ECCO LA NUOVA SCUOLA COME RISULTA DAI DECRETI DI RIFORMA DELLE SCUOLE PER L'INFANZIA, ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORI
Cosa cambia
I principi che ispirano la riforma sono: più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell'organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti.
Le scuole elementari e le scuole medie cambieranno dal 1° settembre 2009, le scuole superiori dal 1° settembre 2010.
Tra le principali novità:
• Nella scuola dell'infanzia si introduce la possibilità di anticipare l'iscrizione a 2 anni e mezzo.
• Nelle scuole elementari è abolito il modulo a più maestri ed è introdotto l'unico maestro di riferimento.
• In tutte le scuole di ogni ordine e grado è assegnato uno spazio maggiore all'insegnamento della lingua inglese, che nelle scuole medie, se le famiglie lo desiderano, passa da 3 a 5 ore, mentre nelle scuole superiori è reso obbligatorio per tutti e cinque gli anni.
• Nelle scuole medie le due ore assegnate alla seconda lingua possono essere utilizzate per corsi di italiano per stranieri.
• Le ore di lezione passano da 50 minuti a 60 minuti effettivi.
• Sono istituiti due nuovi licei: "Scienze umane" (ex magistrali), "Musicale coreutico" (danza e musica), con due lingue straniere obbligatorie.
• Il liceo artistico avrà tre nuovi indirizzi: figurativo, design, new media.
• In tutte le scuole è potenziato lo studio di matematica e scienze.
• Gli istituti tecnici sono divisi in due settori, uno economico (con due indirizzi) e l'altro tecnologico (con nove indirizzi). Gli anni di studio sono suddivisi in 2+2+1: il primo biennio avrà un contenuto formativo di base (italiano, matematica ecc.), il secondo biennio sarà invece specialistico a seconda degli indirizzi, l'ultimo anno sarà di perfezionamento mirato all'indirizzo scelto.
• I laboratori saranno veri e propri centri di innovazione attraverso la costituzione di Dipartimenti di ricerca.
• Dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio di produttività (fino a 7.000 euro l'anno).
Con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astensioni il Senato ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del decreto n. 137, in materia di istruzione ed università.
Per quanto riguarda le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e secondo grado, la legge si propone
• di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali,
• di disciplinare le attività connesse alla valutazione complessiva del comportamento degli studenti nell'ambito della comunità scolastica,
• di reintrodurre la valutazione con voto numerico del rendimento scolastico degli studenti,
• di adeguare la normativa regolamentare all'introduzione dell'insegnante unico nella scuola primaria,
• di prolungare i tempi di utilizzazione dei libri di testo adottati,
• di ripristinare il valore abilitante dell'esame finale del corso di laurea in scienze della formazione primaria.
In particolare:
• a decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009 sono attivate azioni di formazione del personale, finalizzate ad acquisire - nel primo e nel secondo ciclo di istruzione - conoscenze e competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione»;
• nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato il comportamento di ogni studente anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi;
• la valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal consiglio di classe in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo;
• nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale è espressa in decimi (nella scuola primaria illustrata anche con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno);
• sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina;
• nella scuola primaria, gradualmente, a decorrere dall'anno scolastico 2009-2010 - le classi (funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali) sono affidate ad un unico insegnante;
• circa le adozioni dei libri di testo (da effettuare con cadenza quinquennale), devono essere scelti solo quelli in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel corso del successivo quinquennio (a parte eventuali appendici di aggiornamento da rendere tuttavia disponibili separatamente);
• l'esame di laurea in scienze della formazione primaria, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento, rispettivamente, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.
Per ciò che riguarda l'università, infine, la legge semplifica le procedure di accesso alle scuole di specializzazione medica.