Domani e dopo liste per la Provincia. Sistema folle, idiota e incostituzionale

Candidature per Presidente e 10 consiglieri. Noi in 160.000 da elettori ora a spettatori

Non ci addentriamo nel valzer delle ipotesi di candidature. Abbiamo sempre creduto che la politica, quella praticata con spirito di servizio, fosse una cosa seria. Il voto dei cosiddetti Grandi Elettori (840 o 843 secondo le tabelle) fa cascare le braccia. Non per colpa dei nostri amministratori chiamati a votare, quasi al buio, col rischio che il Consiglio Provinciale di 10 membri esca da una specie di lotteria. Il centralisno antidemocratico - quello "democratico" era stata peculiarità dell'allora Partito Comunista - ha vinto. ANTIDEMOCRATICO, lo urliamo forte perchè avevamo dall'avvento della Repubblica una scheda gialla diversa da Collegio a Collegio per assicurare, da noi, rappresentanza a 24 zone di Valtellina (23) e di Valchiavenna (3). Ce l'hanno scippata con la scusa del risparmio, balla colossale. Non sappiamo se in quel di Roma esista ancora l'itituto della 'schiena dritta'. Esistesse si trovi il sistema di arrivare alla Corte Costituzionale, e più avanti ne vedremo la ragione. E ora in Valle.

 

In base al Decreto del Presidente della Provincia:

Elezioni 28 settembre. Le elezioni del presidente della Provincia e del consiglio provinciale si svolgeranno domenica 28 settembre 2014 dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Il seggio elettorale sarà ubicato presso la sede dell'Amministrazione Provinciale, sala Ligari - galleria di Palazzo Muzio.

LE CANDIDATURE ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DI CONSIGLIERE PROVINCIALE DOVRANNO ESSERE PRESENTATE PRESSO L'UFFICIO ELETTORALE, UBICATO PRESSO L'UFFICIO PROTOCOLLO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE, NEI SEGUENTI GIORNI:

DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014 DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 20.00
LUNEDÌ 8 SETTEMBRE 2014 DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 12.00

Domani le candidatire. Poi il 28 Sindaci, consiglieri comunali, consiglieri provinciali uscenti sceglieranno il Presidente della Provincia e i 10 consiglieri provinciali. Come? Col più barbaro dei sistemi, quello che dimostra in quali abissi può avventurarsi la burocrazia malata ma anche l'inadeguatezza – eufemismo – dei politici che lo hanno avallato. Deciso che, scippato a noi, 160.000 in provincia, il diritto di voto, votavano solo gli amministratori c'era da equilibrare quelli dei Comuni maggiori con quelli minori. Il sistema c'era, come vedremo avanti, e già sperimentato con successo dalla Lombardia ma nel Lazio si respira aria diversa.
HANNO infatti INVENTATO LE FASCE!!!

Le fasce
Le fasce in provincia di Sondrio sono 4, sino alla D. Oltre infatti riguardano centri con più di 30mila abitanti. Ad ogni fascia corrisponde un “indice di ponderazione

--- Fascia D tra 10 e 30.000
Sondrio e Morbegno, indice 407

--- Fascia C tra 5 e 10.000:
Chiavenna, Cosio, Livigno e Tirano indice  337,800

--- Fascia B tra 3 e 5.000:
Albosaggia, Ardenno, Berbenno, Bormio, Delebio,Dubino, Grosio, Montagna, Sondalo, Teglio, Valdidentro, Valdisotto indice 190,136

--- Fascia A meno di 3.000:
Tutti gli altri indice 58,626

33.428 abitanti sono in fascia D, 27.746 in fascia C, 45.603 in fascia B e 67.863 in fascia A per un totale di 174.610. Privati del voto Mazzo, San Giacomo Filippo e Talamona perchè non hanno nè Sindaco nè consiglieri comunali ma un commissario prefettizio in quanto a Mazzo non sono state presentate liste mentre a San Giacomo Filippo e Talamona dove c'era una sola lista non è andata al voto al voto la prescritta metà più uno degli iscritti alle liste elettorali.

Sistema elettorale da fantasia malata
Una fantasia malata, gran ciambellano dell'UCAS (x) candidato al Premio Nobel dell'idiosincrazia per il buon senso, ha escogitato un caotico sistema per riequilibrare la differenza di popolazione fra i Comuni.
E' evidente infatti che scelto di far votare Sindaci e consiglieri non si poteva andare a voto capitario mettendo sullo stesso piano un amministratore di Sondrio e uno di Pedesina, come noto il Comune con meno abitanti in Italia (ma con tanto territorio).
Hanno diviso i comuni italiani (75 i nostri) per fasce di abitanti prendendo in considerazione la popolazione (174.610 la nostra), gli elettori e cioè sindaci + consiglieri (843 i nostri), la % fra fascia demografica rispetto alla popolazione provinciale, i casi in cui vi fosse il superamento della soglia del 35% (3.848 per la nostra fascia A), la "redistribuzione dell'eccedenza rispetto al 35% (per noi: 1,643 per la B, 1 per la C e 1,205 per la D).
In base a questi marchingegni di fronte ai quali i dottori Azzeccagarbugli appaiono dei dilettanti, si arriva al valore definitivo che per noi è di 35 per la fascia A, 27,750 per la B, 16,890 per la C e 20,350 per la D. Tanto lavoro, tanti calcoli matematici per arrivare all'indice di ponderazione che abbiamo riportato.

Sistema allucinante, folle e per giunta idiota
Sistema allucinante, folle e per giunta idiota perchè sono riusciti a rendere incostituzionale il provvedimento.

Il caso della Lombardia
La Regione Lombardia quasi 40 anni fa, dimostrando di essere lontana anni luce dai metabolismi ministeriali (ma anche di chi li ha avallati!), quando si trovò a dover votare per i Comitati sanitari di Zona, elettori gli amministratori comunali, usò la testa ideando un sistema semplice e razionale: popolazione diviso numero di consiglieri. L'elettore di Sondrio aveva - allora no ma ora arrotondiamo -  circa 550 voti (22.000 abitanti diviso il numero di consiglieri che era di 40). L'elettore di Pedesina aveva 2 voti (i 30 abitanti diviso il numero di consiglieri comunali che erano 15). Semplicità e razionalità lombarda.

Avvertenza: I dati di cui sopra li abbiamo desunti dalla tabella dell'ANCI riprodotta anche sul sito della Provincia. Anche se non aggiornata con il completamento per via del voto dei consiglieri provinciali la tabella ci serve per sottolineare d'un lato la follia e dall'altro, udite udite, l'incostituzionalità.

Italiani tutti uguali?
Siamo cresciuti credendo che un principio base della nostra democrazia fosse quello dell'uguaglianza fra tutti i cittadini. Credevamo che questo principio, codificato dalla e nella Costituzione, valesse anche nell'anno Domini 2014.
Invece no e basta leggere la tabella con un minimo di sforzo aritmetico.

Confronti
Fascia D. C'è abbastanza equilibrio, comunque una diversità. L'indice di ponderazione per abitante è di 693 a Morbegno e di 655 a Sondrio.
Fascia C. Tirano 698, Livigno 460
Fascia B. Teglio 817, Montagna 233.
Fascia A. Villa di Tirano 268, Pedesina 2 (2,7).
Singolare il caso limite di Pedesina che col sistema lombardo, di assoluta equità e rappresentanza democratica rispettata avrebbe avuto voti a disposizione 100 volte minori rispetto a Villa di Tirano mentre domani li avrà uguali! E' un caso limite ma i rapporti li può vedere chiunque, compreso Teglio (quasi 4 volte Montagna e invece nella stessa fascia).

Incostituzionalità
In altri termini un sistema bislacco e artificiale “di ponderazione”, prescelto rispetto al sistema lombardo citato, ha prodotto squilibri rilevanti di rappresentanza
--- sul piano morale e politico fatto dolorosamente antidemocratico
--- sul piano istituzionale una lesione ai principi e alla lettera della Costituzione.

Stupisce che nessuno abbia ancora sollevato il problema della incostituzionalità. Forse perchè il Gran Ciambellano – linguaggio degno di Sua Eccellenza - con i suoi fulgori aritmetici ha obnubilato lo spirito critico?

GdS

(x) UCAS = Ufficio Complicazione Affari Semplici

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