09 09 20 INFLUENZA A/H1N1, IL PIANO DELLA REGIONE. L'INVITO DI FORMIGONI: MALATTIA LIEVE, NON ANDARE AL PRONTO SOCCORSO BRESCIANI: 1.400.000 VACCINAZIONI PER CATEGORIE A RISCHIO
(Ln - Milano, 14 set) Sorveglianza attenta e continua, predisposizione di tutte le misure per contrastare la malattia
ma niente allarmismi. E' questo il senso del Piano che Regione Lombardia ha predisposto per fronteggiare il virus influenzale A/H1N1, che oggi stesso verrà trasmesso ad ASL, ospedali e case di cura.
"Si tratta - ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, illustrando i contenuti della circolare
insieme all'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - di una influenza analoga, anzi meno grave, della normalissima influenza stagionale e come tale va trattata. Quindi si utilizzerà il vaccino quando sarà disponibile e, se ci si ammala, bisognerà come di consueto avvisare e consultare il proprio medico di famiglia o il proprio pediatra, che sono in grado di dare tutte le indicazioni necessarie e curarsi a casa con i farmaci che di solito si utilizzano".
"Il quadro clinico della malattia - ha proseguito il Presidente - è modesto e dall'esito rapido e benigno per cui non c'è alcuna necessità di rivolgersi al pronto soccorso se non quando dovessero insorgere delle complicazioni gravi".
"Questa malattia - ha chiarito Bresciani - ha un indice di mortalità di 0,4 ogni mille casi, mentre l'influenza stagionale
di 1 ogni mille casi. La cosiddetta 'nuova influenza' quindi non fa paura ma si diffonde con rapidità".
RACCOMANDAZIONI - Le raccomandazioni per evitare la malattia sono quelle di sempre: coprire naso e bocca in caso di starnuti o tosse, con fazzoletto o comunque mantenersi a distanza da altre persone; lavare con attenzione le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica e farlo con regolarità (soprattutto se ci si è toccati il naso o la bocca o se si sono toccate superfici sporche); evitare contatti ravvicinati soprattutto con persone che potrebbero essere malate; arieggiare bene l'ambiente in cui si vive aprendo le finestre o garantendo il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento, curare la pulizia e sanificazione degli ambienti; praticare comportamenti igienici quali dormire un tempo adeguato, alimentarsi in modo corretto e svolgere attività fisica. Se ci sono sintomi che ricordano l'influenza (disturbi delle prime vie aeree, tosse o dolori muscolari con o senza febbre) rimanere a casa e informare il proprio medico di medicina generale o pediatra di famiglia; non uscire o frequentare collettività se c'è febbre, ma per prudenza anche dopo che i sintomi sono passati, per almeno 24 ore. Quando è presente un malato in famiglia occorre evitare i contatti ravvicinati, utilizzare fazzoletti di carta ed eliminarli rapidamente, arieggiare i locali di frequente; non è necessario l'utilizzo di mascherine o di stanze/bagni singoli.
VACCINAZIONI - Non appena il Ministero della Salute renderà disponibile il vaccino (tra il 15 ottobre e il 15 novembre) , si provvederà alla somministrazione di due dosi a distanza di un mese una dall'altra. Inoltre sulla base delle indicazioni ministeriali emanate lo scorso 11 settembre, sono state definite le persone cui sarà offerto il vaccino in via prioritaria. Si tratta di circa 1,4 milioni di persone che comprendono:
- personale operante in strutture sanitarie e di assistenza: 245.000
- forze dell'ordine: 33.000
- addetti ai servizi di pubblica utilità: 128.000
- soggetti a rischio (persone affette da patologie come malattie respiratorie compresa l'asma, fibrosi cistica, malattie
cardiocircolatorie, diabete, malattie renali, malattie congenite, anemie, ecc): 700.000
- donatori di sangue: 300.000.
sic/a