Le famiglie lombarde e il coronavirus

Erosione del reddito. Gli interventi ritenuti più utili

Riceviamo:  "Emergenza Covid: l’11% delle famiglie lombarde ha perso oltre la metà del reddito. Divieto di licenziamento, cassa integrazione e bonus 600 euro gli interventi ritenuti più utili

Il 20,9% dei nuclei familiari lombardi ha dovuto ridurre le spese legate al cibo

Milano, aprile 2020. Sono tanti i lombardi messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che, come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat ad aprile 2020*, se in totale le famiglie della Lombardia che hanno visto calare le entrate sono oltre 2.000.000, l’11% dei rispondenti, pari a oltre 344.000 famiglie lombarde, ha visto scendere il proprio reddito mensile di oltre il 50%.
Se si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate, la percentuale è, in regione, del 5,8%, equivalente a circa 180.000 famiglie, e, continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, un rispondente su sei, pari quindi al 14,7% dei nuclei familiari lombardi, ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica.

Come i lombardi stanno affrontando la situazione
Se a livello nazionale il 53% dei nuclei familiari sta adottando dei comportamenti ad hoc per far fronte alla situazione, la percentuale sale al 56% se si guarda alle famiglie della Lombardia. Nello specifico, il 31,4% dei rispondenti lombardi ha dichiarato di aver fatto ricorso ai propri risparmi (contro una media italiana del 28,5%), mentre il 20,9% ha cercato di ridurre le spese legate al cibo. Il 9,9% dei nuclei familiari, inoltre, ha ammesso di aver cancellato l’abbonamento ad alcuni servizi legati all’intrattenimento (Sky, Netflix, Spotify, ecc).

Gli aiuti previsti dal Governo: i più richiesti e quelli più utili
Se si analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli intervistati lombardi la percentuale è pari al 12%. Guardando ai soli interventi per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più utilizzato dalle famiglie della Lombardia è stato il bonus da 600 euro per autonomi e partite Iva (47,8% dei rispondenti lombardi che hanno fatto uso di aiuti governativi), seguito dalla possibilità di sospendere il mutuo prima casa (13% vs un valore nazionale pari al 9,8%).
La ricerca ha infine voluto indagare quali fossero, tra i principali interventi introdotti dal Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti più utili; alla domanda “indichi i tre interventi che ritiene più utili”, il 60,2% degli intervistati lombardi ha risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento della cassa integrazione (52,8% a livello nazionale), seguito dalla sospensione del mutuo prima casa (44,5% contro una media nazionale del 39,2%) e dal bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva (40,8% vs 47,5% a livello nazionale).

Le conseguenze economiche del Covid-19 sulle famiglie lombarde:
Hanno visto calare il reddito di oltre il 50%
11%
Hanno perso il 100% del reddito
5,8%

Comportamenti messi in atto dalle famiglie lombarde per fronteggiare la situazione:
Hanno fatto ricorso ai propri risparmi
31,4%
Hanno cercato di ridurre le spese legate al cibo
20,9%
Hanno fatto ricorso agli aiuti previsti dai decreti del Governo
12%
Hanno cancellato l’abbonamento ad alcuni servizi legati all’intrattenimento (Sky, Netflix, Spotify, ecc)
9,9%
Hanno cercato o stanno cercando di surrogare o rinegoziare il mutuo
7,3%
Hanno cambiato o stanno cercando di cambiare fornitore di energia
6,8%
Hanno cambiato o stanno cercando di cambiare fornitore di telefonia fissa e/o mobile
5,2%

Famiglie lombarde che hanno fatto ricorso agli aiuti del Governo:

Bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva
47,8%
Possibilità di sospendere il mutuo prima casa
13%
Prolungamento della validità della polizza Rc auto o moto in scadenza per un mese/proroga delle revisioni
8,7%
Proroga pagamento multe
8,7%
Premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro
8,7%
Sospensione contributi colf e badanti
4,3%

Facile.it SpA  Andrea Polo – Yuri Griggio – Alessandra Arosio

* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020"".

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