Frana un paese, distrutte le case. Si possono ricostruire, COME GIA' FATTO, in 4/5 mesi. Basta volerlo
In presenza
del fenomeno franoso che sta inghiottendo un paese, la frazione
di Cavallerizzo, abbiamo inviato la seguente nota al Sindaco
(che ha risposto), al Presidente della provincia (che non ha
risposto), al Prefetto (che non ha risposto).
Quelle persone, viste in TV, colme di dolore per aver perso
tutto, per avere visto sgretolarsi le loro case, per aver visto
una vita con i suoi ricordi più cari disperdersi in un mare di
fango, devono sapere che entro l'autunno, e, a scanso di
equivoci, entro l'autunno di quest'anno Domini 2005, possono
avere la casa nuova.
Non siamo impazziti.
L'abbiamo già fatto in Valtellina nella calamità del 1987 di
fine luglio. Le chiavi delle case costruite a tempo di record le
abbiamo consegnate il 24 dicembre dello stesso anno.
Chi non crede venga a vederle, a 18 anni di distanza ancora
nuove. E si é speso pochissimo, poco più di un container, meno
dei prezzi di mercato.
I valtellinesi sono bravi, lo sanno tutti, ma sono uomini in
carne e ossa come tutti glia altri. Se ci sono riusciti loro ci
possono riuscire anche altri. E poi i calabresi sanno il fatto
loro. Quando in alta montagna c'erano in Valtellina oltre 10.000
persone a costruire dighe erano arrivati anche tanti minatori
calabresi. E sapevano il fatto loro, al pari dei valtellinesi.
E allora ci si pensi su.
Sarebbe un delitto andare ad abitare in containers per anni,
come sta succedendo in altre parti d'Italia ai terremotati,
quando con un costo quasi simile si possono avere queste cose!
Ed ecco la nota inviata:
"In premessa: chi scrive è stato 10 anni Sindaco di Sondrio, nove
nell’esecutivo nazionale ANCI, quattro Presidente della Consulta
nazionale ANCI Territorio, ed altri vari incarichi.
Ho vissuto in prima persona due calamità in provincia e quella
dell’Irpinia (in questa ho personalmente guidato una colonna di
soccorso che ha avuto sino a 160 uomini in zona in piena
autosufficienza per mezzi, anche sofisticati, rifornimenti,
sistemi di comunicazione.
Capisco pertanto le difficoltà del momento. Non sono però qui
per un appoggio morale, per una solidarietà che pure c’è, MA PER
UNA RAGIONE MOLTO PIU’ IMPORTANTE.
Nella calamità del 1987 che ha colpito la Valtellina, fra
l’altro con un paese, S.Antonio Morignone seppellito dalla
montagna, c’è stata questa successione di eventi:
- 18 luglio: inizio del cataclisma
- 3 agosto: stanziamento dei fondi
- 24 dicembre, vigilia di Natale dello stesso anno consegna
delle case costruite e a tempo di record, IN MENO DI 100 GIORNI
Le case, a distanza di 17 anni e mezzo, sono lì da vedere per
qualità. Erano state quindi fatte a regola d’arte, e poi balconi
in legno, finiture accurate ecc.
Le case sono costante pochissimo di più dei containers. Allora
circa 550.000 £/mq, diciamo meno di 700.000 comprese le
sistemazioni esterne, giardini ecc.. Meno cioè del prezzo allora
di mercato.
Quando Gad Lerdner ha fatto sulla RAI la sua trasmissione in
diretta, e in prima serata, da Sondrio l’ha aperta proprio con
la questione delle case. Noi avevamo denunciato il vero
scandalo, ossia che nessuno in Italia avesse parlato di questo
fatto. Non per avere distintivi: che fossimo stati bravi lo
sapevamo e non avevamo bisogno di riconoscimenti esterni. Il
problema era un altro: se eravamo stati in grado di dare le case
in 100 giorni perché sinistrati in varie parti d’Italia debbono
stare anni e anni nei containers?
In alcune occasioni abbiamo cercato di segnalare la cosa, senza
esito.
La segnaliamo anche a Voi.
Avete lì il Capo della protezione Civile che sa il fatto suo.
Fategli vedere questa missiva e dite che chi ha perso la casa
deve avere una parola di speranza. La casa la può riavere, e la
può riavere in pochi mesi. In qual modo? Basta venire in
Valtellina e vedere come si è fatto. Poi basta copiare. Se non
in 100 giorni la casa la si potrà avere in 200 giorni e non,
come è accaduto e accade, dopo anni e anni.
A disposizione per ogni chiarimento
Alberto Frizziero
P.S. Il sottoscritto non ha nessunissimo interesse economico
personale, né diretto né indiretto"
Nella nota inviata seguono tutti i
riferimenti: indirizzi, telefoni, fax. posta elettronica)
GdS 10 III 05
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