ECOSISTEMA URBANO 2006: Sondrio dal 22° sale al 16° posto in Italia

Mantova vince la classifica di Legambiente e Sole 24 Ore
sulla sostenibilità ambientale delle città italiane. Con Lecco
(3a), Cremona (6a) e Pavia (10ma), sono quattro le lombarde nei
primi dieci posti. Milano (82ma) è una città ostaggio di
traffico e smog. Sondrio sale dal 22° al 16° posto

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alcune valutazioni per settore (NdR)


Lunedì 21 novembre in edicola con Il Sole 24
Ore c'era il rapporto Ecosistema Urbano 2006 di Legambiente. La presentazione ufficiale
lo stesso giorno a Milano presso la Camera di Commercio.

Ecosistema
Urbano 2006 è il rapporto sulla qualità ambientale delle nostre
città realizzato da Legambiente con il contributo scientifico di
Ambiente Italia. Alla presentazione intervengono: Duccio
Bianchi, Roberto Della Seta, Ermete Realacci, Walter Veltroni,
Domenico Zambetti, Giorgio Goggi.


E' Mantova la vincitrice assoluta di Ecosistema Urbano 2006, la
classifica sulle performances ambientali dei 103 capoluoghi
d'Italia realizzata da Legambiente con il contributo scientifico
di Ambiente Italia e la collaborazione del Sole 24Ore. Al
secondo posto si piazza Bolzano, mentre terza è Lecco, la
vincitrice della scorsa edizione. Il rapporto è stato presentato
oggi alla Camera di Commercio di Milano nell'ambito del
convegno: Ecosistema Urbano - dalla mobilità immobile alla città
in movimento: scenari e strategie per uscire dall'ingorgo
urbano.


Al centro del dibattito la mobilità sostenibile e le diverse
ipotesi in campo per rendere il traffico meno inquinante e le
città più sane e vivibili. Pedaggio nei centri urbani,
tariffazione progressiva della sosta, incentivi e disincentivi,
potenziamento del trasporto pubblico, corsie preferenziali,
pedonalizzazioni: queste alcune delle misure sulle quali gli
invitati, tra cui il responsabile trasporti della città di
Londra Dave Wetzel, il sindaco di Roma Walter Veltroni,
l'assessore al Traffico del comune di Milano Giorgio Goggi,
l'assessore regionale alla Qualità dell'ambiente Domenico
Zambetti e il presidente nazionale di Legambiente Roberto della
Seta, si sono confrontati.


"E' il traffico il tallone d'achille delle grandi e medie città
lombarde. Milano paga il prezzo di iniziative troppo timide:
vale la pena avere un sindaco commissario straordinario al
traffico solo per fare un po' di parcheggi? - commenta Andrea
Poggio, presidente di Legambiente Lombardia - Per l'area
metropolitana milanese (non solo Milano) c'è la ricetta
londinese, cioè il ticket d'ingresso nella zona più densamente
abitata. Per tutti i capoluoghi, proponiamo divieti alla
circolazione dei camion e delle auto diesel euro 0 prive di
filtro omologato, dei motorini a due tempi euro 0, e dei SUV. E
ancora, più biciclette, certificazione energetica per le
abitazione e pannelli solari sui tetti. E' l'Europa a ricordarci
che abitiamo le case meno sane del continente".


A parte l'exploit di Mantova, cinque capoluoghi lombardi si
mantengono su posizioni sostanzialmente invariate rispetto allo
scorso anno: Lecco slitta al 3° posto ( era 1a), Cremona è
stabile al 6° posto, Pavia è 10ma (perde 5 posizioni), Sondrio è
16ma (era 22ma) e al 19° posto c'è Brescia (era 24ma). Diversa
la situazione di Varese (22ma) che crolla di undici posizioni, e
soprattutto quella di Bergamo, che dal 13° posto scende al 30°
(nel 2004 era al 6°). Lodi è in netta ascesa (dal 60° posto si
piazza 33ma), mentre Como si conferma in 38ma posizione. Infine
Milano scende un gradino e si colloca all'82° posto.


Mantova vince senza primeggiare in nessuno degli indicatori
ambientali analizzati da Ecosistema Urbano: ha un efficiente
sistema di monitoraggio dell'aria, è seconda (dietro a Pisa) per
verde urbano, si distingue per le zone a traffico limitato, per
piste ciclabili e uso del trasporto pubblico. Ma non eccelle
nella raccolta differenziata e per qualità dell'aria, i
mantovani producono troppi rifiuti, sprecano molta energia e non
puntano su efficienza e fonti rinnovabili. Resta pesante
l'eredità lasciata in città dal petrolchimico, con il suo carico
di inquinamento del suolo.


In Lombardia, a fronte di un valido sistema di monitoraggio
dell'aria, l'inquinamento atmosferico colpisce in misura
variabile tutti i capoluoghi: Milano e Como sono maglia nera per
il biossido d'azoto (NO2) e i valori più alti di PM10 (sia il
valore massimo che la media annuale) si registrano a Milano,
Lodi e Bergamo. Sul fronte delle acque: Milano e Brescia hanno
le maggiori concentrazioni di nitrati (NO3),Milano è anche la
città con i più alti consumi idrici (457 litri/ab/giorno) e Como
quella con i più bassi (238 litri/ab/giorno), tutte promosse le
lombarde per la capacità di depurazione delle acque reflue
(Milano risulta depurare il 77% nel 2004, oggi è al 100%);
Brescia e Varese perdono oltre il 30% dell'acqua dalla rete
idrica. Per quanto riguarda i rifiuti, la migliore raccolta
differenziata è quella di Lecco (con il 51% sul totale dei
rifiuti prodotti è la seconda nazionale) che si distingue anche
per la minore produzione procapite (482 kg/ab/anno).

Milano, tra le grandi città d'Italia, ha la migliore rete di
trasporto urbano e il maggiore numeri di viaggi/ab/anno, si
distingue insieme a Cremona per il rinnovo del parco automezzi
con vetture a basso impatto ambientale.

Varese è la città con il più alto tasso di motorizzazione (66
auto/100 ab), mentre Sondrio ha i più alti consumi di carburante
(benzina e diesel). Cremona è promossa per le isole pedonali
(1,19 mq/ab), mentre Brescia è ultima, Mantova si piazza tra le
prime nella classifica sulle ztl dove Varese è fanalino di coda
con 0,13 mq/ab. Mantova, Cremona e Sondrio hanno circa 20 metri/ab
di piste ciclabili contro il metro e trenta di Como. E ancora,
Mantova è la migliore per quantità di verde urbano ed
extraurbano, Milano è la città lombarda con il più alto consumo
di elettricità procapite (1258 kWh/ab/anno), mentre Sondrio è la
più virtuosa sul fronte delle politiche di efficienza energetica
e delle fonti rinnovabili. L'abusivismo edilizio in Lombardia
non risulta un fenomeno eclatante, trattandosi nella maggior
parte dei casi si trasformazioni d'uso o abusi non residenziali.


La classifica dei capoluoghi della Lombardia


1 MANTOVA 63.33%

3 LECCO 62.04%

6 CREMONA 59.55%

10 PAVIA 57.73%

16 SONDRIO 56.80%

19 BRESCIA 56.48%

22 VARESE 55.88%

30 BERGAMO 53.19%

33 LODI 52.90%

38 COMO 51.43%

82 MILANO 41.62%


Di seguito, alcuni dati più specifici sulle prestazioni degli 11
capoluoghi lombardi.


MANTOVA. Gode di una discreta qualità dell'aria, con una
presenza non troppo elevata di NO2 (34 µg/mc) e PM10 (40 µg/mc),
copre il 95% della depurazione acque, si pone a metà classifica
per quanto riguarda la produzione di rifiuti (636,4 kg/ab/anno)
e la raccolta differenziata (35,7%). E' la prima lombarda per
ztl (17,45 mq/ab), piste ciclabili (23,77 metri/ab) e
disponibilità di verde urbano, alti però i consumi elettrici
(1.242 kWh/ab/anno) e di carburante (496 Kep/ab/anno).


LECCO. Primeggia nella raccolta differenziata (51% seconda
assoluta dopo Verbania) e per la ridotta produzione procapite di
rifiuti urbani (481,9 Kg/ab/anno), ma non eccelle per piste
ciclabili (1,51 m/ab.), isole pedonali (0,10 mq/ab.) ed aree a
traffico limitato (3,30 mq/ab), scarseggia in aree verdi
fruibili (3,69 mq/ab) e per il totale del verde (52,85 mq/ha),
depura tutte le sue acque ed è molto sviluppato l'eco mangement.


CREMONA. Copre al 100% il monitoraggio dell'aria e la
depurazione acque, non eccelle nel trasporto pubblico dei
passeggeri (19 viaggi/ab/anno) offrendo una percorrenza media
annua sui mezzi pubblici di 23 km/vettura/ab/anno, ma si
distingue per l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale.
Prima tra le lombarde per isole pedonali (1,19 mq/ab), terza per
ztl (8,32 mq/ab) seconda per piste ciclabili (20,49 mt/ab).
Discreta per verde urbano fruibile (20,77 mq/ab), senza infamia
e senza lode per il consumo procapite di elettricità e di
carburante.


PAVIA. Nella media nazionale per la presenza nell'aria di NO2
(61 µg/mc) e PM10 (42 µg/mc), depura il 95% delle acque, ma è
fanalino di coda regionale per la raccolta differenziata
(26.6%). Discreta per zone a traffico limitato (11.00 mq/ab) e
per verde urbano fruibile (20.14 mq/ab), è prima tra le piccole
città per offerta di trasporto pubblico (35 km/vettura/ab/anno).


SONDRIO. E' prima in Lombardia per NO2 nell'aria (32 µg/mc di di
media annuale) e in media nazionale per PM10 (40 µg/mc). Depura
il 100% delle sue acque, ma ha perdite di rete intorno al 29%.
Contenuta la produzione di rifiuti (497 kg/ab/anno) e buona la
raccolta differenziata (39,8%). Ha 19,3 metri di piste ciclabili
per abitante (è terza in lombardia e settima assoluta) E' ai
primi posti in Italia per politiche di risparmio energetico e
diffusione di fonti rinnovabili, ma ha alti consumi idrici
(366,9 l/ab/gg) e di carburante (622 kep/ab/anno) ed è ultima
per impiego e offerta di trasporto pubblico urbano.


BRESCIA. Tra le peggiori in Lombardia per qualità dell'aria e
per presenza di nitrati nell'acquedotto (22mg/l), ha alti
consumi idrici, elettrici (1.179 kWh/ab/anno) e di carburante
(520 Kep/ab/anno). Ultima per la presenza di isole pedonali
(0.07 mq/ab) ma prima tra le città medie per l'uso del trasporto
pubblico (185 viaggi/ab/anno). E' maglia nera (tra le peggiori
anche a livello nazionale) per la produzione di rifiuti (752.9
Kg/ab/anno), ne ricicla però il 39,6%. Alte le perdite della
rete idrica (33%) e il tasso di motorizzazione (64 auto/100ab).


VARESE. Il buon sistema di monitoraggio registra una discreta
qualità dell'aria, raggiunge una buona percentuale di raccolta
differenziata (39,7%) ed è discreta per l'uso del trasporto
pubblico (110 viaggi/ab/anno) anche se dispone di un parco mezzi
altamente inquinante. In Lombardia è ultima per Z.T.L (0.13 mq/ab),
ha il più alto numero di auto circolanti (66/100ab) e non
investe in eco management. La rete idrica perde il 31%
dell'acqua.


BERGAMO. Monitorizza al 100% la qualità dell'aria con risultati
pesanti soprattutto per ile concentrazioni di PM10 (46 µg/mc di
media annuale). Raggiunge il 41,2% di raccolta differenziata dei
rifiuti, ha un buon utilizzo dei mezzi pubblici (145viaggi/ab/anno),
ma anche un alto tasso di motorizzazione (62/100ab). Ha 0,48mq/ab
di isole pedonali, ma scarseggia in quanto a ztl (0,51 mq/ab) e
piste ciclabili (2,95 m/ab). Abbonda per aree verdi (3430.73
mq/ha) ma dispone di poco verde urbano fruibile (4.59 mq/ab).


LODI. Premiata dal fatto che quest'anno non ha nascosto i propri
dati ambientali, sul fronte dell'aria ha alti valori di PM10 (50
µg/mc massimo valore medio annuo) - probabilmente anche per
l'inquinamento in arrivo da Milano - ma un buon sistema di
centraline. Le perdite dalla rete idrica raggiungono il 27%, ma
è basso il contenuto di NO3 nelle acque potabili (2.4 mg/l).
Buono l'impegno sulla raccolta differenziata (41%) e
sull'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto
ambientale, ma scarseggia per isole pedonali (0.17 mq/ab) e per
Ztl (0.66 mq/ab). Importante il verde urbano totale (3671.49
mq/ha), ma scarso quello fruibile, buona l'attenzione al consumo
di elettricità (1.058 kWh/ab/anno) e prima lombarda per
certificazioni ISO 14001.


COMO. Alta la concentrazione di biossido di azoto nell'aria (67
µg/mc), meno grave quella di PM10 (34 µg/mc). Depura l'80% delle
acque reflue, ha perdite del 21% dall'acquedotto, ma ha bassi
consumi idrici (238 l/ab/anno). Tra le peggiori della regione
per raccolta differenziata (30,7%), è ultima per piste ciclabili
(1.29 mt/ab) e come verde fruibile (2.40 mq/ab).


MILANO. Il sistema di monitoraggio dell'aria al 91%, registra i
peggiori livelli di NO2 (82 µg/mc) e PM10 (64 µg/mc), è ultima
per presenza di nitrati nell'acqua (24.3 mg/l) e per consumi
idrici (457,3 l/ab/gg). Il sistema di depurazione copre il 77%
del totale delle acque reflue. E' abbastanza attenta alla
produzione di rifiuti urbani (549.3 Kg/ab/anno), ma ferma al
29,6% di raccolta differenziata. E' prima, anche a livello
nazionale, per offerta di trasporto pubblico (80 km/vettura/ab/anno)
e seconda tra le grandi città (dopo Roma) per viaggi abitante
anno (393), più che buona la dotazione di mezzi a basso impatto
ambientale. Scarsa la presenza di isole pedonali (0.09 mq/ab) di
ztl (0.15 mq/ab) e di piste ciclabili (1.85 mt/ab). Elevato il
consumo di elettricità (1.258 kwh/ab/anno) ma non quello di
carburante (414 kep/ab/anno), nessuna traccia di politiche
basate sul risparmio energetico e per la diffusione di fonti
rinnovabili.


Metodologia. Ecosistema Urbano raccoglie ogni anno, sia con
questionari e interviste dirette ai 103 comuni capoluogo di
provincia sia sulla base di altre fonti statistiche,
informazioni su 125 parametri ambientali per un corpus totale di
oltre 125mila dati. Questa raccolta viene sintetizzata in 26
diversi indicatori di qualità ambientale. Entra un nuovo
indicatore sulle politiche energetiche, mentre la capacità di
risposta della pubblica amministrazione rimane un criterio
premiante (da 0 a 5% del punteggio complessivo) per quei comuni
che hanno fornito un maggior numero di informazioni. L'insieme
degli indicatori selezionati per la graduatoria è
rappresentativo tanto dei fattori di pressione quanto della
qualità delle componenti ambientali e della capacità di risposta
e di gestione ambientale. Gli indicatori coprono tutte le
principali componenti ambientali: aria, acque, rifiuti,
trasporti, spazio e verde urbano, energia, politiche ambientali
pubbliche e private. I dati sono relativi all'anno 2004.
Legambiente



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