6 20 GIORNATA DELL'ACQUA. LA UIL NON CI STA. LIBERA DI FARLO, MA DECISIONE SBAGLIATA
La UIL ha scritto al Presidente della Provincia di Sondrio, al Governatore della Regione Lombardia e, p.c., al Prefetto e al Segretario Generale della CCIAA la seguente lettera:
"Carissimi cittadini della provincia di Sondrio,
inviamo questa breve al fine di esplicitarVi le ragioni che hanno indotto, la UIL della provincia di Sondrio, a non aderire all'iniziativa indetta per il 27 giugno p.v. dal "comitato istituzionale acque" (del quale restiamo componenti) guidata dal presidente della provincia di Sondrio Massimo Sertori.
Riteniamo sia indispensabile fare chiarezza sul fatto che, la partita "acque" non riguarda la privatizzazione dell'acqua potabile ma lo scadere, entro la fine dell'anno 2010, delle concessioni di sfruttamento del demanio idrico.
La UIL vuole che l'acqua rimanga pubblica... Tutta l'acqua!
Attualmente a fronte della "Legge Calderoli" che ha disposto il trasferimento, dallo Stato alle Regioni, delle competenze in materia di "demanio idrico" (concreta atto federalista) e grazie al protocollo d'intesa siglato il 27 luglio 2007 tra il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l'allora Presidente della provincia di Sondrio Fiorello Provera viene assicurato il trasferimento annuale dei proventi derivanti dai diritti di concessione per lo sfruttamento delle grandi derivazioni idriche della nostra provincia pagati dai "grandi gestori". Per l'anno 2010 circa 10/11 milioni di euro.
Questione fondamentale: il protocollo "Fromigoni - Provera" individua con precisione dove, la Provincia, deve impiegare i fondi: energia, infrastrutture, viabilità, ambiente. Garantendo così che le risorse siano investite per la gente e verso il tessuto produttivo provinciale utile a creare sviluppo collettivo e non a beneficio di eventuali interessi privati.
La UIL provinciale chiede che le risorse derivanti dall'acqua vengano investite nel "sistema lavoro" provinciale. Cioè i proventi derivanti dell'acqua devono essere impiegati nell'abbattimento dei costi energetici nei settori produttivi: industria, artigianato, agricoltura e turismo. Finanziamento di azioni concertate tra "imprese e dipendenti" sotto la regia della Camera di Commercio o della Prefettura con il coinvolgimento attivo della Provincia di Sondrio e Regione Lombardia. In un momento di particolare difficoltà economica non si deve perdere l'opportunità di vincere la vera sfida del rilancio economico.
La UIL provinciale per prima vuole le risorse in Valle: ma affidate a chi, con quale società di gestione e finalizzate a cosa, è tutt'altra storia. Riteniamo fondamentale e prioritario che tutto ciò sia chiarito prima.
Sia nel mentre della campagna elettorale per il consiglio regionale che nel prosieguo dei lavori entro il " comitato istituzionale acque" la UIL della provincia di Sondrio ha sempre chiesto conto in merito alla destinazione dei "fondi": a tutt'oggi non vi è stata risposta!
A fronte del comma 15 della legge finanziaria (in itinere e suscettibile di modifiche) che introduce un'accisa a carico al "gestore", la manifestazione del 27 ha coniugato una deriva populista ad una antigovernativa che ci lascia perplessi.
Ci si chiede di manifestare in favore di uno "sconto" ad A2A?
Noi chiediamo: si vuol fare una "battaglia" contro la REGIONE o contro la RAGIONE!?
Segreteria Provinciale Regionale UIL.
Nostra nota
La UIL evidentemente è libera di fare quello che ritiene a suo avviso più giusto. Noi siamo altrettanto liberi di dire che la UIL sbaglia. Al di là del merito - che ha la sede per essere analizzato e dibattuto - la diserzione della UIL rompe una unità. Statisticamente in sostanza è la stessa cosa dire 100% e 99%, ma psicologicamente è assai diverso dire che c'erano tutti e dire invece che c'erano QUASI tutti.
Siamo la provincia dei 1533 km di corsi d'acqua solo in Valtellina (da aggiungersi poi Liro.Mera, Reno della Valle di Lei, Spol), della trentina di grandi dighe, delle decine di centrali, dei 5/6 miliardi di kWh annui.
La soluzione che propone la UIL - prima decidere la destinazione dei fondi - ricorda molto l'asino di Buridano la cui fine e le sue ragioni tutti conosciamo. Stando sempre nella zoologia il toro invece va preso per le corna.
La provincia di cui sopra, vera e propria regione alpina su un arco di 200 km, orgogliosamente rivendica diritti e ruolo. Stupefacente constatare che qualcuno marca visita
NdD