Riordino Autonomie: via libera al referendum-day sulle fusioni tra Comuni che la Regione cerca di semplificare
Indire un referendum day per accorpare, nella stessa giornata presumibilmente tra la fine di novembre e i primi di dicembre, la celebrazione delle consultazioni popolari che riguardano piccoli Comuni intenzionati ad unirsi. Lo prevede una risoluzione, approvata oggi, 11 giugno, a larghissima maggioranza dal Consiglio Regionale, proposta dalla Commissione consiliare sul Riordino delle autonomie. La Regione non ha alcun potere di sollecitare e imporre le procedura di unione ma -questa è l'intenzione del documento- dovrà agevolare le scelte decise e volute dai territori, "sostenendo un processo che parta dal basso e non calato dall'alto".
"La Regione si attiverà per facilitare il percorso di quei Comuni che preferiscono unirsi per fornire migliori servizi ai cittadini, risparmiando costi e semplificando le procedure", ha detto il Presidente della Commissione Giulio Gallera (Pdl) durante una conferenza stampa. "Condizione indispensabile - ha detto Gallera - è però la volontà dei territori che potranno scegliere la fusione o altre forme di unione. Non ci sarà dunque alcuna sollecitazione da parte della Regione e la fusione resterà comunque l'estrema ratio".
Al momento potrebbero essere interessati una sessantina di Comuni pari a 130 mila cittadini lombardi.
"Non vogliamo imporre alcunché - ha spiegato l'Assessore Massimo Garavaglia - ma i Comuni che decideranno di fondersi dovranno dimostrare di avere anche un progetto condiviso e non solo difficoltà economiche. Obiettivo resta sempre quello di garantire la migliore offerta di servizi ai cittadini".
"E' uno strumento di tutela soprattutto per i Comuni sotto i 3000 abitanti e che garantisce il massimo coinvolgimento delle popolazioni interessate", ha sottolineato Carolina Toia (Lista Maroni). "L'approvazione di questa risoluzione -ha detto Giuseppe Villani (PD)- è molto importante perché favorisce e facilita decisioni che nascono dal basso. Riunire in un unico giorno i referendum serve soprattutto a dare garanzie affinché i Comuni siano pronti entro la prossima tornata elettorale".
Via libera anche a un ordine del giorno del Movimento Cinque Stelle che invita la Giunta, tra le altre cose, a fissare linee guida per supportare i Comuni "che manifestino l'intenzione di fondersi".
"In un momento - ha commentato il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo - in cui le risorse sono sempre meno, per gli enti locali è importante un modello di riordino che vada nella direzione del risparmio, ma non a discapito dell'efficienza. Per questo occorre favorire percorsi che vadano verso la fusione dei comuni difendendo l'identità del territorio".