Delega Ambientale al Governo

DEFINITIVA LA DELEGA AMBIENTALE

La Camera dei Deputati, nella seduta del 24 novembre scorso, ha
approvato, in via definitiva, il Ddl Camera 1798, cioè il testo
del disegno di legge così come trasmesso dal Senato: "Delega al
Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della
legislazione in materia ambientale e misure di diretta
applicazione". Il Governo, entro diciotto mesi dall'entrata in
vigore della legge di delega, dovrà adottare uno o più decreti
legislativi per riordinare, coordinare e integrare le
disposizioni legislative nei seguenti settori e materie, anche
mediante la redazione di testi unici. Tra le novità più
rilevante la possibilità di sanare gli abusi edilizi commessi
fino al 30 settembre scorso nelle aree di interesse ambientale e
per il futuro, la delega prevede una depenalizzazione degli
abusi edilizi più "lievi". I decreti saranno adottati su
proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio, di concerto con il Ministro della funzione pubblica,
con il Ministro per le politiche comunitarie e con gli altri
Ministri interessati, sentito il parere della Conferenza
unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 281/97.


Il disegno legge sulla "Delega ambientale", presentato alla
Camera dal Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli nell’ ottobre
2001, prevede che sia affidato ad un team di 24 esperti,
nominati dallo stesso Ministro, il compito di "riordinare,
coordinare ed integrare" la legislazione ambientale italiana, in
merito a quasi tutte le più importanti questioni di carattere
ambientale, lasciando ai parlamentari l’espressione di un parere
consultivo. Il 14 ottobre 2004 il Senato ha posto la fiducia al
Governo sull'emendamento che ha riscritto il testo del Ddl in
materia ambientale: si tratta di un provvedimento, già approvato
dalla Camera, e modificato in Commissione a Palazzo Madama, nel
quale sono contenute le nuove disposizioni per modificare la
vigente legislazione in materia ambientale. Nel provvedimento
sono contenute anche alcune nuove disposizioni che modificano
provvedimenti in vigore, tra i quali il Decreto Ronchi.

Entro 18 mesi dall'entrata in vigore dalla legge sulla “Delega
ambientale”, il Governo dovrà quindi adottare decreti
legislativi di riordino, coordinamento ed integrazione in
diversi settori ambientali. In particolare - ha dichiarato il 19
ottobre Paolo Togni, il capo di gabinetto del Ministero
dell’Ambiente, al congresso internazionale sui rifiuti Iswa
(Roma – 2004) - per quanto concerne i rifiuti, sono previsti due
decreti:

• Il primo servirà a sostituire la «logica prescrittiva» del
decreto Ronchi con una «logica prestazionale» che indicherà gli
obiettivi da raggiungere in tema di rifiuti e lascerà le imprese
libere di trovare la soluzione più efficiente.

• Il secondo decreto, invece, ridisegnerà il sistema di gestione
assicurando che, in tema di rifiuti, non intervenga denaro
pubblico: gli unici protagonisti e responsabili dovranno essere
quindi i soggetti privati. L’obiettivo è anche quello di
assicurare che in ogni ambito territoriale operi un gestore
unico, mentre ad oggi i Comuni possono affidare i diversi
servizi come la raccolta, la selezione e lo smaltimento a
differenti soggetti. Secondo Togni questo nuovo sistema,
permettendo la creazione di imprese di dimensioni maggiori e più
controllabili, renderà più difficile l’infiltrazione mafiosa o
di capitali sporchi nel business dei rifiuti.Un grosso sforzo,
inoltre, sarà fatto, a partire dal 2005, per una comunicazione
più efficace e priva di distorsioni, con la supervisione ed il
controllo di una apposita commissione scientifica.

Fonte: www.lexambiente.com ; www.lanuovaecologia.it
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GdS 30 XI 04 
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