Bim dell’Adda, Bim dello Spoel e A2A: fine del contenzioso e oltre quattro milioni arrivano a casa oltre a mezzo all'anno

I quattro milioni per l'acqua che d'oltralpe viene qua facendo girare le turbine. I 500.000 annui per un'annosa vicenda sulla centrale di Stazzona

Campa caval che l'erba cresce dice la saggezza popolare. In questo caso è cresciuta bene per il BIM nel senso che col passare del tempo e con il non andare d'accordo l'erba (i soldi) cresceva. Fino al punto giusto, cioè adesso, cioè al momento in cui sono finiti i litigi trovando una soluzione sicuramente equa e sicuramente di interesse della Valle e dei Valtellinesi.
I consorzi Bim dell’Adda e dello Spoel hanno chiuso nei giorni scorsi due importanti transazioni con A2A che mettono la parola fine su altrettanti contenziosi e consentono ai due enti di incassare quasi 4,5 milioni di euro. Per il Bim dell’Adda si tratta dell’ennesimo accordo con le aziende idroelettriche presenti sul territorio concluso in maniera positiva. La transazione è giunta al termine di una serie di incontri, favoriti dalle buone relazioni esistenti tra i due consorzi e l’azienda, per l’interesse specifico del Bim nei confronti del territorio.

La prima transazione riguarda la diversione delle acque del torrente Spoel nella valle dell’Adda, con un canale di gronda, che viene utilizzata nelle centrali più a valle, attuata sulla base di una convenzione sottoscritta tra Italia e Svizzera nel lontano 1957. L’accordo firmato dai due Bim e da A2A prevede che quest’ultima versi ai primi la somma di quattro milioni di euro in tre rate: 1,4 milioni già versati nei giorni scorsi, 1,3 milioni tra un anno e altrettanti entro il 30 settembre 2015. La seconda transazione, che porterà nelle casse dei due Bim, annualmente, quasi cinquecentomila euro, riguarda la centrale di Stazzona.

“Abbiamo sottoscritto un importante accordo per il riconoscimento di sovracanoni che chiude antiche vertenze e ci consente di incassare nuove risorse che verranno ridistribuite ai nostri Comuni e alle Comunità Montane - spiega la presidente del Bim dell’Adda Carla Cioccarelli –. Da parte nostra c’è la soddisfazione, mia e dell’intero Comitato esecutivo, per la positiva conclusione a cui si è giunti grazie al proficuo lavoro svolto dalla nostra struttura, e alla collaborazione di A2A, rappresentata dal direttore generale Renato Ravanelli, un’azienda da sempre sensibile alle esigenze manifestate dal nostro territorio”.
Nostra nota
Non abbiamo difficoltà a riconoscere questa intervenuta sensibilità ma non si può non ricordare che per decenni non è stato così, almeno fino ai tempi della Comunità Montana unica di Valtellina quando per la prima volta non è toccato ai valtellinesi di andare in in Corso di Porta Vittoria  a Milano e col cappello in mano ma Presidente e Direttore dell'AEM sono stati “costretti” a venire al tavolo delle trattative in Via Cesare Battisti con dall'altra parte del tavolo gli amministratori valtellinesi. Era stato il punto di svolta, quello che ha portato, e in tempo breve, a una soluzione positiva sui deflussi ma anche, con il Sindaco Tognoli, a un cambio di mentalità, e di rapporti, con il Comune di Milano. E poi non dimentichiamo l'apporto del convalligiano ing. Giuliano Zuccoli, prematuramente scomparso.
Tanto di cappello naturalmente al BIM per il risultato per, come si suol dire e dopo l'erba dell'esordio di questo scritto, il fieno portato in cascina.
(NdD)

NL e nostra nota
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