Mare: Alex Bellini ritenta l'impresa

                                   
Genova-Fortaleza: 8300 km a remi



E' partito ufficialmente domenica alle 13 Grafoplast Al-One
2005, il nuovo tentativo di traversata a remi del Mediterraneo e
dell'Atlantico in solitaria, senza appoggio e senza scalo dell'aprichese
Alex Bellini. Sfruttando le buone condizioni climatiche e
marine, accompagnato dalle urla di incitamento e dagli applausi
di centinaia di tifosi, Alex è salito sulla sua nuova barca e ha
iniziato a remare. Lo sfondo di questa partenza era
rappresentato dai "Bagni Sailor Il Monumento", in prossimità
dello Scoglio di Quarto, da cui partirono i Mille di Garibaldi.
"Conosco quelle che sono le difficoltà di questa traversata,
avrò necessità di escogitare qualche trucco per superarle" ha
detto Alex poco prima di partire. "Sono migliorato tecnicamente,
quest'anno mi sono allenato molto sul mare rispetto al passato
tentativo. Anche il mio preparatore Gianluca Farina (olimpionico
e attuale tecnico della nazionale di canottaggio) ha più volte
espresso il suo ottimismo". Dopo il tentativo del 2004
conclusosi a Formentera, dopo 967 chilometri e 23 giorni di
navigazione, l'atleta estremo di Aprica ci riprova. Saranno
8.300, invece che 8.100, i chilometri da percorrere in un tempo
stimato tra i 150 e i 180 giorni. La destinazione (altra novità)
è il Brasile, precisamente Fortaleza. Grande entusiasmo per il
Governo del Cearà che ha subito offerto, tramite il governatore
Lucio Alcantara, il patrocinio all'iniziativa e si sta muovendo
per allestire una accoglienza degna di una tal impresa. Per ciò
che riguarda il percorso, l'uscita dalle prime 10 miglia
costituirà come la volta scorsa il primo delicato momento. Una
volta in mare aperto, Bellini punterà verso il Golfo del Leone,
già affrontato e superato nello scorso ottobre 2004. Dopo la
sfida con il "mistral", Bellini dovrà superare le Baleari e
avvicinarsi allo stretto di Gibilterra dove non dovrà
sottovalutare il grande traffico di imbarcazioni e battelli
vari. Alex intende superare entro novembre lo stretto per
trovarsi così faccia a faccia con la vastità dell'Atlantico e le
imprevedibili condizioni meteo delle isole Canarie prima di
raggiungere, verso gli inizi del nuovo anno, Capo Verde.
"L'avventura dello scorso anno mi è servita molto: spero di
sapermi meritare anche la fortuna, componente essenziale per la
buona riuscita della traversata". Dovrà remare 14-16 ore al
giorno e questo non lo spaventa. "Il mio allenatore Gianluca
Farina ha preparato un programma mirato e specifico: non temo lo
stress o la noia, li sconfiggerò con un bel libro di avventure
oppure ascoltando musica".
CS



GdS 10 IX 05 
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