Sì, il virus. Non è andato niente bene
Pubblichiamo, contentissimi, lo scritto di Tiziana Gatti, che in poche righe ci ha trasmesso lo stato d'animo degli operatori sanitari al fronte, lei che è sì giornalista professionista ma che ogni giorno è in ospedale per il suo lavoro di infermiera. Co-protagonista e tesimone sul campo. Un sentimento di umanità profonda che offriamo ai lettori (GdS)
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Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Piccolo e cattivo è tornato, anzi non se n’è mai andato, ci ha lasciato l’illusione di un’estate da cicale, nessuna rinuncia alle vacanze, via le mascherine e i negazionisti che facevano la ola sulle spiagge, l’incontrario di tutto, assembramenti compresi. Piano piano è tornato, si è moltiplicato ed eccoci qui, di nuovo alle prese con le chiusure, il distanziamento e si, le mascherine. Gli sforzi degli operatori sanitari, di chi ha continuato a rispettare le regole, nei negozi e nei locali pubblici e, per fortuna ce ne sono stati, sembrano vani, si torna indietro nel tempo e credetemi che per chi ha fatto il proprio dovere è una sconfitta. Si muore anche per altre malattie? Certo, col Covid però vengono meno i controlli sulle persone fragili e così è più facile che loro si ammalino. La vostra convinzione che negando il problema questo se ne vada è patetica, vorrei portarvi a fare un tour nelle rianimazioni Covid, farvi provare a stare nei letti al posto dei pazienti o farvi stare ore bardati come astronauti senza poter bere, andare in bagno, vorrei portarvi nelle case di riposo, dove gli anziani vengono privati del contatto con i loro familiari. Sapete cosa vuol dire dividere un marito e una moglie anziani, uno va in ospedale e l’altro resta solo e chissà se si vedranno ancora, lo sapete cosa si prova quando li vedete salutarsi? No, siete talmente presi dal vostro egoismo che pensate sia solo un programma televisivo, se non vi va potete cambiare canale ma, non è così. Non ci libereremo tanto facilmente del mostriciattolo dalle mille ventose, ma, se la smetteremo di farci la guerra tra poveri e metteremo la mascherina e rispetteremo le regole, forse, lo potremo almeno tenere sotto controllo. Aiutateci ad aiutarvi, perché i sanitari purtroppo non sono invincibili e si ammalano, se si potenziasse l’assistenza sul territorio e si potesse curare anche a casa gli Ospedali sarebbero meno congestionati, è inutile mandare lettere di incitamento melensi, servono fatti non parole. Ah, dimenticavo, siamo vicini a Natale, se riusciamo a tornare ad una qualche normalità non ripetiamo la movida estiva perché altrimenti non ne usciamo davvero più.
Tiziana Gatti