Chiudono circa 55 nostri Comuni, su 77, se passa la legge

Non è così che si razionalizza il sistema, imponendo dall'alto

Se la sconsiderata proposta di legge sulla soppressione ope legis di tutti i Comuni con meno di 5000 abitanti calata dall'alto, peraltro in totale coerenza con l'ormai vigente regime di 'dittatura morbida', dovesse essere attuata quali sarebbero le conseguenze in provinia?
Senza riportare tabelle, conti e via dicendo in fatto di residenti nei 77 Comuni della provincia diamo le conclusioni che presentano una certa rigidità. Nuovi Comuni in definitiva accorpati non tanto per affinità reali ma solo per affinità matematiche (e d'interesse partitico), il frutto della squinternata proposta di legge pidiessina ancorchè non dichiarata tale ufficialmente.
Oggi i Comuni in provincia di Sondrio sono 77, dopo l'incorporazione, anche se la chiamano fusione, di Menarola in Chiavenna. Domani potrebbero essere poco più di una ventina.
Non è  la prima volta. A Roma avevano già tentato e noi  avevamo pubblicato le ipotesi possibili considerando i nostri 78 Comuni, oggi 77 dopo l'assorbimento di Menarola da parte di Chiavenna. C'erano addirittura situazioni per le quali non c'era alternativa alla incorporazione da parte del Comune più grosso. Un inciso: Grosio e Grosotto insieme risolverebbero il problema nel senso che passerebbero la soglia dei 5.000 abitanti. C'è però una secolare rivalità, a livello popolare, che si ritrova nella geografia: il Roasco non è solo un corso d'acqua bensì il confine fra i due centri!
Lavorando a tavolino i fautori potrebbero dire che i sei Comuni oltre 5.000 abitanti totalizzano pco più di 60.000 abitanti. Nel resto della provincia quindi resterebbero, calcolo aritmetico a tavolino, 24 nuovi Comuni con la soppressione quindi di 47. A tavolino. Con combinazioni 'geopolitiche' realistiche si potrebbe arrivare a poco più della metà. Sempre a tavolino. Uscendo dalle ristrette stanze c'è però un fattore che la qualcosa da dire. Il tero incomodo lo si è visto nel fallimento che, Menarola escluso, hanno registrato i due tentativi in Valchiavenn e nel Tiranese nonostante che i Sindaci fossero d'accordo.

Intanto la situazione odierna:

Inferiori ai 500 abitanti
Albaredo, Bema, Cedrasco, Cino, Dazio, Gerola, Pedesina, Rasura, SGF, Sernio. Spriana, Tartano, Vervio (13)
Tra 501 e 1000 abitanti
Andalo, Campodolcino, Castello dell'Acqua, Cercino, Faedo, Forcola, Fusine, Lovero, Madesimo, Mantello, Mello, Postalesio, Rogolo, Torre, Tovo, Val Masino (16)
fra 1001 e 2000
Aprica, Bianzone, Caiolo, Caspoggio, Castione, Civo, Colorina, Gordona, Grosotto, Lanzada, Mazzo, Mese, Novate Mezzola, Piantedo, Piuro, Poggiridenti, Verceia, Villa di Chiavenna. (18)
Fra 2001 e 3000
Buglio, Chiesa, Chiuro, Piateda, Ponte, Prata, Samolaco, Traona, Tresivio, Valfurva, Villa di Tirano (11)
Tra 3001 e 4000 (6)
Albosaggia, Ardenno, Delebio, Dubino, Montagna, Valdisotto (6)
Traa 4001 e 5000
Berbenno 4246, Bornio 4103, Grosio 4518, Sondalo 4173, Talamona 4722, Teglio 4611, Valdidentro 41304722, (7)
Tra 4001 e 5000
Berbenno 4246, Bornio 4103, Grosio 4518, Sondalo 4173, Talamona 4722, Teglio 4611, Valdidentro 41304722, (7)
Sopra i 5000 abitanti
Sondrio 21891, Morbegno 12.111, Tirano 9160, Chiavenna 7374, Livigno 6334, Cosio 5489 (6)

I nuovi Comuni se la legge passa

Veniamo alle probabili aggregazioni, e parliamo di quelle a tavolino secondo lo schema 'dittatoriale' dello scardinare un sistema venuto delineandosi in secoli di storia con decisioni dall'alto ex cathedra.
DA 77 I COMUNI SI POTREBBERO RIDURRE A 20 O 21, salvo ulteriori riaggregazioni come ad esempio unire Retici 1 e Retici 2. Il dettaglio:
-   Valchiavenna - 3
Salvo l'idea, alquanto peregrina, di fare un Comune solo per l'intera Valle le combinazioni possibili, salvo qualche aggiustamento, sono il Comune retico (Villa, Piuro, Prata), quello centrale con Chiavenna che incorpora la Val dei Giusti, la Bassa Valle con costiera Lepontina.
-   Morbegnese - 5
Morbegno con Valli del Bitto. Cosio. Cec con Traona polo. Bassa Valle. Talamona che incorpora Forcola e Val Masino.
-   Sondriese - 5
Sondrio che incorpora Spriana. Valmalenco. Berbenno e Orobie. Retici uno (Montagna, Poggi, Faedo). Retici 2 (Ponte, Chiuro, Piateda.
-   Tiranese - 5
Teglio-Aprica (erano un comune solo sino agli anni '30). Villa con Bianzone e per il quorum Castello. Tirano-Sernio. Il 'Sopratirano'. Sondalo-Grosio.
-   Alta Valle – 2 o 3
Livigno e poi ipotesi diverse: a) Tutto il Bormiese o b) Bormio-Valfurva e Valdidentro-Valdisotto

L'ANCI diceva

"Sgomberiamo il campo da un equivoco: È PRIVA DI SENSO L’IDEA DI SOPPRIMERE I PICCOLI COMUNI perché la storia d’Italia è fatta dai Comuni, piccoli e grandi. Il problema è, invece, come mettiamo i Comuni nelle condizioni di assolvere al meglio le proprie funzioni. Per questo serve una legge, incentivante, efficiente che costruisca politiche di aggregazioni di servizi volontarie per i Comuni”. E poi: “Nell’erogazione dei servizi – ha ancora detto Il Presidente nazionale dell'ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Fassino – la demografia è importante perché un conto è fare il welfare state per un milione di persone, altro è farlo per trecento. E’ certo però – ha tenuto a precisare - che così com’è articolata oggi la legge su unioni, convenzioni e fusioni non incentiva i Comuni ad unirsi per erogare i servizi ma li obbliga in maniera sbagliata. La dimensione di scala conta ma serve una nuova legge sulle aggregazioni, SU BASE VOLONTARIA, che invogli i Comuni”.
Queste le dichiarazioni ufficiali rese dal Presidente dell'Anci Fassino il 5 novembre 2014 alla XIV Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni che ha preceduto la XXXI assemblea nazionale Anci l'indomani.

Importa sapere quale sia oggi la posizione dell'ANCI.. L'ANCI ora sulla Proposta di  Legge che vuol far sparire tutti i Comuni sotto i 5000 abitanti vediamo che dice, qual'é la sua reazione. Eccola:

 

                                                                                   un bel tacer non fu mai scritto

 

Questo spazio bianco è la risposta.
Assoluto silenzio da parte sia del n. 1 dell'ANCI  Fassino, nonostante quanto solennemente dichiarato e dianzi riportato, che del n. 1 dei piccoli Comuni italiani Massimo Castelli, entrambi, per dovere di cronaca e per i sospetti conseguenti, del PD come tutti i 20 firmatari della PdL di sopprimere i Comuni sotto i 5000 abitanti. PD nazionale il primo, PD piacentino il secondo.

Ma questa proposta non passerà... No,no,no.

Ma, si dice, una proposta che non passerà... E' talmente squinternata che si può sì pensare che non passi.
Una ripassatina, però, alla memoria: dicevano che non sarebbe mai passata la proposta di sopprimere le Province... E invece ce l'anno fatta nonostante abbian visto tutti, o quasi, che un peggiore guazzabuglio istituzionale sarebbe stato difficile anche solo ad immaginarlo. E dunque tocchiamo ferro.

Comunque si dovrà intervenire. Ma non “a catafascio” come si suol dire e come ci hanno fatto vedere

Niente gattopardismi. Sulla materia c'è da intervenire ma lo Stato deve fornire un quadro sostenibile senza proposte alla cavolo di cane quale quella di cui si sta discutendo.
Il punto cruciale è quello delle funzioni. La prima, fondamentale, è quella che riguarda lo Stato Civile. Per esemplificare: la Valmalenco è il modello ideale per la razionalizzazione del sistema. Bene, il primo passo dovrebbe proprio essere quello di una norma che accentri lo Stato Civile in Chiesa (c maiuscolo!). Faciliterebbe il seguito. E avrebbe imitatori. Seriamente.
------------------------------------------------------------------------

DA LEGGERE:

Il PD vuol chiudere 5000 Comuni?!? Rispondiamo (18.2)
 
L'ultima follia PD: chiudere oltre 5000 Comuni / Pubblichiamo la Proposta di Legge firmata da 20 parlamentari del PD (in altro articolo i nostri commenti)

 

 

 

Alberto Frizziero
Speciali