DAL MINISTRO I DATI SULL'ANNO SCOLASTICO E LA NOTIZIA DELL'EMERGENZA-MATEMATICA: ASSURDO. DOVREBBE ESSERE LA MATERIA IDEALE. COSA NON VA
Studiare d'estate
Una dichiarazione del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini : "Dopo quasi 15 anni si ritorna a studiare d'estate per recuperare le insufficienze. Studiare a luglio e agosto non è certo piacevole per gli studenti, ma contribuisce a dare un po' di serietà e credibilità alla valutazione degli studenti nella scuola italiana.
La matematica è una emergenza didattica nazionale, necessario aprire una riflessione su apprendimento e didattica della materia.
Il problema accomuna gli studenti dell'intera penisola, senza distinzione di sesso, tipologia di scuola o dislocazione geografica. Forse è il momento di chiedersi se non siano necessarie la ricerca e l'applicazione di nuove metodologie d'insegnamento. Dovremo porci - conclude Gelmini - la stessa domanda anche riguardo allo studio delle lingue straniere, la seconda più grave lacuna dei nostri ragazzi".
Crisi-matematica
La materia in cui gli studenti di tutta Italia incontrano le maggiori difficoltà è, infatti, la matematica: il 45,7% dei ragazzi ammessi con giudizio sospeso all'anno scolastico successivo dovrà dimostrare di aver superato l'insufficienza in questa disciplina. Rispetto all'anno scorso, in cui c'era il 43,1% con debito in matematica, c'è stato un ulteriore aumento di 2,6 punti percentuali.
Altre criticità
Dopo la matematica la materia più ostica per gli studenti italiani è la lingua straniera. Il 30,6% degli studenti con giudizio sospeso ha avuto un debito formativo in lingua o in letteratura straniera; seguono le altre discipline scientifiche (fisica, chimica, biologia etc.) col 23,6%; infine l'italiano con il 14% (percentuale rimasta stabile rispetto al 14,5% del 2007).
Aumento promossi agli scrutini
Promossi: 59,4%; Giudizio sospeso: 26,9%, Non ammessi: 13,7%
Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado promossi quest'anno, sono stati il 59,4% del totale; l'anno scorso, invece, gli studenti ammessi senza debito alla classe successiva erano il 49,8%. Un reale confronto dei dati con l'anno scolastico 2006-2007, comunque, sarà possibile solo a settembre, quando gli studenti con giudizio sospeso, che quest'anno sono il 26,9% (quelli ammessi con debito erano il 36%), saranno giudicati nella valutazione finale, dopo aver seguito i corsi di recupero estivi.
Sono gli istituti tecnici quelli in cui ci sono più alunni con giudizio sospeso (il 30% del totale), mentre nel 2007 gli alunni degli istituti tecnici con debito alla fine dell'anno erano il 38,9%.
La scuola con meno studenti con giudizio sospeso è il liceo classico (21,2% del totale), mentre nella stessa tipologia di scuola l'anno scorso il 28,9% aveva riportato il debito.
Tra i ragazzi con giudizio sospeso, quelli che dovranno dimostrare di aver superato una sola insufficienza sono il 39,3%, i ragazzi con debiti in due discipline, invece, sono il 35,3%, mentre gli alunni con tre o più insufficienze sono il 25,4%. Per adesso, comunque, i ragazzi bocciati sono il 13,7%, mentre i non ammessi alla classe successiva alla fine dell'anno scolastico 2006-2007 erano il 14,2%.
Scuole con più promossi
Le tipologie di scuola in cui si sono avuti più successi sono il liceo classico, con il 73,2% dei promossi senza debito, con un aumento di 7,9 punti percentuali rispetto all'anno precedente e il liceo linguistico, anch'esso con il 73,2% (anche qui si è avuto un aumento dei promossi senza debito del 10,5%). Segue il liceo scientifico con il 68,4% degli ammessi all'anno successivo, con un 7,8% in più di promossi. Gli istituti professionali, invece, si confermano una delle tipologie di scuola in cui ci sono meno promossi; meno della metà dei frequentanti (il 48,2%), infatti, è stato promosso senza debito. In ogni tipologia di scuola superiore, i passaggi più critici risultano essere il primo ed il terzo anno. In queste due classi il maggior numero di studenti non viene promosso.
Risultati esami di Stato
100 e lode: 0,9% 100: 6,6% 91-99: 9,2% 81-90: 15,5% 71-80: 24.8% 61-70: 30,6% 60: 12,3%
Dunque la bestia nera è la matematica. La frase "sono negato/a per la matematica" è spesso una costante. Non è possibile essere negati per la matematica. Il 28 agosto 2002 La Gazzetta di Sondrio pubblicava (indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/2999-tantissimi_dicono_di_essere_negati_... ) un articolo dal titolo "TANTISSIMI DICONO DI ESSERE NEGATI PER LA MATEMATICA. NON É POSSIBILE. LO DIMOSTRIAMO PER FARE CAMBIARE IDEA E QUINDI PER L'UTILITÀ E IL VANTAGGIO DI TANTI, STUDENTI IN PRIMIS" E SOTTOTITOLO "di Alberto Frizziero. Non si é negati. Si crede di esserlo - In 12 lezioni dall'abisso al successo - Facilissimo fare i calcoli a mente - Un cervello da Facoltà di Matematica! - Ma a cosa serve tutto questo?".
Qualche stralcio: "Si può essere negati per l'italiano o per altre materie che dipendono da un complesso di fattori, non per la matematica - almeno nelle sue espressioni abituali escludendo le costruzioni artificiali che incontra chi va all'università -". E poi un esempio di intervento sintetizzato nel titolino "IN 12 LEZIONI DALL'ABISSO AL SUCCESSO". E a questo proposito: "E' forse possibile che in dodici lezioni chi scrive abbia operato due miracoli degni dei Santi più celebrati? Assolutamente impossibile. La prima lezione e metà della seconda furono semplicemente una sfida per dimostrare, con gradualità e non per trasmissione bensì sollecitando l'autoriflessione, che quella "negazione per la matematica" era una autentica fesseria." Poi un paragrafo dedicato a dimostrare come sia facile "giocare" con la matematica, perché "cominciando da questi "giochetti" si scopre che la matematica é quasi un gioco, di cui si può avere piena padronanza" e cade soprattutto quella resistenza psicologica che condiziona negativamente. E pensare, ultimo paragrafo, che il nostro cervello se la cava benissimo con il calcolo infinitesimale persino nell'attraversare la strada. Se riusciamo a farlo è grazie alla matematica, e quella complessa, con il quale il nostro cervello si trova a meraviglia.
Perché allora bestia nera?
Perché allora la matematica è per molti una sorta di bestia nera? Questione di condizionamento. Fin dalle sue prime esperienza, alle Elementari e talora anche prima, viene inconsapevolmente trasmessa una sorta di matematica-fobia. Non si spiega nel modo giusto. Si lasciano usare le calcolatrici invece di fare ginnastica mentale che rende facili anche le operazioni apparentemente più difficili. Una normale calcolatrice non è in grado di fare la radice ventunesima di 7.654.333. Un ragazzo di prima liceo, allenato, lo può fare il 20-30 secondi…
Chi insegna matematica alle superiori deve studiare algebra, analisi (magari uno, due e talora tre), geometria, fisica (1 e 2), statistica, logica ecc. ecc. Alla fine è in condizioni, se ha bene studiato, di fare l'assistente universitario, non di andare al Liceo, al Besta o alla Media a insegnare perché nessuno gli ha insegnato a insegnare. E cosa gli servono le equazioni di Volterra o il principio di Huigens-Fresnel quando deve far capire i prodotti notevoli o far fare una radice quadrata che magari manco lui ricorda come si fa? Questo per non parlare dei maestri per i quali la matematica in genere gode la stessa fama delle zanzare o delle vipere…
Ci pensi il signor Ministro, vedendo anche di trovare la via per intervenire ma cambiando suggeritori visto che quelli che ci sono hanno portato a un risultato drammaticamente disastroso. Sia per la scuola che per la società perché la debolezza in matematica, disciplina guida per la nostra attività cerebrale, trascina con sé altre debolezze.
a.f.