LA STORIA DI “FUTURA” - Un emblema, una visione

“Futura”, l’emblema scelto con un referendum on line per i Giochi Olimpici invernali italiani insieme al suo sviluppo dedicato alla Paralimpiade, è una sintesi di eleganza e leggerezza che rappresenta in modo evidente la visione di Milano Cortina 2026 e i valori su cui si fonda, a partire da Sostenibilità e Inclusione.

Conquistando il diritto di organizzare i Giochi, Milano Cortina 2026 si è anche assunta la responsabilità di dare vita ai Giochi Olimpici e Paralimpici del futuro, la prima edizione invernale ad essere progettata e realizzata in totale armonia con l’Agenda 2020 e la “New Norm” del CIO. Questi due indirizzi offrono l’insieme di valori e regole con cui il movimento Olimpico ha messo al centro della organizzazione dei Giochi la loro sostenibilità economica, ambientale e sociale, nonché il lascito di un patrimonio infrastrutturale e culturale per le generazioni future.
I nuovi Giochi invernali, dunque, cominciano da Milano Cortina 2026. E saranno i Giochi di tutti.
L’Engagement, la partecipazione popolare, è infatti la terza componente-chiave della nostra visione. L’obiettivo di queste Olimpiadi e Paralimpiadi - un’occasione unica di sviluppo per il Paese dopo la dolorosa prova della pandemia - è accendere la passione degli italiani attraverso la diffusione dei valori dello sport. E, insieme, rinnovare la passione del Mondo per l’Italia.
Perché il progetto abbia successo, occorre coinvolgere le diverse generazioni e i territori, tutto il Paese, da subito. La presentazione degli Emblemi diventa dunque il primo, significativo passo di un’avventura collettiva che durerà cinque anni: l’affascinante viaggio verso i Giochi.
Futura, la magia di un gesto
Alla fine, come detto, ha vinto Futura, ottenendo il 75% delle preferenze su 870 mila voti. Un emblema che scaturisce da un gesto. Un gesto elegante ma semplice, rapido e leggero. Come sono spesso i gesti atletici. Un segno che un bambino può disegnare su una finestra appannata o tutti noi sullo schermo dello smartphone. Un piccolo gesto scopre un mondo che sta al di là del vetro. Il mondo come lo vogliamo, rispettoso dell’ambiente, delle persone e delle diversità, migliore anche grazie allo sport.
Futura è un numero. Il 26. L’anno delle prime Olimpiadi del futuro. Un appuntamento che l’Italia dà al mondo e a sé stessa. Che crea il tempo di un’attesa da riempire con i preparativi per un’edizione indimenticabile dei Giochi. Un numero tracciato su uno sfondo bianco diventa una tela che offre possibilità illimitate. Il bianco evoca la magia della neve e del ghiaccio come palcoscenico per gli sport invernali, ma è anche il colore che incarna il nuovo inizio e ridefinisce i legami col passato.
L’evento sportivo più importante del mondo vuole sollecitare una riflessione sul tema della fragilità del pianeta, sottolineare che ogni singolo piccolo gesto, da parte di ciascuno di noi, può contribuire a preservare la casa di tutti, ciò che prendiamo in prestito dalle generazioni che ci seguiranno. La sfida è lasciare un segno in positivo, il segno più leggero possibile sulla natura, sulle nostre montagne, sulle nostre vallate, sui nostri boschi.
Per questo Futura è un emblema che non può essere fermato in un fotogramma, ma è stato progettato per essere pienamente digitale, evolvere nel tempo e con le diverse applicazioni, cogliere in modo dinamico tutta la ricchezza e la varietà dei significati di un’Olimpiade.
Futura è anche un potente messaggio di inclusione. Il bianco, per la fisica, è il colore acromatico, la sintesi visiva che include tutti i colori dello spettro visibile. Lo abbiamo scelto perché, oltre alla sostenibilità, simboleggia armonia e uguaglianza.
Tutti i colori del cielo per l’emblema paralimpico
L’emblema Paralimpico di Milano Cortina costituisce l’evoluzione naturale di Futura, con il bianco che diventa multicolore in analogia con il fenomeno fisico della rifrazione, dove il fascio di luce visibile, entrando in un prisma, si scompone nei suoi colori costitutivi. Una simbologia forte che è al cuore del messaggio Paralimpico: siamo tutti differenti, eppure uguali.
I colori sono anche l’ingrediente principale dell’Aurora Boreale, un maestoso fenomeno naturale che raramente si osserva al di sotto delle latitudini dell’estremo nord. Eppure, in alcune occasioni, questo straordinario arcobaleno notturno appare anche sul nostro arco alpino e in particolare sulle Dolomiti cortinesi. E proprio i colori di un’Aurora Boreale catturata nel 2002 nei cieli sopra Cortina riempiono il segno di Futura, la sua declinazione dedicata al mondo Paralimpico. Un simbolo forte e accessibile, studiato con il Comitato Internazionale Paralimpico.
Così Futura chiude il suo cerchio e finisce per rappresentare i Giochi Olimpici e Paralimpici nella loro interezza. Dalla sostenibilità e inclusività del bianco e della trasparenza, all’inclusività e alla sostenibilità di tutti i colori del cielo. Differente e unico per ognuno di noi.
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Nota tecnica sugli Emblemi
Parte del gruppo multinazionale WPP, Landor&Fitch, l’agenzia che ha vinto la gara indetta dalla Fondazione Milano Cortina per disegnare il logo dei Giochi Invernali del 2026, è composta da circa 1.200 professionisti in 20 paesi e da oltre 80 anni crea marche ed esperienze in tutto il mondo. A livello internazionale ha già realizzato l’identità dei Giochi Olimpici di Atlanta e Sydney e dei Giochi Invernali di Nagano e Salt Lake City.
Nel briefing fornito all’agenzia sono stati valorizzati gli elementi cardine della visione dei Giochi di Milano Cortina (sostenibilità, inclusione e partecipazione), il carattere universale dei valori Olimpici e Paralimpici, la libertà dagli stereotipi ma anche il requisito della flessibilità e del dinamismo, essenziale per coinvolgere il pubblico in televisione, nella comunicazione digitale e nei social media.
Sulla base delle linee guida indicate dal CIO, Landor&Fitch ha coordinato da Milano un concorso di idee interno, coinvolgendo professionisti da 5 paesi europei con più di 30 concetti creativi. Tra questi sono stati selezionati “Dado” e “Futura”, gli emblemi votati nel referendum popolare lanciato a Sanremo, conclusosi con la vittoria di “Futura”.

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