COVID-19: RICOVERATI NEGLI OSPEDALI DELLA PROVINCIA SCENDONO A 106

Il Natale al Morelli è stato allietato dai disegni dei bambini e dai doni di tanti benefattori

È stato un Natale diverso dal solito ma pazienti, medici, infermieri e operatori sociosanitari hanno potuto contare sull'affetto di moltissime persone che hanno fatto sentire la loro presenza attraverso pensieri e doni. Al Morelli di Sondalo, ospedale covid-19, che tuttora ospita oltre cento malati, nelle scorse settimane, in vista delle festività natalizie, gli operatori sono stati inondati dai disegni, dalle poesie e dai messaggi di decine di alunni di molte scuole della provincia che sono stati appesi all'interno dei reparti e nelle camere dei degenti. Dal "Ritorneremo più forti" scritto su un cartellone ai pensieri commoventi riportati su pagine di quaderno che sono state affisse ai muri e ai vetri delle finestre, oltre a moltissimi disegni. Auguri di buon Natale e messaggi di incoraggiamento che hanno portato gioia e speranza nei reparti covid-19: "siate forti", "grazie per tutto quello che fate", "siete i nostri eroi", "tranquilli lo sconfiggeremo". I doni, soprattutto alimentari, hanno addolcito le giornate, tra panettoni, bisciole e il caratteristico "panun", mentre per i malati alcune signore hanno preparato tanti piccoli pacchetti affinché anche loro sentissero la magia del Natale, seppure in una situazione difficile e in isolamento. Alla tristezza per le festività da trascorrere in ospedale e in cattive condizioni di salute con questa malattia si associa la lontananza dalla famiglia e dagli affetti che il personale sanitario, grazie anche ai doni, ha cercato di alleviare strappando un sorriso ai pazienti indossando un berretto da Babbo Natale.

Dopo il "Vaccination day" di ieri con le prime cinquanta somministrazioni, questi sono i giorni della speranza, anche se la situazione rimane critica e impone il rigido rispetto delle misure di sicurezza: i contagi e i ricoveri continuano e molte persone muoiono a causa del coronavirus. Rispetto a mercoledì scorso, il totale dei ricoverati è sceso da 125 a 106, con 39 dimessi ma anche altri dieci decessi e nuovi ricoveri. Sette malati in gravi condizioni si trovano in Terapia intensiva. Sono morti sette uomini e tre donne: quattro nati negli anni Trenta, tre negli anni Quaranta, tre negli anni Cinquanta.

L'auspicio per i prossimi giorni è che la tendenzaalla diminuzione  si confermi allo scopo di chiudere uno dei cinque reparti covid-19 ancora attivi, quello ospitato nella Neurochirurgia, per liberare il quarto padiglione e riprendere la normale attività del Morelli.

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