. Elezioni, viste da Sondrio. SONDAGGI (da noi sempre ritenuti non affidabili), ISTANT POLL, SPOGLIO, DILETTANTI ALLO SBARAGLIO. E LA RETE. MA NOI...
SONDAGGI: AVEVAMO RAGIONE NOI!
Il primo pomeriggio di lunedì é stata la fiera delle castronerie, roba da dilettanti allo sbaraglio. Tutti partivano dal Vangelo secondo quiesto o quell'Istituto demoscopico, ovvero i sondaggi che fino all'ultimo avevano continuato a fare con la proibizione però di diffonderli.
NOI, CIRENEI DI PERIFERIA, ABBIAMO CONTINUATO A SCRIVERE CONSIDERANDOLI INAFFIDABILI.
- In primis un dato tecnico. Le telefonate vengono fatte a chi ha il telefono fisso. Sono sempre di più quelli che hanno rinunciato al telefono classico usando solo i cellulari grzie all'abbassamento dei costi che c'é stato. In particolare i cellulari sono lo strumento usatissimo dei giovani. Prima lacuna quindi.
- In secondo luogo la rappresentazione previsionale basata su un "universo" che non é dell'intero corpo elettorale, essendoci almeno un terzo "fra astenuti e indecisi".
- In terzo luogo le dichiarazioni distorte, in particolare di chi si dichiara indeciso ma non lo é oppure che dice che non andrà a votare ma in entrambi i casi risponde in questo modo per diffidenza rispetto all'intervistatore.
Non sono cose prive di importanza.
- Il dato tecnico comportava una sottovalutazione del voto giovane e quindi del voto al M5S. Il riscontro dalla rete: 112 in Italia hanno seguito il comizio conclusivo di Bersani in streaming, 150.000 quello di Grillo.
- Il secondo dato aumentava notevolmente l'incertezza in una con la presenza di un soggetto nuovo in tutti i sensi, capace di attingere in misura notevole in quel bacino di voti potenziali.
Il terzo dato era il più facile perché si sa che la reticenza nelle risposte ai sondaggisti é un classico dell'elettorato moderato per cui la rimonta di Berlusconi ne era la logica conseguenza anche per le "promesse" della fase finale, IMU principessa delle stesse.
ISTANT POLL
Un velo pietoso, roba da dilettanti. Se si vuole fare una cosa seria, non da secondo ma da terzo millennio si fa come ha fatto anni fa, con grande acume, il Comune di Verceia, ovvero il voto elettronico a fianco di quello cartaceo. L'elettore lascia la cabina, passa dove é montana l'attrezzatura (con le dovute garanzia certificate dal Ministero) e rifà il suo voto. E questo é il primo elemento. C'é poi l'altro ossia quello della non confrontabilità per la presenza di soggetti nuovi al che si sopperisce con istant poll non generalisti ma riferiti solo a parte delle liste. Andando avanti così si buttano via i soldi e si distorcono le situazioni.
LO SPOGLIO
Una volta ancora si é dovuto assistere a una cosa indegna di un Paese moderno.
Il risultato finale é arrivato quasi undici ore dopo la chiusura dei seggi in una elezione dove lo spoglio era semplicissimo: una sola croce per scheda. Si faccia la prova e si veda come, largheggiando di parecchio si potrebbe considerare necessario un tempo medio per scheda di 10 secondi. Circa tre ore per entrambe le votazioni più una mezz'ora per le trascrizioni conclusive. Non stiamo andando a spanne. Un tempo a Sondrio il riferimento erano i Presidenti Campodoni, Talanti e Alberto Bordoni che finivano lo spoglio quasi contemporaneamente tra tre quarti d'ora e un'ora. E poi c'era il solito Presidente che dopo 5 o 6 ore era ancora dietro a fare pasticci.
Abbiamo ripetutamente scritto che Presidenti e segretari dovrebbero essere scelti, preferibilmente, nella Pubblica amministrazione con obbligo di corsi e di valutazioni. Già, valutazioni perché c'é chi é persona degna, capace, iperlaureata ma magari si ferma di fronte a interpretaioni diverse o a errori di conteggio che possono fare perdere un sacco di tempo mjagarai per una sola scheda che non torna.
LA RETE
Qualche anno fa a Sondrio organizzammo le "miniconferenze del Vittoria" in streaming. Ore 18 relazione di mezz'ora, poi sino alle 19 dibattito anche dall'esterno per telefono. Ci furono fior di interventi da lontano, persino da Pechino, Niente di speciale visto che la trasmissione la si vede sul computer al piano di sopra come a Roma o a Dallas. Il comizio conclusivo di Bersani é stato trasmesso in streaming. L'hanno seguito in 112 in tutta Italia. L'ultimo di Grillo l'han seguito in 150.000. Lo streaming doverebbe essere il più diffuso degli strumenti. Il compianto Renato Bartesaghi assessore a Sondrio sosteneva "basta spostare le persone, bisogna spostare le informazioni", principio che seguì nell'informatizzare la sua banca. Non si riesce a farlo capire come la più semplice delle cose. Aziende, Istituzioni, soggetti vari scrivono indirizzo, CAP, numeri di telefono e di fax e magari non c'é l'indirizzo di posta elettronica.
Ci si meraviglia dell'uso che sa fare della comunicazione Berlusconi. Lo sa fare, certo ma a più corto raggio e non sviluppando una rete che moltiplichi gli effetti.
Grillo l'ha fatto, perdippiù contagiando con il suo prorompente entusiasmo, in parte studiato ed anche in parte estemporaneo, stuoli di persone, e svolgendo una funzione catalizzatrice di scontenti, arrabbiati, spiriti liberi, persone vocate al nuovo, delusi dagli altri Partiti e via dicendo. Rete però non miracolistica bensì strumento al servizio della psicologia di massa i cui principi in troppi hanno dimenticato.
LE PREVISIONI
Le previsioni di questa volta: il festival delle castronerie. Nessuno però aveva lontanamente pensato che Grillo arrivasse ad essere il primo partito, che Casini e Fini sparissero, che Ingroia sbattesse la testa contro il muro e via dicendo anche per effetto di una ulteriore riduzione dei votanti.
Il nostro giornale aveva però calcolato, scrivendone e pubblicando, come base previsionale per il M5S 75 deputati, ma giovedì scorso 21 febbraio, e per alcuni indicatori e per il clima avevamo effettuato, e pubblicato, un aggiornamento in salita. E sull'ultimo articolo, quello dei patroni d'italia, avevamo fatto la previsione conclusiva: 100 DEPUTATI. Ne ha avuti 108 approfittando della dèbacle di Casini e Fini che hanno reso disponibili una decina di seggi.
Non abbiamo sbagliato, abbiamo sostanzialmente visto giusto.
E allora perché non dirlo e non scriverlo?
GdS