Maroni sulle nostre dighe. Ma ne ha viste solo un settimo!
(Ln - Piateda/So) "Sono voluto venire qui per potermi rendere conto di persona come funziona il sistema di energia con le dighe, un sistema di energia pulita e rinnovabile che vogliamo valorizzare e preservare dal tentativo che è in atto in Parlamento di togliere alla Regione e ai territori la gestione di questo sistema. A riguardo abbiamo avviato una discussione con il Governo perché su questo voglio che la Lombardia abbia lo stesso trattamento di cui godono le Province autonome di Trento e Bolzano dove i benefici economici e fiscali della gestione ricadono anche sui territori locali e non finiscono tutti a Roma."
Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, accompagnato dal sottosegretario alla Montagna Ugo Parolo, al termine della visita fatta al sistema delle dighe della centrale Edison di Piateda.
(Lombardia Notizie)
Il sistema realizzato dalla Falck risale al 1917 con l'impianto in Adda ad acqua fluente del Baghetto e poi quando iniziarono i lavori dell'impianto Venina-Piateda. Infine dal '23 al '26 la costruzione della diga. Il territorio sotteso è quella tra i Comuni di Caiolo (serbatoio del Publino), Piateda, Ponte e fino ad Aprica-Teglio (Frera). Ricapitoliamo le caratteristiche:
Venina a 1824 m. diga a volte multiple, unico esempio al mondo, capacità 11,2 mln di mc
Scais a 1495 m. diga a gravità alleggerita capacità 9,06 mln di mc
Publino a 2135 m. diga ad arco-gravità capacità 5 mln di mc
S.Stefano a 1858 m. diga a gravità massiccia capacità 0,62 mln. di mc
Lago di Mezzo a 1936 m. diga a gravità massiccia capacità 0,484 mln di mc
Frera a a 1485 m. diga ad arco-gravità capacità 50 mln di mc
Ma c'è di più
Il Presidente ha così potuto rendersi conto di cosa è per la Valtellina il problema delle acque ma resta una ulteriore osservazione. C'è infatti da dargli una ulteriore informazione che magari può essere il nostro sottosegretario Parolo a fornirgli. Sorvolando le Orobie ha potuto rendersi conto di un sistema coordinatodi impianti costituiti da dighe e traverse, dai bacini di accumulo, dai canali di gronda, dalle condotte forzate, dalle centrali di produzione, dai canali di scarico, dalle stazioni di trasformazione, dagli elettrodotti. Ebbene globalmente i bacini che ha potuto vedere dall'altro, già imponenti, hanno una capacità complessiva di meno di 80 milioni di mc., circa un settimo della capacità totale degli invasi in provincia. Sono circa 420 milioni i mc in totale cui vanno aggiunti i circa 360 di quelli di Livigno e della Val di Lei, acque che defluiscono sino al Mare del Nord e al Mar Nero mentre vanno considerati anche quelli svizzeri le cui acque vanno in Adriatico (Bianco-Bernina, Palù, Poschiavo, Albigna) per un totale di 110 milioni di mc.