1 20 REQUIEM PER IL FOSSATI: FINE DI UNA STORIA. INIZIO DI UNA NUOVA STORIA?

Da vedere nostro articolo su numero precedente

Con la chiusura definitiva dello stabilimento ex F. Fossati di Sondrio, non solo si chiude un pezzo di storia dell'industria valtellinese, ma si riapre con rinnovata urgenza la necessità che il sistema istituzionale, imprenditoriale e sociale si attivi per ripianare il deficit di iniziative produttive (accumulate negli anni scorsi) capaci di dare respiro lungo all'economia della provincia.

In questi ultimi tempi hanno chiuso i battenti diverse aziende, in prevalenza per obsolescenza delle strutture e degli impianti: Di morte naturale per senescenza, direbbe un mio amico medico. Ciò significa che sono mancate iniziative, programmi e investimenti per nuovi prodotti e nuovi processi produttivi. E' mancata la valorizzazione del Know-how acquisito dalle maestranze coinvolte nelle crisi e la ricerca di nuovi settori della produzione. E' mancata la volontà di spendersi nella ricerca di strade nuove che portassero, non alla speculazione e all'interesse particolare, spesso personale, ma alla conquista del bene comune.

E' necessario quindi, scuotersi dal torpore in cui sembra essersi cacciato il sistema produttivo provinciale. La crisi in atto non deve ammosciare gli animi e lenire il coraggio di intraprendere, viceversa deve infondere speranza, rinnovata verve e gusto per il rischio di intrapresa.

Nessuno è in grado di uscire dalla crisi da solo e in questi frangenti è indispensabile affrontarla unendo le volontà e le forze istituzionali, imprenditoriali, sociali e finanziarie. Ci sono tanti campi da rivisitare, da esplorare e anche da inventare per ridare fiato all'economia e allo sviluppo della provincia.

Alcuni strumenti già esistono. Ad esempio: il distretto alimentare del morbegnese, il consorzio tutela vini di Valtellina, il consorzio tutela dei formaggi di Valtellina Casera e Bitto, il consorzio tutela mele di Valtellina. Questi strumenti vanno rafforzati, migliorati, ammodernati e ampliati, favorendo e incentivando l'accesso di nuovi soci e/o imprese.

A questo proposito una segnalazione particolare merita la recente costituzione della Società Cooperativa del Polo dell'Innovazione della Valtellina (Politec). La Cooperativa ha quale scopo prioritario quello di contribuire, insieme ad altri soggetti privati, cooperativi e istituzionali, alla realizzazione di una "infrastruttura per il trasferimento tecnologico" che dovrebbe favorire lo sviluppo sostenibile del sistema economico locale (come si evince dall'articolo 2 dello Statuto della Cooperativa) .

Un altro esempio potrebbe essere quello di riprendere il progetto ALBAVAL. (Alto Lago, Bassa

Valtellina), a suo tempo all'esame delle Amministrazioni Provinciali di Como e Sondrio (in attesa della partecipazione della provincia di Lecco), che prevedeva la costituzione di un distretto turistico per favorire lo sviluppo di quella zona, lacustre e insieme montana, finora sottovalutata.

Altri settori ancora meritano di essere studiati, verificati e valutati, come per esempio la valorizzazione a scopo turistico del grande patrimonio archeologico industriale disseminato sulle nostre montagne dagli impianti idroelettrici, che meritano di essere conosciuti ai più, soprattutto per il grande contributo di sacrifici umani che sono costati alla nostra gente, e non solo.

Infine vorrei dire anche che, volendo, ci si può avvalere degli studi, dei suggerimenti, dei contributi e delle linee direttive contenute nello Statuto Comunitario per la Valtellina, offerto alla Comunità Provinciale dal chiarissimo professore Alberto Quadrio Curzio e dai suoi stretti collaboratori.

Sul caso specifico, riguardo la chiusura dello stabilimento Fossati e la resa disponibilità dell'area, io concordo con la posizione assunta dal Sindaco Molteni e con il suggerimento dell'ex sindaco Frizziero (=): l'area non deve diventare oggetto di speculazione ma risorsa di promozione a favore del lavoro per il bene comune della comunità Sondriese.

Sondrio è già stata vittima di gravi speculazioni causate da disattenzioni grossolane come la vendita a privati della centralina del Combaro. Mi auguro che cose del genere non succedano più.

Valerio Dalle Grave (x)

(x) Già segretario provinciale CISL

(=) 10 1 13 (Aggiornamento del 13.1) REQUIEM PER IL FOSSATI. MA NIENTE REGALI ALLA SOCIETA' CHE CHIUDE. LA DESTINAZIONE URBANISTICA DEVE RESTARE INDUSTRIALE. POI SI VEDRA'. E' sul numero precedente, 1 del 10.1.2010

Valerio Dalle Grave (x)
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