DEL NERO SUCCEDE A FRATE SUBENTRATO A DEL NERO NELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI SONDRIO MA L'ULTIMA PAROLA IL 4 MAGGIO. EFFETTI TAR 11 4 18 48

La suspence sulla situazione in Provincia continua.

1) Il primo round aveva visto la sfiducia al Presidente del Consiglio Provinciale Patrizio Del Nero. Mozione presentata dall'opposizione ma passata per quattro voti della maggioranza venuti meno nel segreto dell'urna.

2) Il secondo round ha visto, dopo le rinnovate intese tra PdL e Lega, una nuova sorpresa. Una volta espressa in seduta consiliare la ricandidatura di Del Nero questi ringraziava ma non accettava.

3) Il terzo round. Nella stessa seduta si riuniva il gruppo consiliare del PdL per decidere cosa fare. La riunione si concludeva con la richiesta di rinvio della seduta che non veniva accettata con il gruppo PdL che quindi usciva.

4) Quarto round: non uscivano tutti. Restavano due consiglieri del PdL e uno, Bambini, proponeva per la Presidenza l'altro, Frate che, votato da tutti i rimasti, diventava Presidente del Consiglio Provinciale.

5) Quinto round: il PdL ritirava i suoi quattro assessori dalla Giunta.

6) Sesto round: il Presidente della provincia Sertori comunicava che senza una soluzione politica il 20 aprile avrebbe nominato due assessori (in aggiunta ai quattro della Lega rimasti in carica; due in quanto la Giunta deve essere composta da un numero di assessori compreso tra sei e otto)

7) Settimo round e, per ora, ultimo. In zona Cesarini, vale a dire appena prima della scadenza dei novanta giorni previsti dalla legge, Del Nero presentava ricorso al TAR avverso la delibera con la quale il Consiglio Provinciale lo aveva sfiduciato, chiedendo anche la sospensione, le cui ragioni le spieghiamo in calce (x).

Frate deve abbandonare l'ufficio al secondo piano di Palazzo Muzio dove ha diritto di rientrare Del Nero, almeno sino al 4 maggio.

Si tratta, questa volta, di pochi giorni con in mezzo le festività pasquali, il 25 aprile, il 1 maggio, quindi non c'è da pensare a problemi particolari. Vedremo intanto il giorno 20, data in cui il Presidente dovrebbe comunicare i due assessori che si aggiungono agli altri quattro.

Poi c'è da vedere come vanno le cose il 4 maggio. La sospensiva è stata accordata con alcune motivazioni reali ma non è detto che sia conforme il giudizio di merito. Se Del Nero avesse ragione torna in sella a tutti gli effetti. A questo punto bisogna vedere se cambia idea e, appunto, resta in sella o se conferma l'idea di andarsene a spasso.

Il PdL probabilmente vede positivamente questi sviluppi in quanto quello che non ha assolutamente condiviso è stato il comportamento dei suoi due consiglieri Frate e Bambini fino a dichiararne l'espulsione dal Partito. In questa logica sembrerebbe quindi possibile un miglioramento fra i due Partiti di maggioranza.

Stiamo a vedere

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(x) Il TAR è il Tribunale Amministrativo Regionale che in Lombardia ha due sedi, Milano e Brescia Si occupa dei ricorsi che gli vengono presentati contro atti amministrativi (delibere di Giunte, di Consigli, Ordinanze ecc.) da chi ritiene che con l'atto impugnato si determini una violazione dei suoi interessi legittimi. Il ricorso richiede un certo tempo per essere trattato per cui, se c'è l'urgenza di intervenire, il TAR, ove sia stata richiesta, accorda la cosiddetta sospensiva. L'atto amministrativo viene per così dire congelato. Resta valido ma perde efficacia. Per meglio far comprendere a chi non mastica diritto la cosa facciamo un esempio. Se il Comune X ha deciso di demolire un mio manufatto per ragioni che qui non interessa approfondire, ora che il ricorso viene esaminato il manufatto è bell'e che demolito. La sospemsnica blocca l'esecuzione dell'atto. Nella fattispecie del ricorso di cui sopra la decisione di merito verrà, secondo data già fissata, il 4 maggio. Fino ad allora la delibera del Consiglio Provinciale di sfiducia non può essere applicat a. Del Nero resta Presidente. Infine la possibilità di appello avverso la sentenza del TAR: questo può avvenire ricorrendo al Consiglio di Stato.

GdS.

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