ALITALIA. VISTO DA SONDRIO. L'INCREDIBILE "MEGLIO FALLITI CHE IN MANO A DEI BANDITI" DI FIUMICINO. LE TRE RAGIONI PER MANDARLI A CASA

Tristissima vicenda - Il pensiero degli italiani - Proposta reazionaria? No - Perché a casa questa gente. Tre ragioni - 1) Meglio falliti che in mano a dei banditi - 2) Difetto di affidabilità - 3) Bis dei rifiuti di Napoli - Esageriamo?

TRISTISSIMA VICENDA. Nella tristissima vicenda di Alitalia - che dimostra come sia arduo, una volta concessi i privilegi, tornare indietro! - alla già difficile situazione di fondo si è aggiunto un episodio da fine del mondo. Premettiamo che

i posti di lavoro vanno salvaguardati al massimo ma non necessariamente tutti. C'è gente che "si è meritata" di essere mandata a casa, così oltre a tutto sarà coerente con se stessa visto che esulta per il fallimento, situazione nella quale in qualsiasi azienda a finire sul lastrico sono i dipendenti. Vediamo dunque perché c'è gente che il lastrico lo si è "meritato" spiegandone le tre ragioni.

Ci riferiamo allo spettacolo indegno della esultante gazzarra di un gruppo di dipendenti Alitalia all'annuncio che la CAI aveva rinunciato. A scanso di equivoci anticipiamo subito che i tentativi, imbarazzati e dovuti, di alcuni - pochi - sindacalisti di spiegare con la tensione e la esasperazione di questi giorni questa vergognosa pagina, non hanno fondamento alcuno. In queste situazioni è vero che c'è sempre qualcuno che perde la trebisonda o che si esalta come quel paio di ragazzuole festanti che abbiamo visto in TV e sui principali giornali, sessantottine in ritardo convinte forse di essere tornate in quelle scampagnate studentesche da alcuni prese sul serio e dai più prese come giorno vacanziero sia pure con un po' di slogan per questo o quel problema e contro il Governo di turno, non importa di qual colore politico, meglio se di centro-destra naturalmente. Ma per qualcuno che dà i numeri in genere ci sono altri più responsabili, specie chi ha incarichi sindacali, che intervengono per ricondurre a razionalità le cose, evitando oltre a tutto reazioni controproducenti.

IL PENSIERO DEGLI ITALIANI. Quella tristissima carnevalata ha contribuito a rinsaldare negli italiani le proprie convinzioni confermate da una serie di sondaggi, i più diversi. Prima di queste la scelta del fallimento, che nel sondaggio de "Il Sole 24 Ore" ha toccato addirittura il 71%. Poi le responsabilità con una sorta di plebiscito nell'indicare rei i sindacati . esclusi CISL, UIL e UGL che hanno firmato l'intesa, e i piloti. C'è solo La Repubblica che in un sondaggio tra i propri lettori, e quindi per evidente ragion politica, riesce ad attribuire la maggiore responsabilità al Governo ma con un 53% che la dice lunga. Se cioè il 47% di lettori senza alcun dubbio potenzialmente di centro-sinistra non mette sotto accusa il Governo vuol dire che il precedente dato di fondo è sostanzialmente inattendibile come confermano peraltro le altre percentuali. Se il 19% dei precedenti amministratori della compagnia può avere un fondamento non ha nessun senso il 2% del Governo precedente che due anni di tempo li ha avuti e che ha messo nel cassetto l'unico piano valido, quello Mengozzi. Da presa in giro infine il dato che indica la responsabilità dei lavoratori (piloti, personale di volo, personale di terra) quando il giudizio in particolare delle responsabilità dei piloti è quasi plebiscitario. Le reazioni della stampa italiana e internazionale, oggetto di altro articolo, sono peraltro illuminanti.

PROPOSTA REAZIONARIA? NO. Parlare in questo momento di lasciare a casa della gente può attivare un intensivo mitragliamento di accuse etichettando, al minimo, come reazionaria, se poi non cinica e altro ancora, la proposta. Non è affatto così. Noi siamo sempre stati dell'avviso che le responsabilità vanno perseguite. A Genova alcuni ferrovieri sono stati licenziati perché uno aveva certificato la presenza per gli altri che invece erano a spasso (giusto, e lo si dovrebbe fare anche in Parlamento per chi vota anche per il collaga a spasso!), subito sollevando critiche perché la misura sarebbe stata sproporzionata. C'è stato chi, nel Sindacato, ha espresso altra opinione. E' così che si deve fare. Se si punisce qualcuno non è per cattiveria o peggio nei suoi confronti ma è per tutelare invece chi il suo dovere lo fa.

Gli esultanti di Fiumicino hanno reso un pessimo servizio non solo al Paese ma agli altri 17 o 18.000 dipendenti di Alitalia, molti dei quali filmati mentre piangevano senza ritegno con la nostra, seppur inefficace, profonda solidarietà.

Lacrime da una parte, sguaiate manifestazioni dall'altra fra l'altro non rendendosi conto questi di essere nella situazione del marito che per far dispetto alla moglie… No, non si può dire, diciamo allora di quel contadino che per far dispetto ai passeri brucia il raccolto

PERCHE A CASA QUESTA GENTE. TRE RAGIONI

Tre le ragioni dunque di lasciare a casa questa gente::

1) Meglio falliti che in mano a dei banditi

2) Difetto di affidabilità

3) Bis dei rifiuti di Napoli

1) "Meglio falliti che in mano a dei banditi"

Abbiamo visto i cartelli, il più significativo affidati al sex appeal delle due festanti pasionariette, con questo slogan: "meglio falliti che in mano a dei banditi". Da quasi tutte le parti ci sono al momento in cui scriviamo - ultima data per il giornale, 20 settembre - appelli d'un lato alle sigle sindacali che non hanno firmato e dall'altro proprio alla CAI perché ci ripensi.

Cosa fareste nei panni di Colaninno e soci? Posto che abbiano la voglia di tornare sulla propria decisione? Ci si pensi. Noi per prima cosa presenteremmo querela per l'epiteto di "banditi". In secondo luogo chiariremmo che non è possibile prendere alle dipendenze chi ritiene i datori di lavoro "banditi".

"I BANDITI". Vediamo chi sono questi sedici soci della Compagnia Aerea Italiana: Roberto Colaninno (attraverso IMMSI) - Gruppo Benetton attraverso Atlantia - Gruppo Aponte - Gruppo Riva - Gruppo Fratini attraverso FINGEN -Gruppo Ligresti attraverso FONSAI - Equinox - Clessidra - Gruppo Toto - Gruppo Fossati attraverso FINDIM - Marcegaglia - Caltagirone Bellavista attraverso Acqua marcia - Gruppo Gavio attraverso ARGO - Davide Maccagnani attraverso MACCA - Tronchetti Provera - Intesa Sanpaolo. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Roberto Colaninno con Rocco Sabelli amministratore delegato.

COSA RISCHIANO. Questi "banditi" è gente che rischia di tasca propria mediamente circa 120 MILIARDI di vecchie lire a testa, sapendo che come minimo avrà da contare due anni di perdite, tempo che gli analisti ritengono in ampliamento per via della crisi finanziaria mondiale e della crisi economica che ridurrà i flussi turistici. A questo aggiungiamo che non sarà più d'oro la rotta Milano-Roma. Vediamo il perché.

LA CONCORRENZA DEL TRENO. Da Linate alle 6.30 con un Airbus A319 di Alitalia, volo AZ2009, arrivo a Fiumicino alle 7.40. Da Milano Centrale a Roma con un Tbiz delle 6.35 arrivo alle 10.40. Ma dal 14 dicembre avremo un treno ad alta velocità Roma-Milano ogni 15 minuti" e, mantenendo l'orario di partenza grazie all'AV completata nel tratto Milano-Bologna, l'arrivo sarà alle 10 in punto.

Differenze: in Centrale posso arrivare alle 6.30 e nel 95% dei casi alle 10 sono in centro di Roma. A Linate devo esserci alle 5.30 e in centro di Roma, andando bene dati ora, traffico, code, al 70-80% ci sono alle 8.40, più tardi negli altri casi.. Tre ore e mezzo col treno su cui, colazione a parte, posso lavorare tranquillamente, usare il computer, telefonare. Tre ore e 10 con l'aereo. Ha ragione Tremonti a dire che da dicembre la concorrenza sulla Milano-Roma - rotta d'oro per Alitalia ora e per chi arriverà al suo posto domani - non sarà più come oggi tra compagnie aeree ma sarà tra aereo e treno.

A CASA!

(E ci pensi su chi dovesse avere in mente di assumerle, anche come casellanti (un cartello infatti riportava "Meglio casellante che in CAI navigante").

2) Difetto di affidabilità

Se si esulta per una prospettiva di fallimento della Compagnia per la quale si è lavorato per anni e anni, fregandosene delle conseguenze e avendo magari l'idea, in parte cospicua instillata da pseudo-sindacalisti vuol dire che tanto ci dovrà pensare a noi lo Stato, vuol dire che l'affidabilità di queste persone è zero. Non è possibile affrontare le difficili sfide del futuro con persone di questo genere. Allucinante il trattamento dei piloti e ci riferiamo non solo alla parte economica ma al loro strapotere corporativo - un giornale straniero li definisce "casta nella casta"- ma ce n'è per tutti, anche per chi guadagna meno, seppur sempre di più che altri/e che fanno lo stesso lavoro. Per esempio le hostess delle Ferrovie dello Stato le quali per giunta quando arrivano la sera in città diverse dalla loro sede di residenza non vanno, a spese del datore di lavoro, certo a dormire negli alberghi a tante stelle e a mangiare nei ristoranti chic… Inaffidabilità alle stelle.

A CASA!

3) Bis dei rifiuti di Napoli

Grande rilievo sulla stampa internazionale. Se ovviamente sono i dati economico-finanziari di Alitalia che attirano l'attenzione degli addetti ai lavori non par vero ai principali giornali del mondo di soffermarsi su una cosa che ha dell'incredibile ovunque, e sotto qualsiasi colore politico, ovvero questa esultanza e questa scelta di campo a favore del fallimento piuttosto che andare a dipendere dalla CAI (in realtà l'opposizione è a un sistema profondamente diverso da quello cui sono stati abituati, tanto pagava Pantalone…).

Hanno dato una botta terribile all'immagine del nostro Paese i rifiuti di Napoli mentre, ovviamente, non ha fatto notizia la soluzione-lampo di un problema che si trascinava da anni e anni. Ci mancava questa follia collettiva di un gruppo di dipendenti in gazzarra. Un'immagine che da sola vale cento immagini positive, che va oltre la stessa realtà economico-finanziaria. Grazie mille!

E quindi A CASA!

ESAGERIAMO?

Esageriamo forse?

No, perché il significato va ben oltre. In una situazione finanziaria mondiale da quasi 1929, in una situazione economica mondiale pesante con Cina & C destinata nel tempo a dare bastonate all'Europa dei burosauri di Bruxelles, in una situazione energetica pesante per l'Italia per l'immaginifica e portentosa scelta dell'abbandono del nucleare, in un'Italia a macchia di leopardo con ancora troppi privilegi in giro, occorre mettere alcuni punti fermi.

Nell'auspicata ipotesi che si ritrovi il bandolo della matassa il lasciare a casa quelli che hanno dato i numeri sarebbe di conforto per gli anni a venire degli altri e anche per il loro attaccamento al lavoro e a un'ala italiana nel mondo. Quel modo serio di operare cui si è abituati in Valtellina.

a.f.

a.f.
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