Piccolo pensiero sul 20 febbraio

Il 20 febbraio di ogni anno a venire verrà onorata la memoria dei professionisti sanitari che hanno dato la loro vita in questo anno tremendo di pandemia, un impegno che dura ancora oggi, non solo per chi è malato ma anche con la somministrazione dei vaccini con la speranza che un giorno non troppo lontano tutto questo abbia una fine. L’anno scorso abbiamo iniziato mettendoci tutte le forze possibili, all’inizio non eravamo neppure equipaggiati ma, non ci siamo tirati indietro. Turni estenuanti, ferie saltate, la paura di ammalarci e di portare questo virus maledetto a chi ci aspettava a casa. C’è anche chi è stato dall’altra parte della barricata, che si è ritrovato in un letto di ospedale provando le stesse paure e disagio di chi prima aveva assistito, alcuni dicono che niente è più come prima. Siamo stati definiti eroi, a volte siamo stati anche minacciati. E’ giusto che ci sia una giornata dedicata alle professioni sanitarie, sociosanitarie, socioassistenzali e di volontariato, sarebbe anche giusto però che il rispetto per queste professioni continuasse anche durante tutto il resto dell’anno.
Tiziana Gatti

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