Col camper a portare il vaccino
Operativo anche nel territorio dell’ATS della Montagna il Micro Centro Vaccinale messo a disposizione da AREU per agevolare il lavoro dei Medici di Medicina generale coinvolti nell’attività vaccinale domiciliare degli over 80, ovvero di tutti quegli anziani che non possono recarsi presso i centri vaccinali.
L’iniziativa che coinvolge AREU, ATS, ASST, Enti Locali e Protezione Civile, è stata messa in campo per fornire un supporto logistico – il vaccino non effettuato a bordo del Camper – alle equipe mediche così come per assicurare il mantenimento della catena del freddo e, in caso di necessità, come veicolo di emergenza urgenza.
Si è iniziato in Alto Lario, nel dettaglio:
martedì 6 aprile: il Camper di AREU presente presso il Polifunzionale di Dongo. Da qui partenza, per coprire tutti i 16 comuni dell’Alto Lario, di 6 auto con a bordo i Medici di Medicina generale (8) muniti di siringhe di vaccino già pronte (conservate in contenitori idonei a mantenere la catena del freddo) e tutto il materiale per la somministrazione oltre ad un kit di prima emergenza. 100 le dosi (prime dosi) somministrate ad altrettanti aventi diritto alla vaccinazione presso il proprio domicilio. Dopo 28 giorni la volta della seconda dose.
giovedì 8 aprile: il Camper di AREU presente in Valcamonica presso il Centro Eventi Adamello a Vezza d’Oglio. Sei i comuni coinvolti – Monno, Incudine, Vezza d’Oglio, Vione, Temù e Ponte di Legno – e 40 le dosi da somministrare. 4 i Medici di Medicina generale coinvolti con il supporto di due medici USCA, un medico in formazione e un’infermiera.
“Ringrazio AREU per la disponibilità così come i Medici di Medicina generale, gli Enti locali, ASST e la Protezione Civile – commenta il Direttore Generale di ATS, Lorella Cecconami. Questa è una delle tante modalità sperimentali che stiamo testando sul territorio per poter procedere celermente con la campagna vaccinale a domicilio. Metteremo in campo, sono già allo studio, anche altre strategie operative per poter soddisfare tutte le richieste”.
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(Nostra nota) In un certo senso ritorno al passato. Fin che sono stati in funzione il sanatorio (Morelli) e preventorio (Sondrio) un pullman anti-TBC adeguatamente attrezzato andava nelle scuole della provincia dove si provvedeva a fare la radioscopia agli scolari di terza e di quinta elementare. In caso di necessità venivano effettuate radiografie e poi, se del caso, i ragazzi internati in Preventorio dove c'era addirittura la scuola (Red)