Sindaci AV; "sanità provinciale, Regione intervenga senza indugio"
Nel corso delle ultime settimane molte sono state le notizie apparse sulla stampa locale circa la
situazione generale di ASST Valtellina e Alto Lario, relative soprattutto alla carenza di personale e
alla chiusura “temporanea” di alcune attività che a cascata si traducono in gravi disservizi per nostri
cittadini.
Scelte gestionali discutibili hanno portato dapprima all’esternalizzazione dell’attività del pronto
soccorso di Sondalo (appalto che scadrà il 30/9 p.v. e che chiediamo possa essere rivisto in toto viste
le continue segnalazioni che raccogliamo circa disservizi e risposte sanitarie che, spesso, risultano
drammatiche e mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini); di pochi giorni fa l’inaccettabile
scelta di chiudere “temporaneamente” il reparto di neurologia con Stroke Unit di Sondrio, con
conseguente trasferimento dei pazienti che necessitano di ricovero in Stroke Unit presso l’Ospedale
Niguarda di Milano (ci viene davvero molto difficile immaginare come un paziente colto da ictus–
malattia tempo dipendente- in Provincia di Sondrio possa raggiungere Milano senza che la situazione
degeneri); l’incertezza della situazione della ginecologia/punto nascita di Sondalo: le continue
rassicurazioni da parte della dirigenza circa la piena attività del servizio, sono costantemente smentite
nei fatti, dal momento che le future mamme vengono spesso dirottate sull’Ospedale di Sondrio; da
ultimo, ma non per importanza, ci segnalano come la carenza di personale medico stia mettendo in
seria difficoltà la continuità del servizio di radiologia dell’intera Provincia (presidi di Sondalo,
Sondrio, Morbegno e Chiavenna).
A tal proposito è di pochi giorni fa la notizia relativa alla volontà della Direzione di ASST di
sospendere, dal 1° settembre p.v. e fino a data da destinarsi, tutta l’attività di diagnostica per immagini
(tac, risonanze magnetiche, ecografie – salvo rare eccezioni, come quelle relative all’ambito
senologico e quelle richieste in regime di urgenza). Decisione a dir poco scellerata e inaccettabile se
si considera che, stando così le cose, i nostri cittadini dovranno ricorrere per tali prestazioni a strutture
private oppure recarsi fuori dalla ASST e quindi fuori provincia.
Siamo, inoltre, ancora in attesa di risposta circa la nostra proposta di utilizzare parte dei 38 milioni
stanziati per l’Ospedale Morelli, per interventi sul padiglione 6°, che consentirebbe la gestione dei
malati infettivi in maniera del tutto isolata dalle restanti attività ospedaliere, non in promiscuità con
le stesse. Questo soprattutto alla luce della recrudescenza del Covid-19, a cui stiamo assistendo in
queste settimane, che ha portato ad un esponenziale aumento dei ricoveri, e che, stando a quanto
dicono gli esperti, caratterizzerà anche il prossimo autunno-inverno.
Oltra alla gravità delle situazioni esposte, riteniamo altresì inaccettabile che i Sindaci debbano
apprendere queste scelte gestionali, intraprese dalla Dirigenza, direttamente dalla stampa, senza un
preventivo confronto con le istituzioni del territorio.
Questa riorganizzazione ha generato grande sfiducia negli operatori sanitari, che troppo spesso,
purtroppo, vista la totale incertezza che regna nei presidi della Provincia di Sondrio, decidono di
lasciare i nostri ospedali verso opportunità migliori. Da non sottovalutare e considerare anche il clima
di preoccupazione e paura crescente che si coglie nei cittadini, timorosi, vista la situazione, di non
poter avere risposte sanitarie adeguate negli ospedali “di casa” e costretti a recarsi addirittura fuori
provincia.
Nel nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini, pur conoscendo bene le difficoltà esistenti in tutto il
Paese nel reclutamento del personale, difficoltà ancor più marcate nelle zone più disagiate come la
nostra, non possiamo che chiedere, una volta per tutte, un intervento risolutivo da parte di Regione
Lombardia che passi attraverso un dialogo con i Sindaci della Provincia di Sondrio, considerato che
i disservizi non sono più riconducibili al solo presidio di Sondalo, ma a tutta la rete provinciale.
28 luglio 2022
Ilaria Peraldini, Sindaco di Sondalo
Alessandro Pedrini, Sindaco di Valdisotto
Silvia Cavazzi, Sindaco di Bormio
Luca Bellotti, Sindaco di Valfurva
Massimiliano Trabucchi, Sindaco di Valdidentro
Remo Galli, Sindaco di Livigno