Gli altri tre elicotteri caduti in Valtellina

Anni 1957, 1982, 2003, 2015. Le foto del recupero in Valmasino

L'elicottero ha contribuito in misura notevole allo sviluppo della nostra provincia in alcuni settori, in primis la sanità, diventando determinante. L'anno della svolta è il 1977 con la nascita di Elitellina, in calce i dettagli (x).
Grave e doloroso però il tributo pagato: 58 anni fa il primo incidente, venerdì 31 luglio l'ultimo, il quarto, pur avendo alle spalle centinaia di migliaia di voli in provincia. Due traditi da cavi, uno in fase difficile di soccorso.

Bombardieri e Pagano

Domenica 28 Aprile 1957 la prima tragedia.
In Valtellina non si era mai visto un elicottero (forse un volta uno dell'esercito di stanza a Bolzano). Nei giorni precedenti, dal 12 al 27, l'elicottero “Samba 23”, pilotato dal Maggiore Secondino Pagano – un curriculum di tutto rispetto - aveva compiuto una serie di voli dimostrativi alla Fiera di Milano. Anzichè tornare alla base di Frosinone si decise di sperimentarne l'uso in montagna per operazioni di soccorso. Meta la Capanna Marinelli quota 2813 metri.
Aderì entusiasticamente Luigi Bombardieri, Accademico del CAI, personaggio di primissimo piano. Alla Marinelli non arrivarono. Il cavo della teleferica che andava dal Monumento degli Alpini alla Capanna al di sopra, - oggi non c'è più -, della Vedretta di Caspoggio, si impigliò nel rotore.
L'anno dopo presenti centinaia di persone e il fratello del maggiore ci fu l'inaugurazione del monumento alle due vittime, realizzato con i resti del velivolo (nella foto).

Martedì 13 luglio 1982 la seconda
Testimonianza personale. Primo pomeriggio. Una affollata riunione urbanistica in Comune di Sondrio è interrotta dall'usciere, come il pilota di cognome Folini, che la interrompe dicendo “è caduto l'elicottero dell'Elitellina”. Breve verifica e con l'assessore Bonetti subito a Chiareggio. Le due vittime, pilota Maurizio Tonietti e Alfredo Sassella, sono stati ricomposti nella Chiesetta di S.Anna. Essendo stati fra i primi ad arrivare raccogliamo le testimonianze di chi ha assistito alla tragedia. Erano in corso da giorni trasporti per conto dell'ENEL da Chiareggio, un centinaio di metri o poco più oltre la piazzetta della Chiesa, al sovrastante lago Pirola. Tonietti e Sassella fatta colazione da Totò erano tornati al lavoro. Un volo ripetuto tante volte. Decollo, impennata, i fili della linea telefonica sospesa tranciando il rotore di coda, ossia quell'elichetta in fondo che cotrobilanciando il rotore principale stabilizza il velivolo. L'hanno visto salire ancora un po', sino a 50 – 60 metri per poi schiantarsi sul greto del Mallero. Poco più avanti il bosco fitto che avrebbe attutito la caduta.

Mercoledì 13 agosto 2003 la terza
Chiamata di soccorso al 118. L'Agusta Bell 412 della Elilario parte da Sondrio portando al Passo dell'Ables, quota 3012 m. il dr. Paolo Della Torre, l'infermiera Giovanna Tognini e la guida Paolo Giacomelli per portare soccorso a chi lo aveva chiesto. L'elicottero si rialza, le condizioni sono difficili, pare una forte folata di vento la responsabile della collisione con la parete, Vittime il pilota Roberto Zambianchi e il tecnico di volo Sergio Bulanti,

Quattro elicotteri ma soprattutto nove persone. Nove che, a vario titolo, hanno nella loro vita reso servizi importanti alla comunità.
Fra le centinaia di migliaia di voli con i mezzi a pala rotante pensiamo a tutti quelli che sono stati determinanti per restituire alle famiglie, agli affetti familiari chi, senza l'aiuto non sarebbe tornato a raccontare la sua esperienza. Occasione, rinnovando il cordoglio, per dire grazie.
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Nella “galleria” le foto del recupero in Val Masino

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