VIRUS (10.4) Al MORELLI Due donne morte, 11 guariti usciti, quattro ricoveri uomini, 186 tamponi
Tra la giornata di ieri e le 10 di stamane sono morte due donne, mentre 11 pazienti guariti hanno lasciato l'Ospedale Morelli. Quattro i nuovi ricoveri, tutti uomini. La pressione continua ad essere alta al Morelli che dal 2 marzo scorso accoglie i malati di coronavirus e, per la gravità della patologia, li ospita mediamente almeno per due o tre settimane, fino alla ripresa, con tutto il personale che li assiste e li cura, cercando di sopperire all'isolamento e alla lontananza dagli affetti più cari. Dai reparti covid-19, ospitati nei padiglioni 1 e 4, giunge ogni giorno l'appello dei medici che invitano i cittadini a rimanere a casa e a rispettare le prescrizioni per evitare che il numero dei contagiati cresca. Né le vacanze di Pasqua né le belle giornate di sole devono far dimenticare il rischio altissimo di ammalarsi e la gravità della patologia.
Si registra il continuo aumento dei tamponi effettuati, 186 soltanto ieri, per effetto della nuova organizzazione approntata dall'Asst per far fronte alle necessità di controllare le persone guarite e quelle poste in quarantena obbligatoria, oltre a nuovi sintomatici e agli operatori sociosanitari. L'Asst opera attraverso gli ambulatori mobili, nei gazebo allestiti all'esterno dei Presidi territoriali di Sondrio, Bormio, Morbegno, Chiavenna e Dongo, utilizzando il sistema "drive through". I pazienti automuniti e nelle condizioni di muoversi raggiungono l'ambulatorio mobile nel giorno e all'ora stabiliti per essere sottoposti al tampone: una procedura semplice e veloce della durata di pochi minuti che le infermiere eseguono attraverso il finestrino dell'auto. Una ventina circa al mattino, generalmente tra le 9 e le 12, e altrettanti al pomeriggio, a partire dalle 14, da lunedì a sabato. Sono autorizzate a presentarsi soltanto le persone convocate dall'Ufficio prenotazione tamponi nel giorno e all'ora indicati, avendo cura di essere puntuali. A Tirano le persone vengono sottoposte a tampone all'interno del Presidio territoriale, in attesa che venga allestito lo spazio esterno. I pazienti che non sono in grado di muoversi, residenti in tutta la provincia, vengono raggiunti nelle loro abitazioni.
Mentre è aumentata notevolmente la capacità di eseguire i tamponi, rimangono le criticità legate alle analisi che, attualmente, vengono effettuate in laboratori specializzati di fuori provincia, pochi e tutti oberati di lavoro. Il laboratorio di analisi dell'Asst, diretto dal dottor Antonio Croce, in questi giorni si è dotato della strumentazione necessaria, ha completato la formazione dei tecnici ed è in attesa di ricevere i reagenti, elementi indispensabili, divenuti difficili da reperire sul mercato da quanto è iniziata l'emergenza sanitaria.