Oh, Valentino, vestito di nuovo!
E’ pur vero che gli innamorati sono sempre gli stessi, ma come sono cambiati i tempi da quel s. Valentino da Terni, vescovo romano che subì la decapitazione il 14 febbraio 273 e venerato come patrono degli innamorati , perché si narra che aiutasse particolarmente i giovani innamorati e osteggiati dalle famiglie. Ai nostri giorni s. Valentino che si è dovuto vestire dei colori dell’arcobaleno per far felici tutti gli innamorati (basta sentire e vedere quello che sta succedendo in Senato per l’approvazione della legge sulle famiglie), è diventato un grosso business commerciale e chi più ne ha più ne metta(proposte di viaggi straordinari a prezzi stracciati, gioielli meravigliosi, cene in ristoranti da sogno….), figurarsi se ci si ricorda del mite santo diventato famoso nel mondo, anche se è un piccolo italiano, ma sempre con la predilezione per le persone legate dal vincolo strettissimo dell’amore che rimane la ricchezza di tutti. Noi lo vogliamo festeggiare con parole straordinarie scritte da uomini e donne rimaste nella storia che ancora fanno palpitare il cuore di chi le legge.
Poesia, amore e bellezza: tante opere da scoprire e meditare.
1- Rimani davanti ai miei occhi
Rimani davanti ai miei occhi, e lascia
che il tuo sguardo infiammi i miei canti.
Resta fra le tue stelle, e alla loro luce
lascia ch'io accenda la mia adorazione.
La terra rimane in attesa
sul ciglio della strada del mondo;
Rimani in piedi sul verde mantello
ch'essa ha steso sul tuo cammino;
e fa ch'io senta nei fiori di campo
il prolungamento del mio saluto.
Resta nella mia sera solitaria
dove il mio cuore veglia da solo;
e colma la coppa della sua solitudine,
che sente in me l'infinità del tuo amore(Rabindranath Tagore)
2- La scena d’amore rubata:
“Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch’io
In due ne abbiamo trenta
A trent’anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!” ( Jacques Prévert,Poeta, sceneggiatore, compositore di testi musicali d’inizio novecento).
3. Attesa
“C’è una casa di tronchi
con il tetto di tavole, a sinistra.
Non è quella che cerchi. E’ quella
appresso, subito dopo
una salita. La casa
dove gli alberi sono carichi
di frutta. Dove flox, forsizia e calendula
crescono rigogliose. E’ quella
la casa dove, in piedi sulla soglia,
c’è una donna
con il sole nei capelli. Quella
che è rimasta in attesa
fino ad ora.
La donna che ti ama.
L’unica che può dirti:
“Come mai ci hai messo tanto?” : Raymond Carver, il padre del minimalismo.
4. Il gioco della brevità
Ti voglio dire,
che ti voglio
dire, che ti
voglio dire, che
voglio dirti, che
ti voglio dire,
che ti voglio. Tibur Kibirov, poeta russo contemporaneo, è un importante esponente del postmodernismo.
5. Non andartene
“Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata”. Mario Luzi, poeta e scrittore italiano d’inizio novecento.
6. Il principio dell’esclusione
“Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto…
…Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo”. Charles Bukowski, scrittore
7. La negazione del futuro
“E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani”. Julio Cortázar, scrittore argentino.
8. Elogiare la felicità
“…Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice”. Pablo Neruda, premio Nobel è forse il più grande classico per le poesie d’amore.
9. L’amore passato:
“Ieri sera era amore,
io e te nella vita
fuggitivi e fuggiaschi
con un bacio e una bocca
come in un quadro astratto:
io e te innamorati
stupendamente accanto.
Io ti ho gemmato e l’ho detto:
ma questa mia emozione
si è spenta nelle parole”. Alda Merini, poetessa.
10. L’elenco dei ricordi:
“Il giorno in cui ci siamo incontrati.
Questa busta inaspettata.
La mia maglietta del San Francisco mime Troupe che
indossavi per gingillarti nell’appartamento, le cui
maniche tagliate si abbinavano
Ai tuoi occhi.
Quella notte senza sonno.
Questa notte senza sonno.
La faccia che indosserò per stringerti la mano ed augurarti il meglio.
Il modo in cui mi sentirò quando lo faccio”. Mark Haddon, scrittore.
11. La ballata pop:
“…il tuo corpo è un’ isola segreta
lontana
facciamo che sono un naufrago
mi sveglio sulla spiaggia
è mattina
non ho nessunissimo bisogno
di essere
salvato” Guido Catalano, poeta italiano contemporaneo reso famoso dallo stile secco, musicale, ironico.
E- infine- una proposta
Innamorati del Mart(Rovereto, Trento).
Domenica 14 febbraio, in occasione di San Valentino, il Mart propone ingresso 2x1 per tutte le coppie che si presenteranno alla biglietteria del Museo.
Un'occasione unica per visitare in due il Mart, al prezzo di un solo biglietto, e festeggiare San Valentino immersi nell'arte, alla scoperta dei capolavori dell'Ottocento.
La promozione è valida anche alla Galleria Civica di Trento e alla Casa d'Arte Futurista Depero nella giornata di San Valentino.
Bellissima da ammirare: "La coscienza del vero"
Fino al 3 aprile 2016, il Mart ospita la grande mostra La coscienza del vero. Capolavori dell'Ottocento. Da Courbet a Segantini, a cura di Alessandra Tiddia.
La mostra, intende indagare alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca, nella stagione compresa tra il Romanticismo e l'Impressionismo, ovvero fra il 1840 e il 1895, anno della prima Biennale di Venezia.
In mostra circa 100 opere, provenienti sia dalle Collezioni del Mart sia da prestigiose raccolte pubbliche e private, tra le quali spiccano i lavori di maestri indiscussi come Gustave Courbet, Giovanni Segantini, Francesco Hayez, Giovanni Boldini e Franz Lenbach ma anche Carlo Bellosio, Mosè Bianchi, Giustiniano Degli Avancini, Alessandro Guardassoni, Pompeo Marino Molmenti, Eugenio Prati, Giuseppe Tominz.