9 20 28 DISTRETTO CULTURALE VALTELLINA, VOLANO PER L'ECONOMIA
"Con la nascita del Distretto Culturale della Valtellina abbiamo centrato un risultato molto importante e non solo per l'ambito culturale nella sua accezione più specifica". Con questa dichiarazione l'Assessore alla Cultura Costantino Tornadù saluta con entusiasmo e soddisfazione il raggiungimento di un obiettivo per il quale nel corso dell'ultimo anno gli uffici e i dirigenti di Palazzo Muzio, in collaborazione con la Società di Sviluppo Locale e Politec, si sono spesi con impegno e professionalità. "Essere riusciti ad ottenere 3.585.000,00 di euro che garantiranno la realizzazione di progetti e interventi per il valore complessivo di oltre 8.000.000,00 di euro - spiega Tornadù - è stata una grande vittoria. Una scommessa vinta - prosegue l'Assessore - che garantirà non solo nuovi investimenti di natura strutturale sul nostro patrimonio artistico e culturale, ma che comporterà enormi opportunità anche per diversi altri settori, quali per esempio quello turistico, ambientale e agricolo con conseguenti benefici per l'economia locale nella sua globalità.
La cultura dunque - aggiunge Tornadù - nella sua visione più complessiva va considerata in questo caso specifico quale strumento attraverso il quale sviluppare e potenziare anche la crescita socio economica della nostra comunità. Una partita quella del Distretto Culturale - sottolinea Tornadù - giocata con impegno da tutte le parti coinvolte a cominciare dagli enti locali e dai sostenitori privati. Fondamentale - conclude l'assessore provinciale - il supporto della Fondazione Cariplo e del suo Presidente Giuseppe Guzzetti così come quello del consigliere valtellinese Marco Dell'Acqua ai quali va
il mio più sentito ringraziamento".
Cos'è il Distretto Culturale
Per distretto culturale si intende un sistema territorialmente definito, coincidente con un'area ad alta densità di risorse culturali, materiali e immateriali, e ambientali di pregio e caratterizzato da un elevato livello di articolazione, qualità e integrazione dei servizi culturali rivolti all'utenza e da un marcato sviluppo delle filiere produttive collegate. In questa prospettiva il patrimonio e le attività culturali, da "attività onerose", in termini di risorse impiegate per la loro promozione, divengono "attività proficue", poiché fonte di sviluppo e coesione sociale.
La Fondazione Cariplo, ha individuato la valorizzazione dei beni culturali come fattore di crescita economica, sociale e culturale del territorio, puntando in particolare sulla realizzazione di distretti culturali in Lombardia. Per la provincia di Sondrio ha individuato due possibili ambiti distrettuali, Valtellina e Valchiavenna.
Nel 2008 la Provincia di Sondrio ha deciso di partecipare al bando della Fondazione denominato "Realizzazione di studi di fattibilità operativa volti all'attuazione di distretti culturali sul territorio lombardo" per la realizzazione di un distretto culturale della Valtellina. Lo studio è stato elaborato nel corso dei due anni successivi da un gruppo di lavoro composto da professionisti legati al territorio e specializzati in settori differenti (gestione e restauro dei beni culturali, economia, comunicazione, diritto), con la collaborazione della Società di Sviluppo Locale e di Politec Valtellina e la supervisione scientifica del Dipartimento di statistica ed economie applicate "Libero Lenti" dell'Università degli Studi di Pavia. E' articolato nelle seguenti sezioni:
- inquadramento conoscitivo del distretto;
- obiettivi strategici;
- azioni previste;
- modalità di gestione del Distretto e piano economico-finanziario.
Il valore complessivo delle azioni previste dallo studio è di oltre 8 milioni di euro, coperti da fondi pubblici, privati e dal finanziamento della Fondazione Cariplo.
Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha deliberato l'importante contributo di .585.000 euro per il nuovo Distretto Culturale della Valtellina.
1. Valorizzazione del versante retico terrazzato, con percorsi e siti di speciale rilevanza
1 a Percorsi per la valorizzazione del paesaggio dei terrazzamenti del versante retico
1 b Castel Masegra a Sondrio
1 c Chiostro di Sant'Antonio a Morbegno
1 d Circuito dei castelli e dei palazzi storici del Tiranese
2. Parco/museo dell'acqua in Alta Valtellina
3. La "buona pratica" degli interventi di restauro: analisi critica e proposte per un approccio per la conservazione programmata e la valorizzazione
4. L'analisi della domanda per una programmazione strategica delle biblioteche e dei musei della Valtellina
5. Azioni integrate per la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale valtellinese
5 a Paesaggio e beni culturali civili
5 b Un curricolo di conoscenze del patrimonio culturale valtellinese per la scuola dell'obbligo
5 c Sistema formativo e di aggiornamento professionale legato ai temi e alle iniziative del distretto
6. Web marketing e multiportale
7. Tracciabilità dei prodotti tipici con tecnologia Qr Code
Le azioni sono caratterizzate da una proficua integrazione tra la filiera culturale e varie filiere economico-produttive, tra cui spiccano la filiera agricola ed enogastronomica e quella legata all'acqua, ed un correlativo coinvolgimento di enti pubblici e privati; altro elemento caratterizzante è l'adozione di metodologie e tecniche innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale.
E' importante rilevare che le azioni del Distretto Culturale sono integrate con progetti già in corso ("azioni correlate"): un obiettivo infatti è la messa a sistema delle risorse del territorio, per amplificare i risultati della programmazione strategica dello studio. Inoltre uno degli obiettivi strategici del distretto è quello di sviluppare una modalità condivisa di programmazione e pianificazione integrata che possa gestire a medio e lungo termine la generazione di ulteriori interventi organici coerenti con le tematiche del distretto culturale.
La Provincia di Sondrio ha svolto il ruolo di capofila ed ha coordinato tutto il processo di elaborazione dello studio, per il quale ha messo a disposizione risorse economiche ed umane.
La Provincia di Sondrio, in un'ottica di coinvolgimento ampio degli stakeholders locali già nella prima fase di progettazione, ha optato per una composizione numericamente snella del partenariato, ma altamente significativa in termini di rappresentanza degli interessi del territorio. In data 4 giugno 2009 è stato firmato un Protocollo di Intesa tra la Provincia di Sondrio, la Società di Sviluppo Locale di Sondrio e il Politec. L'obiettivo del protocollo di intesa è stato quello di coinvolgere i partner in organismi strategici per lo studio di fattibilità operativa.
Nella fase di consultazione preliminare alla definizione delle azioni sono stati coinvolti:
i sindaci e gli assessori alla Cultura e alle Attività Produttive dei 63 Comuni che compongono il territorio della Valtellina, i presidenti e gli assessori delle quattro Comunità Montane presenti (Morbegno, Sondrio, Tirano, Alta Valtellina), per quanto riguarda l'ambito istituzionale;
gli operatori culturali (responsabili di biblioteche e musei, presidenti di associazioni, funzionari pubblici impiegati nel settore);
le principali associazioni di categoria (Confindustria Sondrio, Unione Artigiani della Provincia di Sondrio, Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio, Federazione Provinciale di Sondrio Coltivatori Diretti), nella loro veste di rappresentanti degli operatori economici;
gli operatori economici riuniti nei consorzi di tutela dei prodotti tipici, nelle associazioni e nelle fondazioni;
gli organismi che, per statuto, operano per la valorizzazione e per la promozione delle filiere produttive;
gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri;
la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e la Fondazione Bombardieri.
Da ultimo, nell'ambito della progettazione delle specifiche azioni, si sono definiti i seguenti partenariati:
Provincia di Sondrio
Società di Sviluppo Locale
Comunità Montana Valtellina di Morbegno
Comunità Montana Valtellina di Sondrio
Comunità Montana Valtellina di Tirano
Comune di Morbegno
Comune di Sondrio
Comune di Tirano
Comune di Valdidentro
A2A S.p.a.
Banca Popolare di Sondrio
Credito Valtellinese
Fondazione Creval
Gal Valtellina società consortile
S.I.Val. S.p.a
Strada del vino e dei sapori della Valtellina
Università degli Studi di Pavia. Dipartimento di statistica ed economie applicate "Libero Lenti"
Valtellina c'è più gusto società consortile a r.l.
Nella prima fase, della durata di tre anni, di attuazione delle azioni previste dallo studio, la Società di Sviluppo Locale sarà il soggetto che, nella veste di coordinatore e mandatario dei vari soggetti pubblici e privati che partecipano al progetto, manterrà i rapporti con Fondazione Cariplo e svolgerà in via diretta le seguenti funzioni:
coordinamento generale delle attività;
realizzazione diretta di alcuni interventi;
gestione del sistema di informazioni e comunicazioni ai partners del progetto;
gestione e rendicontazioni;
controllo e vigilanza sulla corretta realizzazione delle azioni;
monitoraggio.
In particolare la Società di Sviluppo Locale avrà il compito di garantire la corretta assegnazione ai vari partecipanti delle rispettive quote di finanziamento erogate da fondazione Cariplo e, soprattutto, di verificare attraverso opportune azioni di audit e di controllo, la corretta realizzazione degli interventi (azioni) in capo a ciascun partecipante.
Il Consiglio di Amministrazione della Società di Sviluppo Locale, nella riunione del 14 giugno 2010, ha già manifestato la disponibilità ad assumere le funzioni e a svolgere le attività sopra descritte. Su impulso della Provincia di Sondrio (che detiene la quota principale del capitale della Società di Sviluppo Locale) è stata sottoposta agli altri soci - molti dei quali sono coinvolti come partner nelle azioni previste dallo SdFO - la possibilità di apportare allo statuto della società le modifiche tali da rendere l'ente - che già di fatto persegue finalità di pubblica utilità - compatibile con le regole stabilite da Fondazione Cariplo per l'ammissione ai contributi, compresa la possibilità di trasformazione dell'attuale S.p.a. in una Società Consortile per Azioni.