BUROCRAZIA: LA PARROCCHIA COSTRETTA (!!!) A PAGARE 44.431 €URO PER I PONTEGGI DELLA COLLEGIATA. PER IL CCCVa SOLDI DA RESTITUIRE
MADAMA BUROCRAZIA DA GABIBBO
Da pochi giorni la Piazza Campello, tolti i ponteggi serviti a tinteggiare la Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio, si è presentata rinnovata nel suo aspetto. A caro prezzo. Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina è infatti venuto a conoscenza nei giorni scorso dell'ultima trovata del ben noto Mister UCAS (x) con il trionfo di Madama Burocrazia, una trovata da Gabibbo-Tapiro-Striscia la Notizia che ha letteralmente scandalizzato quanti l'hanno saputa dal Comitato stesso. E ci spieghiamo, non senza aggiungere che se ci sono elementi diversi da quelli che riportiamo chi di dovere è bene li faccia presente.
LA SERATA DI SABATO
Grande serata "pro Collegiata" quella di sabato 8 marzo all'Oratorio del Sacro Cuore. Cena a base di prodotti tipici con la collaborazione, oltre che di tanti volontari, anche dell'Accademia del Pizzocchero e di vari sponsor, e poi poesie di Pietro Pizzini, testi di Don Ugo Pedrini e musica. In oltre 700 hanno risposto all'appello dell'arciprete Mons. Modenesi, con l'obiettivo di raccogliere fondi per i lavori eseguiti nella Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio che costituisce non solo "la Casa" dei fedeli ma un riferimento per tutti i sondriesi e inoltre uno degli elementi di interesse architettonico e artistico della città. Oggi costa parecchio mantenere questi edifici e si può parlare di salasso quando bisogna fare interventi di carattere straordinario. Che poi però questi costi vengano sorprendentemente dilatati per questioni burocratiche è il colmo. Non basterebbero cinque di queste cene con grande concorso di gente, per far fronte alla cifra pagata alla società concessionaria della riscossione della TOSAP.
I CALCOLI (Tosap e posti auto)
Nel consuntivo delle spese sostenute dalla Parrocchia risultano infatti due voci. La prima è di 25.330 €uro (20.911+352+4067), - saliti a 32.161 avendo la >Parrocchia scovato un ulteriore pagamento fatto di 6831 €uro -, richiesti alla Parrocchia, e regolarmente versati, dall'AIPA (L'AIPA é la società che si occupa della gestione della pubblicità, peraltro da rivedersi, dei diritti sulle pubbliche affissioni e della Tosap ovvero la Tassa occupazione spazi aree pubbliche, per conto del Comune). La seconda di 12.270 €uro è stata richiesta, soldi regolarmente versati, dagli uffici dell'ASM. La ragione di questi due versamenti? Le due cifre sono dovute per la collocazione dei ponteggi per la tinteggiatura esterna della Collegiata che hanno richiesto l'occupazione, per la durata dei lavori, di spazi pubblici con la perdita temporanea di qualche posto-auto.
1) Tosap. Moltiplicazione dei metri quadrati di suolo pubblico occupati per la tariffa, fra le tre esistenti la massima, in base al periodo resosi necessario.
2) Posti-auto. Calcolo del mancato introito dei parcometri, che sono in gestione ASM, per il periodo considerato.
Quanti nei giorni scorsi hanno appreso la cosa dal Comitato Cittadini Consumatori Valtellina sono rimasti, eufemismo, colpiti, indipendentemente se fedeli praticanti o persone lontane dalla religione. Questione, infatti, di buon senso per tutti.
I TRE PUNTI DEL CCCVa
Il Comitato non si é accontentato dei ragionamenti di buon senso ma ha voluto approfondire anche le ragioni formali, scoprendo cose interessanti che propone a tutti naturalmente perché si verifichi se le cose sono effettivamente così e, in tal caso, perché si provveda secondo logica e buon senso.
E UNO: LO STANDARD
1) Innanzitutto di che edificio e di quale intervento si tratta. La classificazione urbanistico-ediilizia è quella di "attrezzature collettive", standard, dunque, inoltre di interesse e uso pubblico. Nessuno poteva obbligare la Parrocchia a tinteggiare la facciata, l'intervento è avvenuto per una ragione di decoro, cosa comunque di interesse generale ed in particolare ovviamente del Comune dato che siamo nella piazza di Palazzo Pretorio. La Chiesa, standard, monumento, trattata come un normale condominio…
E DUE: IL REGOLAMENTO PREVEDE L'ESENZIONE
2) Ci siamo letti il Regolamento comunale della Tosap trovando all'art. 30 "Esenzione dalla tassa" questa dizione testuale: "1. Sono ESENTI dal pagamento della tassa tutte le occupazioni di cui all'art. 49 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507 [e successive modifiche] (1): a) occupazioni effettuate dallo Stato, Regioni, Province, Comuni e loro consorzi, da ENTI RELIGIOSI per l'esercizio di culti ammessi nello Stato, da Enti pubblici" eccetera. A scanso di equivoci nell'esercizio di culto beni strumentali e immobili specificatamente dedicati al culto, e loro idonea conservazione, sono elementi essenziali.
Si dica se esistono dunque altri motivi, e quali, e chi li ha pensati, per non concedere l'esenzione (in ogni caso questo è solo uno dei tre punti).
E TRE: E SE LA PARROCCHIA CHIEDESSE AL COMUNE UN MILIONE DI €URO?
3) Arriva il bello.
Affrontiamo l'altro aspetto, quello relativo al corrispettivo per i minori introiti dei parcometri per il mancato uso di alcuni posti auto interessati dai ponteggi richiesto, ed ottenuto, dagli uffici dell'ASM. Sappiamo, ovvio, che ci sono aspetti formali. Se il Comune ha dato all'ASM, oggi spa, in concessione i parcheggi, a tariffe fissate, per evitare il kafkiano pagamento di minori introiti dei parcometri, (peraltro da calcolarsi tenendo conto anche della voce abbonamenti, dal modestissimo costo di 70 €uro mensili, per cui la cifra indicata appare comunque eccessiva…) sarebbero stati necessari, e lo sarebbero oggi, atti amministrativi. O autonomo atto di liberalità dell'ASM o assunzione della decisione da parte del Comune con successiva regolazione dei rapporti con l'Azienda.
Ciò detto resta altro da dire. Se vale il criterio venale dei corrispettivi, esso ha da valere nei due sensi, quello del dare e quello dell'avere.
Che c'entra?
C'entra e come!
Chiunque infatti abbia voglia di verificare vada al Catasto e richieda una visura della piazza. Scoprirà una cosa interessante: PARTE DELLA PIAZZA RISULTA DI PROPRIETA' DELLA CHIESA e precisamente la parte ove sorgeva l'Oratorio del SS. Sacramento, demolito 81 anni fa per allargare la piazza. Allora non solo ci sarebbero da rifare in deduzione i conteggi per Tosap e parcheggi ma addirittura la Parrocchia avrebbe il diritto di chiedere gli introiti indebitamente percetti dal Comune, ASM soggetto secondario, in area non di sua proprietà. Calcolando il numero di posti auto sulla proprietà della Parrocchia, da quanti anni il Comune incassa, le tariffe, gli interessi composti, a fronte dei 37.600 €uro richiesti, e ottenuti, dalla Parrocchia, questa potrebbe richiedere al Comune un milione di €uro in via transattiva evitando un possibile contenzioso. (Di usucapione, che non può essere retroattivo, non si parli Anche perché abbiamo provveduto cautelativamente).
Si aggiunga che non ci risulta esista un atto di asservimento a pubblico uso del suolo di proprietà della Chiesa che, solo, autorizzerebbe la gestione a parcometro.
DULCIS IN FUNDO
Dulcis in fundo. Quando siamo andati scoprendo appare, anche per talune informazioni acquisite, ragionevolmente certo. Se ci fosse però qualche elemento ulteriore, o diverso, lo si porti a conoscenza.
Se le cose stanno invece come il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina ha illustrato c'è solo una cosa da fare: restituire è grande vitesse "il maltolto" alla Parrocchia.. Se anche ci fosse qualche elemento ulteriore, o addirittura quanto siamo andati esponendo, per assurdo naturalmente, non fosse esatto (il caso del summum jus summa iniuria) , il primo atto da parte dei nuovo Sindaco, chiunque sia, dovrebbe essere in ogni caso la delibera di assegnazione alla Parrocchia di 37.600 €uro, a qual titolo veda lui, rimettendo a posto le cose secondo logica e buon senso.
Poi però, in proposito, il 29 aprile ci sarà da parte del CCCVa qualche suggerimento al futuro Sindaco…
x il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina: Alberto Frizziero
(x) UCAS uguale a Ufficio Complicazioni Affari Semplici