Fine mandato, parola ai Sindaci: Doriano Codega (Colorina) - 10

Tutte le interviste ai Sindaci nella sezione "SPECIALI" (cliccargli sopra). Domande inviate a tutti i 58 Comuni al voto

Fine mandato per 60 Sindaci in provincia (veramente 58 perchè ci sono due commissari), per alcuni secondo e quindi ultimo (possibile però presentarsi per il Consiglio Comunale), per altri primo e quindi candidabile per un secondo mandato da primo cittadino. In realtà le cose stanno per cambiare con il terzo mandato ammesso nei Comuni con meno di 3000 abitanti che in provincia sono 59. La domanda era questa quando l'abbiamo posta ai Sindaci. E' arrivata la nuova legge.  Si al terzo in gran parte dei Comuni valtellinesi citati.

Domande a chi conclude il primo mandato con la possibilità di legge di farne solo un altro.
1) Sindaco da 5 anni, un periodo che rappresenta una parte importante della vita ed anche un arco di tempo significativo per l'attività comunale. La prima domanda: guardando indietro quali sono i sentimenti prevalenti, dal giuramento davanti al Consiglio Comunale alla conclusione ormai prossima?
I sentimenti sono stati tanti, mi ricorderò sempre la forte emozione provata in occasione del giuramento davanti al consiglio comunale ma in assoluto prevale l’orgoglio di poter rappresentare il mio Paese. Ci sono stati momenti altalenanti ma complessivamente sono convinto di aver fatto un’esperienza eccezionale, che vorrei augurare a tutti di poter fare. Ho provato grande soddisfazione nel coltivare il rapporto con la gente, un rapporto franco e diretto; anche il confronto con il mondo imprenditoriale, con gli altri sindaci e con i rappresentanti delle istituzioni sono stati delle stupende occasioni per imparare qualche piccolo segreto. Da ciascuno di loro ho cercato di trovare ispirazione e consiglio.
2) Quali i segni della Sua presenza in Comune. Quali cioè le cose significative che reggeranno nel tempo. Quali anche però quegli interventi, quelle cose che non si traducono in solido ma che pure possono avere grande importanza. Qualche esempio.
Desidererei che fossero i cittadini a valutare quanto fatto e per questo ho curato la stesura della relazione di fine mandato, messa a disposizione sul nostro sito internet istituzionale che mostra in modo trasparente cifre e progetti realizzati.
Comunque quello che ha accomunato il lavoro della mia Amministrazione è stata sempre la volontà di unire i cittadini, di farli sentire parte di una comunità, di valorizzare e sostenere il più possibile il lavoro delle associazioni locali, favorendo un clima di convivialità e vivibilità del Paese. Questo ritengo che sia il vero valore aggiunto del nostro comune rispetto ad un grosso centro.
Mi vengono in mente alcuni esempi come la festa dei 500 anni del Nostro Comune, “ColoriNatale” e “Corri Tra le selve” che sono un modo per rafforzare l’identità del Paese ed il senso di comunità.
Le opere che ritengo più importanti sono state:
i lavori di messa in sicurezza del versante sopra Selvetta, colpito dalla frana del 2008, che ha consentito di rimuovere una seria minaccia per l’incolumità pubblica, facendo si che quell’evento rimanesse solo un brutto ricordo per la gente;
la realizzazione del laghetto di pesca sportiva in località Poira che darà nuovo impulso alla vocazione turistico–sportiva del nostro territorio valorizzando anche il parco sportiva già preesistente;
la realizzazione della pista ciclabile in fregio alla Statale  38, giunta quasi al termine, che consentirà a tutti di muoversi con maggiore sicurezza e libertà, ai bambini di raggiungere in bicicletta o a piedi la fermata dell’autobus che porta alle scuole, ai cittadini di raggiungere i servizi posti sul tracciato senza incorrere nei pericoli della statale ed in un prossimo futuro di raggiungere il sentiero Valtellina.
Si è anche seminato per il futuro, con l’accordo per la realizzazione della centrale idroelettrica sull’acquedotto in convenzione con Forcola, che porterà nuove risorse nelle casse comunali, o con le previsioni del nuovo strumento urbanistico approvato, ma di questo voglio parlare quando gli effetti positivi saranno evidenti agli occhi dei cittadini.
3) Via via il Sindaco è andato assumendo ruoli ben oltre i confini comunali. Oggi è Autorità sanitaria, è Autorità di Protezione Civile, magari anche ufficiale di Stato civile, Autorità di sicurezza, e poi ci sono Assemblea dei Sindaci per la sanità, Ato, Comunità Montana, BIM, società pubbliche e, speriamo di no, si ipotizza che diventi anche consigliere della nuova Provincia e uno di Voi Presidente. Sulla base dell'esperienza non è un po' troppo? O ritiene invece che le cose possano andar bene così?
I ruoli sono tanti ma non mi spaventano, ritengo che una delle chiavi per ottenere dei buoni risultati sia quella di lavorare con una squadra competente e motivata che può aiutarti a gestire questi impegni.
Certamente mi preoccupa di più il caos istituzionale e la sovrapposizione di competenze che spesso allungano i processi decisionali e generano costi inutili per i cittadini.
Personalmente credo che le cose così come sono impostate non vadano bene; occorrerebbe razionalizzare, evitando le inutili duplicazioni di competenze, con scelte che non possono arrivare dall’alto ma che devono essere fatte dal territorio.
Inoltre credo poco negli enti cosiddetti di secondo livello, preferisco che un presidente con delle responsabilità e tenuto a gestire soldi pubblici debba essere eletto direttamente dai cittadini, per non cadere nella trappola dell’autoreferenzialità e perché sono questi ultimi a vedere e quindi a dover giudicare il frutto del nostro operato.
4) Lei non chiude il suo periodo di Sindaco in quanto la legge limita l'attività a due mandati (con la possibilità di proseguire dopo un mandato, diciamo di 'riposo'). Soprattutto nei piccoli paesi, come tanti sostengono, è una limitazione non felice. Ma c'è e in molti Comuni l'esigenza di non perdere l'esperienza acquisita ha fatto e fa sì che il Sindaco non lasci del tutto ma entri in Consiglio Comunale. Non si chiede di entrare nel merito perchè quello che può andare bene da una parte magari non va bene dall'altra. Le chiediamo comunque un giudizio in merito. Scontata infine l'ultima delle domande: Lei pensa di continuare o di chiudere del tutto la Sua esperienza girando alla larga dalla porta del Municipio?.
Oggi più che mai nelle nostre realtà è difficile trovare gente che si voglia spendere per il proprio comune e tanto meno che voglia fare il sindaco, ruolo duro ed impegnativo, nel quale occorre sapere e seguire tutto, dalle dinamiche della comunità a quelle istituzionali, a 360 gradi.
Ritengo che in un contesto così difficile incida poco la possibilità del terzo mandato introdotta dal Decreto Delrio, in quanto una persona che abbia dimostrato, come sindaco, questo spirito quasi missionario, non abbia alcuna difficoltà a mettersi al servizio della propria comunità anche con un ruolo differente. Mi preoccupa di più l’incertezza del momento istituzionale che stiamo vivendo ed il fatto che tante decisioni rimango poco chiare fino all’ultimo momento.
5) Per quello che mi riguarda sto lavorando per continuare l’esperienza di amministratore e guardo al futuro con in mente tanti progetti e tante iniziative che completino il quadro delineato in questi 5 anni. In questi giorni ci stiamo confrontando e lavorando in gruppo con entusiasmo, per mettere nero su bianco il nostro progetto di sviluppo del Paese. Comunque vada, certamente saremo sempre disponibili a dare il nostro contributo di idee a Colorina.
LA SCHEDA
Doriano Codega, nato a Morbegno il 12/08/1972, sposato con un figlio.
Il curriculum personale lo riassumo nelle seguenti tappe fondamentali:
laurea in Ingegneria Informatica nel 1997;
bancario dal 1998;
iscritto all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio dal 1998;
revisore dei conti della Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Sondrio dal 2006.
Curriculum istituzionale:
Sindaco dal 2009 ad oggi
Parco delle Orobie Valtellinesi - Membro del Consiglio di Amministrazione dal 2009 al 2011
Presidente Commissione Affari Generali e Bilancio della Comunità Montana di Sondrio dal 2005 al 2009.
Consigliere comunale dal 2004 al 2009

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