalle Nazioni
Unite attraverso l’Unicef e la collaborazione della Biotherm in
occasione della giornata mondiale dell’acqua. Nel Benin sono
stati realizzati impianti di trivellazione in dieci diverse
località, coinvolgendo attivamente le popolazioni locali tramite
la creazione di comitati che gestiscono la formazione del
personale addetto alla manutenzione dei pozzi. In Cambogia ne
sono già stati edificati 350 rendendo possibile l’accesso
all’acqua al 66% della popolazione dei villaggi sostenuti dal
progetto. Il 27% degli abitanti nelle zone rurali può usufruire
di servizi igienici e sono già previste 70 nuove trivellazioni e
la costruzione di 538 punti di raccolta in villaggi e scuole.

Quindici-Federgasacqua



GdS 30 III 05 
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