In Lombardia 100 visite: Virus? Non c'è
(LNews - Milano, 14 feb) "Cento casi analizzati in Lombardia,
fino ad oggi tutti negativi. Abbiamo attivato insieme alle ATS
le verifiche attive per gli studenti in rientrati dalla Cina, in
stretta collaborazione con gli istituti scolastici e le stesse
famiglie". Lo afferma l'assessore al Welfare della Regione
Lombardia, Giulio Gallera, a margine della visita odierna alla
comunita' cinese della Brianza. L'assessore Gallera, su invito
della stessa Comunita' cinese, ha visitato insieme ai
rappresentanti locali della Confcommercio, il Centro Ingrosso
Cina di Agrate Brianza e alcune aziende di Concorezzo al fine di
approfondire le misure sanitarie adottate dalla Regione a scopo
preventivo e precauzionale.
"Ho potuto riscontrare un grande preoccupazione da parte degli
imprenditori e dei commercianti per la crescente diffidenza nei
confronti dei loro connazionali - ha sottolineato l'assessore
Gallera - e contestualmente un forte senso di responsabilita'.
Basti pensare che le stesse aziende cinesi che operano in Italia
impongono ai propri dipendenti al rientro dalla Cina un periodo
di riposo di due settimane, al fine di azzerare il rischio di
possibili contagi".
"Durante gli incontri - spiega l'assessore Gallera - ho ribadito
l'importanza dell'interlocuzione diretta con i medici di
famiglia oppure, in caso di necessita', la chiamata diretta alla
centrale operativa del 112 per l'attivazione di specifici
interventi di trasporto protetto verso gli ospedali di
riferimento e la contestuale esecuzione del test di
accertamento".
LE PROCEDURE PER GLI STUDENTI AL RIENTRO DALLA CINA
"Grazie alla sollecitazione esercitata nei giorni scorsi dai
governatori, e in particolare dal presidente Fontana -
sottolinea l'assessore Gallera - sono state disposte dal
Ministero della Salute, e attivate da Regione Lombardia, le
procedure per la sorveglianza attiva degli studenti al rientro
dalla Cina che scelgono volontariamente di astenersi dalle
lezioni scolastiche per due settimane a scopo precauzionale. Si
tratta di azioni di sistema che coinvolgono gli istituti
scolastici, le famiglie (chiamate a verificare la temperatura
dei ragazzi piu' volte al giorno), e le ATS che contattano
quotidianamente i genitori e verificano le condizioni di salute
dei figli. In caso di necessita', si attiva il percorso di
verifica tramite 112".
"E' del tutto inutile lasciarsi sopraffare da inutili allarmismi
- conclude l'assessore - poiche' il nostro apparato sanitario e'
sempre pronto ad intervenire in maniera tempestiva, proteggendo
i singoli cittadini, le famiglie e l'intera comunita'". (LNews)