. Elezioni, viste da Sondrio. FINI: LA PARABOLA. ASCESA E CADUTA, ANZI TONFO

Era considerato il più brillante uomo politico italiano. Un po' di enfasi, comunque uno dei migliori. Delfino di Almirante in un partito isolatissimo rispetto al cosiddetto "arco costituzionale" si é messo a macinare strada fino alla fortunatissima circostanza di sfida con Rutelli per conquistare il Comune di Roma. Gli é andata bene, anzi benissimo perché ha perso di pochissimo al ballottaggio ma evidentemente chi lo aveva votato, quasi la metà dei romani, non erano certo dei "fascisti". La parabola é iniziata facendo il segretario nazionale del Fronte della Gioventù, poi del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, poi facendo il Presidente di Alleanza Nazionale per tredici anni, dalla fondazione nel 1995 fino al 2008.

L'ha sciolta ed é iniziato il sodalizio con Berlusconi ma a settembre del 2010 rottura e inizio di Futuro e Libertà per l'Italia di cui sarà Presidente

E' stato nei governi Berlusconi II e III Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, inizialmente con diffidenza in giro per l'Europa ma poi considerato vicino a Israele e come tale apprezzato

Il 30 aprile 2008 è eletto Presidente della Camera. Dal 13 febbraio 2011 è Presidente di Futuro e Libertà per l'Italia.

Come non di rado accade quando ci sono rotture o scissioni é cominciata la parte discendente della parabola anche - nostra opinione - per lo spazio dato all'on. Bocchino, numero due e portavoce, non certo rivelatosi all'altezza del compito contrariamente al valtellinese Della Vedova, oggi l'unico rimasto in Parlamento del FLI. Molte le critiche sollevate all'interno del suo partito per i repentini cambi di linea, con decisioni personali e non collegiali, su temi importanti quali la fecondazione assistita e l'immigrazione. E poi la non chiara vicemda della casa di Montecarlo...

Oggi i resti di quella che fu Alleanza Nazionale si trovano sparpagliati in cinque tronconi. E lui l'ha pagato. E' vero che la sorte degli ultimi Presidenti della Camera non é stata luminosa. La Pivetti, 1994/96, é poi sparita. Violante dopo la sua Presidenza ha perso molto smalto e credito, Casini é sopravvissuto ma solo rinviando una fine ingloriosa. Poi di seguito politicamente agli antipodi ma gemelli nella sorte, come Bertinotti Fini fa la stessa fine. Entrambi da Presidenti della Camera vedono i loro partiti non raggiungere il quorum. Fuori dal Parlamento. Che tonfo!

GdS

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