RICORDIAMO I DEFUNTI 11 10 30 10
Il 2 novembre é giorno di mestizia per tutti nel ricordo delle persone care e anche di quanti hanno vissuto insieme uno scampolo di storia dell'umanità. Un tempo si usava diversamente, specie, per i credenti, con il fascino della lingua latina, un fascino che accomunava chi il latino comprendeva come coloro per i quali rappresentava un non so che, quasi di magico nell'accettazione fantastica e non letterale del termine.
Ci va quindi di riproporre la preghiera dei morti per antonomasia, il De Profundis, anche con la sua tradizione.
De Profundis (latino)
De profundis clamavi ad te, Domine: * Domine, exaudi vocem meam.
Fiant aures tuae intendentes, in vocem deprecationis meae.
Si iniquitates observaveris, Domine: * Domine, quis sustinebit?
Quia apud te propitiatio est, * et propter legem tuam sustinui te, Domine.
Sustinuit anima mea in verbo eius, * speravit anima mea in Domino.
A custodia matutina usque ad noctem, speret Israël, in Domino.
Quia apud Dominum misericordia, * et copiosa apud eum redemptio.
Et ipse redimet Israël, * ex omnibus iniquitatibus ejus.
Requiem aeternam dona eis, Domine: et lux perpetua luceat eis.
Requiescant in pace. Amen.
De Profundis (italiano)
Dal profondo a Te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella tua parola. L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.