Centenario della Prima Guerra Mondiale, tristezza e monito

In Consiglio Regionale l'avvio delle celebrazioni. Una proposta

Milano, 21 ottobre 2014 – Si è svolta poco fa nell’Aula del Consiglio Regionale la cerimonia di commemorazione della Prima Guerra Mondiale. “Il primo conflitto mondiale  – ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo - costò al nostro Paese 600mila vittime, di cui oltre 80mila lombardi morti, dispersi o scomparsi e tantissimi valtellinesi e valchiavennaschi i cui nomi si trovano in lunghi elenchi sul Monumento ai Caduti che ogni paese ha voluto erigere. Oggi, dunque, vogliamo fare memoria del dolore delle vittime e aprire una riflessione comune sul significato dell’evento, ricordando che la sorte della comunità cui si appartiene è responsabilità di ognuno. Il monito e l’impegno dell’istituzione è quindi ribadire mai più la guerra, come stabilito dall’articolo 11 della Costituzione”.

“L’inutile strage, il ‘suicidio dell’Europa civile’, come la definì Papa Benedetto XV, determinò cambiamenti politici e sociali profondi e indelebili, che hanno segnato l’intero ‘900. In questo senso – ha rimarcato il Presidente Cattaneo - la Grande Guerra è stata per gli italiani la prima, profonda esperienza che ha portato alla conquista dell’autocoscienza di essere una Nazione. Le lacerazioni sociali e le drammatiche conseguenze che ne derivarono, non debbono impedirci di trovare negli eventi di 100 anni fa le tracce di una identità che da lì iniziò a costruirsi e di cui troviamo memoria in ogni  paese, pur piccolo e sperduto, dove un monumento è dedicato ai caduti della guerra, una linea immaginaria di sofferenza che lega le nostre comunità”

La cerimonia ha visto anche l’intervento di Gianluca Marchesi, dell’Associazione Nazionale Alpini, che voluto sottolineare il tema dell’orrore della guerra e dei lutti che ne conseguono al centro della riflessione. “Commemorare significa fare memoria comune, consapevoli che la nostra contemporaneità, che da 70 anni non  conosce guerra, rischia di dimenticare questi fatti che invece furono invece sopportati e vissuti da giovani, padri e madri”.

Infine, l’assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini, ringraziando l’importante opera svolta dagli Alpini, ha ricordato che Regione Lombardia ha stanziato 350mila euro per le iniziative “ed entro dicembre 2014 verranno individuati i beneficiari”. Con la cerimonia di oggi si è aperto ufficialmente  il programma di iniziative in memoria della Prima Guerra Mondiale, promosso dalla legge regionale 12/2014 e che terminerà nel 2018.

La proposta
Le nuove generazioni nulla sanno, per fortuna, di cosa è la guerra. Altre quantomeno ne avevano sentito parlare. La storia non è solo quella 'grande', spesso poi disumanizzata da una cronaca di date, personaggi, sistemi. E' anche quella che è incisa, come si diceva, sui monumenti ai caduti, su tombe, quelle rimaste dopo tanto tempo, nei nostri cimiteri.
Un modo di ricordare. Lo stesso giorno, la stessa ora il Presidente della Provincia in fascia blu e tutti i Sindaci in fascia tricolore ai monumenti, alle targhe o anche nell sala consiliare rendano contemporaneamente omaggio. Semplice, alla valtellinese. Cinque minuti di silenzio. Nei cinque capoluoghi una corona. E in tutte le scuole, anche se in orari diversi, lo stesso. Cinque minuti di silenzio, un assordante silenzio..
GdS

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