LA CAMERA DI COMMERCIO SULLA "GUERRA DELLA BRESAOLA"

Nostra nota: Dovrebbe però prendere posizione anche la Coldiretti provinciale vista la posizione nazionale di tale organizzazione

La Giunta della Camera di Commercio ha esaminato la delicata situazione venutasi a determinare nel comparto della bresaola in conseguenza dell'entrata in vigore delle misure di restrizione all'importazione delle carni bovine dal Brasile disposte dal Comitato Permanente per la catena Alimentare e la Salute Animale dell'Unione Europea, a partire dal 31 gennaio 2008.

Sulla base di quanto riferito dal Presidente Emanuele Bertolini e da Emilio Rigamonti, componente di Giunta rappresentante del settore Industria nonché Presidente del Consorzio di Tutela della "Bresaola della Valtellina IGP", in assenza di correttivi, tali misure determineranno forti difficoltà di approvvigionamento di materia prima da parte delle aziende locali, con pesanti ricadute sull'attività dell'intero comparto.

La situazione desta seria preoccupazione.

In provincia di Sondrio vengono prodotte 17.000 tonnellate di bresaola -circa il 95% dell'intera produzione nazionale- 12.000 delle quali certificate "Bresaola della Valtellina IGP", ottenute dalla lavorazione di circa 32.000 tonnellate di carne bovina, quasi integralmente proveniente dal Sud America e dal Brasile in particolare.

Con un migliaio di addetti, un fatturato di circa 230 milioni di Euro e una percentuale di esportazioni che si attesta intorno al 12%, il comparto della bresaola rappresenta una delle realtà maggiormente significative e dinamiche a livello provinciale, con la presenza di impianti produttivi di importanti operatori nazionali.

La Giunta ha pertanto espresso il pieno sostegno della Camera di Commercio di Sondrio alle iniziative di sensibilizzazione intraprese dal Ministro De Castro presso le competenti strutture comunitarie a salvaguardia di questa lavorazione tradizionale di eccezionale rilievo per l'intera economia provinciale. Un prodotto che, anche attraverso il marchio europeo e con il contributo delle Istituzioni a tutti i livelli, apporta al territorio un contributo fondamentale in termini di immagine, qualità, valore aggiunto e occupazione.

Nostra nota

Fin qui il comunicato della Camera di Commercio. Il quotidiano "La Repubblica" di martedì 5 dedicava "alla guerra della bresaola" un ampio articolo nel quale ad un certo punto si diceva: "Apriti cielo. La Coldiretti spara a zero e dice che 'è particolarmente grave che un ministro, anziché valorizzare la produzione made in Italy di carne bovina, intervenga a favore dell'importazione di carne dal Brasile'. L'Europa - dice la Coldiretti - ha fatto bene a bloccare quella carne 'per evitare che nei piatti dei cittadini europei finiscano carni provenienti da zone a rischio di malattie come l'afta epizootica', preoccupazione improvvisamente apparsa ora .dopo decenni, e decenni senza inconvenienti". Non solo, ma è stato spiegato tecnicamente al colto (sembra raro) e all'inclita il perché per la bresaola serve la carne brasiliana e non va bene quella italiana.

Ci pare a questo punto che la Coldiretti provinciale abbia il dovere di prendere posizione.

NdD

Speciali