É legge. Con 'due mamme' gay figlio/figliastro a rischio gay

Ci siamo. Oggi si vota a scrutinio segreto per le Unioni Civili che tali sarebbero se non ci fosse di mezzo l'adozione del figliastro il che le rende, oggettivamente, incivili.

Dunque ci siamo. "A las cinco de la tarde / Eran las cinco en punto de la tarde", Alle cinque della sera. Eran le cinque in punto della sera... Con Garcia Lorca ma con molto, moltissimo, meno in fatto di drammaticità, non in ragione del contenuto ma di un dato eloquente.
LA LEGGE È COME SE CI FOSSE GIÀ.
Il PD avea fatto i suoi conteggi tabellando fautori dichiarati e occulti, oppositori dichiarati e occulti. I fautori occulti hanno però avuto la preminenza rispetto agli oppositori occulti per i primi essendoci quegli argomenti 'perasuasivi' che gli altri non hanno...
La legge infatti passa e lo abbiamo già scritto in precedenza. Aggiungiamo ora con 170/180 voti.
Ricordiamo che il 17 ottobre scorso il co-Presidente del Consiglio Maria Elena Boschi dichiarava: "Se Ncd non vota faremo accordi con altri. Per noi tema irrinunciabile".Renzi aveva solennemente dichiarato che il Governo stava fuori ma si è 'dimenticato' di dirlo alla Boschi che anche ieri partecipava alle riunioni ristrette volte a cercare di far passare in secondo piano la coscienza ai senatori del PD di area cattolica
PD rigido
La rigidità del PD, disposto al massimo a quale mini-adempimento consolatorio, viene da tre elementi.
-   Il primo è quello dei numeri che nel segreto dell'urna comunque ci sono e il segreto è più a favore dei fautori che non degli oppositori.
-   Il secondo dei rapporti interni. Fra i Dem e l'ala sinistra  Renzi ha dovuto scegliere questa dopo avergliene fatte in questi mesi di tutti i colori, tanto più che i Dem ormai contano quasi zero ed anche elettoralmente non sono in grado di portare molta acqua al mulino.
-   Il terzo è la certezza che quello che sarebbe stato il maggiore ostacolo, l'uscita dalla maggioranza indicata dal segretario Cesa, vale il due di picche quando la briscola è fiori. In questa logica si veda l'abile mossa di Renzi per il rimpasto di Governo. Da mesi doveva nominare il Ministro sostituto di Lupi, dimessosi il 20 marzo dello scorso anno. Da mesi tergiversava perfino con la scusa che ci voleva una donna. Alla vigilia della discussione in Senato ha nominato Ministro un uomo e poi viceministri e sottosegretari. A scanso di equivoci, non si sa  mai, chi viene gratificato non è contento di andarsene dopo pochi giorni tanto più visti i comportamenti di Alfano, eloquenti. Ondivago al massimo i mesi scorsi in questa ultima fase ha infilato tre perle. Prima un appello al PD: “Se stralciate la stepchild adopsion votiamo la legge”, con una immediata sberla in faccia come risposta. Poi un appello al M5S: “Se votate contro la stepchild adopsion affossiamo la legge”. Altra sberla in faccia come risposta.  Entrambe scontatissime ma utili a far vedere che qualcosa lui sta facendo. Infine la minaccia se la legge passa.  Che fosse l'uscita dal Governo o l'uscita dalla maggioranza? Neanche per sogno. “Se passa la legge propongo il referendum”. A parte il fatto che semmai il referendum lo fanno altri, quelli che hanno i numeri, quest'ultima uscita è rivelatrice. Se la reazione è la proposta di referendum significa che Renzi non corre rischi, e le poltrone sono salve.
Dittatura morbida
Ne abbiamo già ripetutamente parlato. Va aggiunta la situazione di parademocrazia. Abbiamo il terzo Governo non eletto dai cittadini. Un Parlamento con due perdite di rappresentanza reale pur restando quella formale che effettua le scelte.
La prima per l'enorme sproporzione alla Camera fra i due gruppi che nella consultazione elettorale erano separati solo da una manciata di voti.
La seconda per la mobilità di coscienza di tanti senatori eletti con una casacca, e non certo per esclusivo merito loro, e per motivi non sempre nobilissimi, presenti ora a Palazzo Madama con ben altro abito.
Spregio al popolo italiano
Si è consumato un vero e proprio spregio al popolo italiano. La stragrande maggioranza, su un problema che tocca le coscienze di credenti e di laici, è contraria all'adozione parte delle coppie omosessuali, laicamente. Il partito-guida della Repubblica se n'è fregato e se ne frega.
Sic!
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Andiamo alla sostanza
Riprendiamo il tema trattato nell'articolo “Unioni civili. Egoismo genitoriale e formazione dei figli (1 febbraio 2016), leggibili all'indirizzo ( http://www.gazzettadisondrio.it/speciali/01022016/unioni-civili-egoismo-... ).
Tutela della prole
IL PRINCIPIO DI ASSOLUTA PRIORITÀ IN QUESTO BAILAMME DELLE UNIONI È LA TUTELA DEL/DELLA BAMBINO/A, UN IMPERATIVO CATEGORICO PER TUTTI O QUASI SEBBENE CON DIVERSITÀ DI CONIUGAZIONE Se ne discute parecchio in relazione alla scelta di dare al figlio oltre i due genitori biologici un surrogato aggiunto (anzi potrebbe capitare di dargliene due se ci fosse una certa volubilità nella neo-coppia). Fermiamoci al principio ed esaminiamo la situazione vista dall'angolo visuale che conta, quello del bambino (/a).
ll terzo incomodo
La donna A ha partorito un figlio (/a) con la collaborazione di un uomo che per un certo tempo, dal breve al lungo, è stato l'altra metà della coppia di cui ella ha ben respirato l'aria. Ha avuto la prole ma poi le cose sono cambiate e lei ha scoperto una dolcezza in un solo rapporto femminile, ben diverso da quello, sperimentato, con uno di altro sesso.
FOSSE SOLO PER LORO DUE AFFARI LORO. C'È UN TERZO INCOMODO, IL FIGLIO.
Un passo indietro. Lei viene da una esperienza di tipo naturale. Passare, come si suol dire in linguaggio corrente, all'altra sponda non è come cambiare pettinatura o abito. Significa affrontare difficoltà, avere a che fare con problemi psicologici risolvendoli poi definitivamente nell'abbraccio finale di questo processo. Questo già in una fase che vede coinvolte solo le due persone di cui sopra.
E se c'è un figlio?
A meno di avere a che fare con l'incoscienza eretta a sistema il problema deve pur porselo. Vediamo quindi il caso in cui posto il problema lo abbia risolto decidendo la convivenza a tre. In questo caso rivendicando di potere ufficializzare all'anagrafe l'arrivo, dopo i due genitori biologici, di un terzo genitore che ha come credenziali quella di essere la partner della mamma (se poi si litiga con il terzo che “divorzia” ecco la possibilità che arrivi perfino un quarto genitore)
La crescita
Vivono dunque in tre (e non pensiamo all'ipotesi di due uomini che adottano una bambina!). La formazione del fanciullo, nell'età più delicata, avviene in un ambiente che per suo naturale sviluppo, è ostile o comunque non è lo stesso di quello che si forma in una coppia naturale. C'è inevitabilmente un modo di  vivere, di crescere, di discutere insieme, di vedere gli altri, di scoprire una diversità rispetto ai coetanei. Lo si accetti o meno questione di sensibilità diverse
Possono nascere anche problemi relazionali nei rapporti fra le rispettive famiglie a cominciare dalla scuola. Può esserci perfino, in qualche caso, uno stress psicologico in chi, cresciuta l'età, viene a prendere piena consapevolezza della situazione e non riesce ad accettarla pienamente.
Rischio gay
Senza ipocrisie, senza timori del confronto ma precisando bene il significato per evitare facili accuse o facili strumentalizzazioni. Per quanto sopra il figlio può svilupparsi con una formazione di fatto tendente inevitabilmente ad avvolgerlo in un quadro di omosessualità. E' un rischio. Non, intendiamoci, perchè l'essere gay' sia un delitto. No. Una volta raggiunta la maggiore età scelga la sua strada, omo o etero che sia ma sgombro da condizionamenti e secondo la via naturale. Via naturale che, contenti o meno che siano di sentirselo dire i fautori, è quella che ha assicurato da Adamo ed Eva o loro similari sino a noi e ai nostri figli la continuità.
Pesante dunque in effetti l'addebito: LA CRESCITA DEL FIGLIO SUBORDINATA ALL'EGOISMO DEI GRANDI.
Un conto i 504 di oggi, altro conto il futuro
PS Un conto è il de jure condendo e un conto il de jure condito. Così un conto è stabilire con la legge il percorso futuro e un conto  le situazioni esistenti (che non sono né 5mila né 50mila ma in tutto, a quanto si è letto, 504). Non si sprechino parole inutilmente dato che questo aspetto lo risolverebbero, come si fa finta di non saperlo, le 'Norme finali e transitorie'...

Alberto Frizziero
Speciali