SONDRIO FESTIVAL ORA IN STREAMING E POI IN PRIMAVERA DAL VIVO

I 14 documentari selezionati per la XXXIV edizione si potranno vedere on line con l'introduzione di Alessandro Cecchi Paone

Il viaggio intorno al mondo sta per iniziare. Toccherà la Germania e l'Italia, il Kenia e il Messico, il Canada e la Svizzera, la Russia e gli Stati Uniti, il Botswana, la Spagna e la Cina: aree geografiche conosciute e altre meno note, tutte accomunate dalla grande bellezza della natura che richiede comportamenti più saggi e più rispettosi da parte dell'uomo. La XXXIV edizione di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, in programma dal 14 al 29 novembre, si presenta in una veste diversa, obbligata dalle circostanze a rinunciare al grande schermo e alla socializzazione del Teatro Sociale, ma non meno intrigante. Una versione streaming che annulla il tempo e lo spazio consentendo a tutti, nel limite di 35 mila persone complessivamente, di vedere i documentari a casa propria, sullo schermo televisivo o sul monitor di computer, tablet e smartphone, senza perdersi le emozioni che suscitano.

Sondrio Festival è stato presentato ufficialmente questa mattina, ovviamente in videoconferenza, per dare voce a organizzatori e sostenitori, tutti animati dalla comune volontà di mantenere l'appuntamento con una manifestazione amata dal pubblico sondriese che vanta estimatori in Italia e nel resto del mondo. Non è stato facile programmare l'edizione 2020 nella fase più acuta della pandemia, la primavera scorsa, definire per mesi due diverse modalità, decidere alla fine, a teatro chiuso, per la versione streaming. Assomidop, l'associazione guidata dal Comune di Sondrio, con l'assessore alla Cultura Marcella Fratta quale presidente, che riunisce il Consorzio Bim dell'Adda, il Cai, il Parco delle Orobie Valtellinesi e il Parco dello Stelvio, si è prodigata in questi mesi di grande incertezza. ≪Il Festival deve andare avanti - ha sottolineato l'assessore Fratta -: non potevamo mancare l'appuntamento con i cittadini. Questa formula ci consente di accogliere idealmente più persone e di allargare il pubblico molto oltre i confini provinciali, rinviando alla primavera, quando le condizioni, ci auguriamo tutti, saranno diverse, l'incontro a teatro con i grandi ospiti e le iniziative collaterali≫. Ci saranno i documentari proiettati sul grande schermo del Teatro Sociale, i divulgatori e tutto ciò che ha arricchito Sondrio Festival negli ultimi anni: la manifestazione, per volontà degli organizzatori, raddoppia, con un'edizione 2020 che arriva fino al 2021. La presidente di Assomidop Marcella Fratta ha ringraziato gli enti pubblici e le aziende private che hanno collaborato all'organizzazione o che hanno sostenuto il Festival: oltre agli altri soci, la Provincia, la Comunità Montana di Sondrio, la Regione Lombardia, il Ministero dei Beni culturali, Fondazione Cariplo e Fondazione Pro Valtellina, Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Iperal e Acel. Per l'allestimento del programma, il presidente Fratta ha reso merito al direttore Simona Nava che ha saputo adattarsi agli eventi, trovando soluzioni tecnologiche efficaci, mantenendo il concorso e addirittura implementando l'attività didattica per le scuole. Oltre alla mostra sui dinosauri che verrà allestita in piazza Garibaldi. ≪Abbiamo lavorato molto - ha sottolineato il direttore Simona Nava - ma siamo soddisfatti del risultato poiché con la visione in streaming dei documentari potremo ampliare il nostro pubblico e lanciare l'appuntamento della prossima primavera con i registi, i grandi ospiti e le altre iniziative≫.

Ciascuno dei 14 documentari, selezionati fra i 78 presentati di una quindicina di nazioni diverse, sarà preceduto dalla presentazione a cura di Gigliola Amonini e dal commento di Alessandro Cecchi Paone, lo scorso anno sul palco del Teatro Sociale, che introdurrà gli spettatori alla visione. Per accreditarsi gli interessati non dovranno far altro che iscriversi sul sito internet www.sondriofestival.it e scegliere i documentari da vedere in streaming e gratuitamente. Ogni film potrà essere visto da 2500 persone sul territorio italiano per un totale di 35 mila spettatori. ≪I documentari sono molto belli - ha assicurato il presidente del Comitato scientifico Nicola Falcinella -: non è stato facile per noi scegliere fra i 78 presentati. I temi affrontati sono diversi come pure le aree protette coinvolte: ci auguriamo che questa nuova modalità di fruizione sia gradita, nella speranza di poter tornare a teatro in primavera≫. Anche i cinque componenti della giuria, presieduta da Daniela Berta, direttore del Museo Internazionale della Montagna di Torino, vedranno i documentari da casa propria per designare il vincitore di Sondrio Festival e quelli degli altri premi. Nel 2019 il primo premio "Città di Sondrio" era andato a "Il ghepardo asiatico dell'Iran".

A sostegno delle scelte degli organizzatori, fiduciosi per una calorosa accoglienza da parte del pubblico, si sono espressi il presidente del Bim Alan Vaninetti, che ha ribadito l'attenzione nei confronti di una manifestazione che si è affermata per l'alto livello qualitativo della sua proposta, Angelo Schena del Cai, che ha definito la modalità streaming "l'arma vincente per ottenere maggiore visibilità", il presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi Doriano Codega, che ha sottolineato come "la difficoltà sia stata trasformata in opportunità per divulgare i contenuti del Festival", Massimo Favaron del Parco Nazionale dello Stelvio, che si è soffermato sul bisogno di continuità in questo frangente per non perdere il contatto con la realtà, Lucia Foppoli della Fondazione Pro Valtellina, che ha invitato a cogliere il lato positivo rappresentato dalla più ampia divulgazione e dai momenti di svago e di riflessione offerti.

Speciali