Greenpeace denuncia: Veleni nascosti nelle case italiane
Una nuova ricerca di Greenpeace
rivela quanti veleni siano contenuti nei prodotti che si
trovano nelle
nostre case, dai tessuti alle televisioni, dai giocattoli ai
cosmetici.
Analizzando la polvere delle case, in Italia, Francia,
Spagna, Germania e
Slovacchia sono state riscontrate numerose sostanze
tossiche, alcune anche
cancerogene. Un analogo studio era stato compiuto 6 mesi fa
in Gran Bretagna
e nei paesi scandinavi, ma quest'ultima ricerca ha
evidenziato livelli
ancora più allarmanti di ftalati e paraffine clorurate. Una
settimana fa
Greenpeace ha presentato un altro studio che rivela come
queste stesse
sostanze pericolose si ritrovino in pigiami e giochi per
bambini, profumi e
prodotti di pulizia.
L'associazione ambientalista chiede alla Commissione
Europea, che domani
presenterà la nuova normativa (REACH ) che regola la
produzione e l'impiego
di sostanze chimiche in Europa, di non perdere l'opportunità
di arrivare
all'emanazione di una legislazione forte.
Per le sostanze cancerogene, persistenti e bioaccumulanti ed
i distruttori
endocrini, il REACH introduce la necessità di
un'autorizzazione per
consentire il loro uso continuato. Tale autorizzazione
dovrebbe essere
rilasciata solo se il loro impiego venisse ritenuto
indispensabile e non vi
fossero alternative disponibili o se i rischi dovessero
essere
"adeguatamente controllati". Secondo Greenpeace, per le
sostanze altamente
pericolose, non esiste un controllo adeguato.
"Per la prima volta con la nuova legislazione le industrie
dovranno fornire
dati sulla sicurezza ambientale e sanitaria di 30.000
sostanze chimiche
entro il 2016. Appena un terzo degli oltre 100.000 in
commercio. E' il
momento di pensare non solo a cosa respiriamo nell'ambiente
esterno, ma
anche in casa o in ufficio, dove passiamo il 90% della vita"
afferma
Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di
Greenpeace.
In media ogni grammo di polvere e' risultato contenere 1
milligrammo di 5
sostanze pericolose.
Le analisi hanno rivelato sostanziali quantità di:
- alchilfenoli, composti alteranti il sistema ormonale,
impiegati nei
cosmetici e nei prodotti per l'igiene personale.
- ftalati, pericolosi per il sistema riproduttivo, usati per
rendere il PVC
soffice, e quindi presenti in diversi beni di consumo quali
giocattoli per
bambini, ma anche interni delle macchine, cavi, vernici ed
inchiostri.
- composti a base di bromo, usati come ritardanti di fiamma
nei materiali
infiammabili, con la proprietà di alterare il sistema
ormonale.
- paraffine clorurate che possono essere cancerogene, usate
nelle vernici,
plastiche e gomme.
- composti organici dello stagno, immunotossici, usati per
stabilizzare il
PVC o per eliminare gli acri della polvere.
Secondo i produttori, questi composti chimici, sono
confinati nei beni di
consumo e quindi non presentano rischi perché non vengono
rilasciati
nell'ambiente, ma la ricerca di Greenpeace mostra il
contrario: se queste
sostanze pericolose si ritrovano nella polvere, vuol dire
che poi
inevitabilmente le respiriamo, vi veniamo a contatto o
magari le ingeriamo.
Greenpeace
Il rapporto "Veleni nascosti" si può scaricare
su:http://www.greenpeace.it/inquinamento
GdS 8 XI 03 www.gazzettadisondrio.it