NICOLO' RUSCA ARCIPRETE DI SONDRIO, MARTIRE. LO RICORDA IL SUO SUCCESSORE DEL TEMPO NOSTRO
Il miglior commento sulla Beatificazione di Nicolò Rusca ci pare quello del suo successore alla guida della comunità di Sondrio, Mons. Zubiani:
"La promulgazione del decreto della Congregazione delle Cause ei Santi del 19.12.2011 che riconosce la morte di Nicolò Rusca come martirio, "ucciso in odio alla fede", dà la possibilità di proclamarlo "beato" e quindi proporlo come esempio e modello per tutti i fedeli. E' motivo di grande gioia per a comunità di Sondrio vedere riconosciuta la santità di vita di un suo Arciprete. Ci sono dei valori della sua esistenza che, a quattro secoli di distanza, meritano di essere ricordati in queste righe e proposti alla riflessione di tutti. Innanzitutto la sua vita di sacerdote in cura d'anime, attento alle esigenze della propria comunità, servita con la proclamazione della vera fede, con una catechesi "organizzata in modo perfetto", con la celebrazione accurata della liturgia, con il decoro della chiesa e dei suoi arredi, con la cura pastorale di tutti, in modo particolare di ammalati e anziani nel momento della loro morte. È da sottolineare la tua tenacia nel difendere la fede cattolica
dai protestanti che volevano trarre le nostre popolazioni dalla loro parte. Le dispute tenute a Sondrio, Tirano e Piuro ne danno testimonianza. Questo non gli ha impedito - prima della "tempesta" finale - di trattenere rapporti di stima e di dialogo con i propositori della nuova dottrina.
Vale la pena di ricordare, soprattutto su questo giornale, il suo amore per lo studio, per la cultura; il suo impegno di "fornire dei libri necessari la sua biblioteca, ch'egli di giorno in giorno arricchiva, senza badare a spesa … Leggeva assiduamente i Padri e la Sacra Scrittura, leggeva anche la storia ecclesiastica … e i volumi delle controversie … da trascorrere talvolta intere notti insonni, dimenticodelle esigenze della natura. Aveva appreso l'ebraico senza maestri … aveva inoltre una ottima conoscenza del greco. Ma soprattutto conosceva tanto bene il latino e il volgare da meritarsi giustamente la fama di oratore insigne" (G. B. Baiacca).
La beatificazione di Nicolò Rusca credo inviti tutti a una santità di vita personale, ad una testimonianza coraggiosa della propria fede in un contesto di indifferenza religiosa e di ricerca del dialogo ecumenico e interreligioso, e, soprattutto per chi opera nel mondo della scuola, ad un amore per il sapere e la ricerca della verità".
Don Marco Zubiani (x)
(x) Arciprete di Sondrio - Da "GIORNALE DELL'ISTITUTO PIO XII", gennaio 2012