IN TEMPO REALE: MARONI A SONDRIO 12.4.10.A..68
Mancano pochi minuti alla mezzanotte. Il popolo leghista valtellinese sta gradualmente lasciando il Policampus anche perchè Maroni è letteralmente assediato, da una parte da TV e giornalisti e, tutt'intorno, dai militanti che vogliono stare con il loro riferimento. Che sia il loro riferimento è dimostrato dall'accoglienza, dalle interruzioni "Maroni, Maroni, Maroni...!" (qualche volta anche da "Bossi, Bossi..."), dal clima. Sala ovviamente strapiena con parecchie persone fuori. Al tavolo con la sua voce baritonale presenta il segretario provinciale Zini. Ci Sono tutti. Con Maroni è venuto anche il capogruppo in Regione Galli. Poi i 'locali': l'europarlamentare Provera, l'on. Crosio, il cons. regionale Parolo, il Presidente della Provincia Sertori che dà il via agli interventi ricordando le realizzazioni, prima fra tutte la statale 38 e irelativi 560 milioni, frutto di un lavoro di squadra e gran parte merito della Lega. Il tema resta lo stesso negli interventi degli altri salvo Provera che introduce l'importanza della presenza operativa a Bruxelles, colta dalla Lega.
Esorcizzando la cabala i leghisti valtellinesi hanno scelto il venerdì 13 per la loro manifestazione dell'orgoglio leghista all'insegna della pulizia e del rilancio del movimento. Importante e significativo l'incontro in quanto si tratta della prima uscita di Maroni, di fatto candidato in pectore alla segreteria, dopo le decisioni del summit in Via Bellerio. Non solo l'espulsione della sen. Rosy Mauro e dell'on. Belsito ma la decisione di non riscuotere la prossima rata del finanziamento pubblico con l'invito agli altri partiti a fare altrettanto e soprattutto, dopo 10 anni, la decisione di fare tutti i congressi convergendo poi su quello nazionale stabilito per il 29 e 30 giugno. La pulizia proseguirà, ha detto Maroni, ma previe verifiche senza vedette o liste di proscrizione. Nella parte dedicata al Partito ha più volte rivolto l'invito a valorizzare i giovani, una cui robusta, e calorosa, rappresentanza si faceva notare anche per la 'divisa' e per i cartelli. Rilancio del movimento, da soli alle prossime amministrative con un sogno: quello di vedere Tosi ancora Sindaco a Verona ma al primo turno senza bisogno di ballottaggio. Sarebbe, ha detto, un segnale per conquistare il primato in tutto il Nord.
Critica serrata al Governo Monti su tutta la linea per ogni tema (tasse, tasse, tasse, e poi la riforma del lavoro, quella delle pensioni eccetera) salvo una sola cosa giusta: il no all'Olimpiade a Roma. Critica anche al PdL per avere rinunciato a quello che in realtà era nel programma elettorale. L'IMU ad esempio che sostituirà l'ICI eliminata per la prima casa dal Governo PdL-Lega. Critica per l'appropriazione dei depositi dei Comuni presso la tesoreria centrale, con la reazione dei sindaci d'ogni parte politica. Applauditissima la parte che ha ricordato la sua esperienza di Ministro dell'Interno con 29 dei 30 peggiori boss della delinquenza organizzata oggi dietro le sbarre dopo decenni di latitanza. Così pure per la sua esperienza da Ministro del welfare, con la famosa Legge Biagi.
Soddisfazione diffusa. Osservatori neutrali rilevano che, almeno qui in provincia, la Lega non ha nulla da temere ma anzi spira aria di una salutare 'ricarica'. Resta da vedere il passaggio tra militanti ed elettori ma questo è tema non urgente in quanto a maggio da noi ci sono solo 5 piccoli Comuni al voto. Tema dunque da rinviarsi alle elezioni del 2013 che non sono solo quelle politiche visto che al voto va anche il Comune di Sondrio.
Red