GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA

ON. BRAMBILLA: “BAMBINI ANCORA VITTIME DI GUERRA E SUI DIRITTI  MOLTO DA FARE ANCHE IN ITALIA”

Dai bambini coinvolti nei conflitti, come in Ucraina e in Terrasanta, fino alle emergenze di una società avanzata come la nostra. “Dovunque ogni giorno dobbiamo chiederci se vediamo rispettati i principi della convenzione di New York sui diritti dell’infanzia”, ricorda l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.

“In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell'adolescenza - afferma - il pensiero corre innanzitutto ai bambini e ai ragazzi vittime dei conflitti armati e all’incapacità della comunità internazionale di adempiere all’obbligo, previsto dall’art. 38 della Convenzione, di garantire loro comunque “cure e protezione”. In realtà - sottolinea l’on. Brambilla - il lunghissimo cammino che ha portato, nel 1989, all’approvazione della Convenzione stessa prosegue ogni giorno e dovunque. Perché ogni giorno e dovunque dobbiamo chiederci se in concreto sono rispettati i quattro principi della Convenzione: il diritto alla vita e alla sviluppo, il diritto alla parità di trattamento (quindi il divieto di discriminare  a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità), il diritto alla salvaguardia del benessere dei più piccoli (che dev’essere sempre prioritario quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia), il diritto all’ascolto e alla partecipazione (perché i bambini sono persone e come tali devono essere considerati).

La riflessione riguarda anche il nostro Paese, per tanti aspetti sicuramente avanzato e civile, ma ancora lontano dalla piena realizzazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Basti pensare all’aggravarsi della povertà minorile, al crollo della natalità e ad una troppo lunga politica di indifferenza verso la famiglia, all’inquinamento e all’emergenza climatica che impattano sui presente e sul futuro dei più giovani. Anche qui, nonostante i passi avanti compiuti, resta molto da fare. La Commissione che presiedo  è lo strumento che il Parlamento si è dato per raccogliere istanze e bisogni, per identificare e affrontare i problemi dei più giovani. Con le cinque indagini che abbiamo già deliberato, a cominciare da quella sul degrado materiale e culturale nella condizione dei minori, intendiamo dare il nostro contributo”.

[Da destra a sinistra: l'on. Brambilla con il Ministro per la Famiglia Eugenia Roccella al convegno su "Giovani e rete" in occasione della giornata italiana dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza]

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