Domenica 1.XII urne chiuse. Dei 10 nostri Comuni 'fidanzati' pochi gradiscono le nozze

1: Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaccio. 5 su 13 in Valchiavenna. 2: Grosotto, Mazzo, Tovo, Vervio e Lovero. 5 su 12 nel Tiranese.

All'articolo che avevamo pubblicato presentando il referendum va aggiunto, prima notizia, che il fidanzamento, se la Regione rispetterà le volontà espresse nella maggior parte dei Comuni, resterà tale (prime notizie da altre Province indicano che il No si è fatto vivo). Con riserva di dare successivamente i numeri ce ne andiamo a letto con la conclusione di cui dianzi. E non possiamo non richiamare quanto da noi espresso in più di un'occasione, che cioè un fatto, "storico" per una comunità locale, di sparire come entità autonoma convolando a nozze con i Comuni contermini, dovrebbe essere la conseguenza di un processo che coinvolga la popolazione, le associazioni, le realtà economiche e sociali non una iniziativa verticistica ancorchè poi portata, DOPO, in qualche assemblea. Fa specie il risultato chiavennasco che nessuno aveva (salvo Gordona). Ne parleremo e intanto riproponiamo quanto si era scritto alla vigilia: "Domenica 1 dicembre chiamata alle urne per il referendum sulla la fusione dei Comuni 58 il totale in Lombardi che riportiamo in calce. In provincia dieci, cinque in Valchiavenna, cinque nel Tiranese. Si tratta di pronunciarsi a favore o contro la fusione. Se si è d'accordo c'è anche da scegliere il nome del nuovo unico Comune. Se nel Tiranese “Mortirolo” non ha rivali in Valchiavenna si tratterà di vedere come andrà a finire tra Rive del Mera, Piana di Chiavenna, Valle del Mera, Rezia di Valchiavenna. Si vota dalle 8.00, solo domenica, fino alle 21.00. Solite modalità con l'elettore che andrà alla propria sezione elettorale portando con sé tessera elettorale (vada in Comune a ritirarla chi non l'avesse) e documento d'identità) mentre i seggi elettorali saranno gli stessi delle altre elezioni, sia per localizzazione che per composizione (Presidente, segretario e scrutatori) che per quanto riguarda lo spoglio delle schede.
Il referendum non decide ma orienta la regione cui spetta di celebrare o meno lo sposalizio. Se lo fa il lieto evento viene ufficializzato sul Bollettino ufficiale dopo di che gli attuali amministratori, salutato per l'ultima volta il proprio Comune, se ne vanno a casa. Arriva il commissario che indice le elezioni del nuovo Comune (questo in teoria perchè occorre vedere le cose da un punto di vista tecnico-operativo). Sindaci a parte, il Comune valchiavennasco avrà 16 consiglieri (10 di maggioranza e 6 di minoranza)e 5 assessori, il Comune Tiranese 7 consiglieri (5 di maggioranza e 2 di minoranza)e 3 assessori.
Riportiamo ora uno stralcio dell'Editoriale di Alberto Frizziero del 4.XI.2003: Fusione dei Comuni: anche i nostri 10 al voto referendario il primo dicembre:
“Fusione dei Comuni.
Il 1 dicembre gli elettori dei Comuni i cui Consigli Comunali hanno manifestato l'intenzione di fondersi saranno chiamati alle urne per esprimere il loro consenso o il loro dissenso. Il referendum ha solo valore consultivo ma è evidente come la Regione nella decisione finale non potrà non tenere conto del pronunciamento della gente quand'anche non univoco purchè  naturalmente prevalente.

Valchiavenna
All'avanguardia in provincia i Comuni della Valchiavenna addirittura, all'inizio, con la prospettiva di un Comune unico, di Valle. Hanno condiviso l'idea sei ma Verceia non è stato ammesso in quanto il suo territorio non era collegato con quello degli altri cinque, e cioè Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaccio ('Lavalledellaqmera'). La prospettiva praticamente è , in un certo senso, quello della sia pur locale 'area metropolitana', ossia di un allargamento di Chiavenna che si protende sulle Lepontine e verso la Bassa Valle, non nelle altre due Valli, dei Giusti e della Bregaglia.

Tiranese
Dopo un primo periodo di gestazione sono arrivati al traguardo cinque Comuni anche del Tiranese, e cioè Grosotto, Mazzo, Tovo, Vervio e Lovero, ossia l'area immediatamente a monte di Tirano con l'esclusione di Sernio che si trova a poche centinaia di metri da Cologna, frazione di Tirano. Riferimento naturale Grosotto, che così, demograficamente e anche per ampiezza territoriale, competerà alla pari con lo storico 'contrappunto' grosino.

1.XII: 120.000 alle urne
Chiamata alle urne quindi per 120.000 lombardi oggi distribuiti su 58 dei 1544 Comuni della regione. Il maggior numero in provincia di Como con 23, quindi Sondrio (10), Varese (8), Bergamo (7), Pavia e Mantova (4), Lecco (2).
Riuscissero i matrimoni sconfiggendo i Don Abbondio di 56 Comuni ne resterebbero 18. Da noi scenderemmo da 78 a 68, la Comunità Montana della Valchiavenna da 13 a 8 Comuni, quella di Tirano da 12 a 7, con diminuzione anche dei rispettivi rappresentanti oltre che nelle CC.MM. anche, in particolare, nel BIM e nella SECAM e, continuasse il tenebroso e folle disegno di sostituire alle Province Enti di larga maglia, anche in questa specie di surrogato.

Evitare le balcanizzazioni
Noi abbiamo trattato ripetutamente questo tema, anche quando nulla al riguardo si profilava all'orizzonte salvo dispute teoriche fra addetti ai lavori. Da sempre abbiamo sostenuto come priorità l'esigenza di mettere in comune i servizi, operazione organizzativa, e non quella di balcanizzare a tavolino territori, storia, tradizioni.
Notoriamente la Francia gode fama di contare su una efficiente pubblica amministrazione. A fronte dei circa 8100 Comuni italiani oltralpe ce ne sono 36.488 più 212 d'oltremare. Significativo che Parigi nel 1971 fosse partito in quarta con la legge 'Marcellin' per fondere 10.000 Comuni dovendo però poi registrare un clamoroso flop (neppure il 20%) come del resto il numero odierno dianzi ricordato dimostra.
Curiosamente tre Comuni hanno zero abitanti e anche questo è un dato significativo. Non ci sono abitanti ma c'è un territorio e ci sono dei beni (un discorso che può valere per Pedesina) che devono essere governati, cosa che avviene con un Consiglio di tre persone nominate dal Prefetto per amministrare l'Ente con gli stessi poteri di tutti gli altri Comuni francesi con la sola eccezione di Parigi che ha regole sue.

Appendice Elenco Comuni al voto in Lombardia
PROVINCIA DI BERGAMO 7
- Sant’Omobono Terme
- Valsecca
- Brembilla
- Gerosa
- Covo
- Fara Olivana con Sola
- Isso
PROVINCIA DI COMO 23
- Bellagio
- Civenna
- Drezzo
- Gironico
- Paré
- Faloppio
- Ronago
- Uggiate-Trevano
- Claino con Osteno
- Corrido
- Porlezza
- Valsolda
- Val Rezzo
- Lenno
- Ossuccio
- Tremezzo
- Mezzegra
- Menaggio
- Grandola ed Uniti
- Plesio
- Bene Lario
- Musso
- Pianello del Lario
PROVINCIA DI LECCO 2
- Verderio Inferiore
- Verderio Superiore
PROVINCIA DI MANTOVA 4
- Virgilio
- Borgoforte
- San Giorgio di Mantova
- Bigarello
PROVINCIA DI PAVIA 4
- Cornale
- Bastida de’ Dossi
- Pieve del Cairo
- Gambarana
PROVINCIA DI SONDRIO 10
- Grosotto
- Mazzo di Valtellina
- Tovo di Sant’Agata
- Vervio
- Lovero
- Chiavenna
- Mese
- Gordona
- Menarola
- Prata Camportaccio
PROVINCIA DI VARESE 8
- Maccagno
- Pino sulla sponda del Lago Maggiore
- Veddasca
- Cassano Valcuvia
- Ferrera di Varese
- Grantola
- Masciago Primo
- Mesenzana

Speciali