Fine mandato, parola ai Sindaci: Murada (Albosaggia)

Fine mandato per 60 Sindaci in provincia, per alcuni secondo e quindi ultimo (possibile però presentarsi per il Consiglio Comunale), per altri primo e quindi candidabile per un secondo mandato da primo cittadino. In realtà le cose stanno per cambiare con il terzo mandato ammesso nei Comuni con meno di 3000 abitanti che in provincia sono 59.
Le risposte:

1) Sindaco da 10 anni, un periodo che rappresenta una parte importante della vita ed anche un arco di tempo significativo per l'attività comunale. La prima domanda: guardando indietro quali sono i sentimenti prevalenti, dal giuramento davanti al Consiglio Comunale alla conclusione ormai prossima?

1°Sono diversi i sentimenti che si sono accavallati in questi dieci anni un’altalena che ha avuto come punto fermo il senso di responsabilità e la passione. Credo di aver imparato a metabolizzare le delusione pur mantenendo fede alla schiettezza. Fare il sindaco oggi significa soprattutto saper incassare tanti no, molti dei quali incomprensibili. Specie se guardi agli sprechi della politica e ti accorgi che l’essere virtuoso non paga. Se non nella tua coscienza. Sono però convinto che se tutti continueranno a vivere il paese non come un agglomerato di case, ma come un insieme di persone, dove sussidiarietà, solidarietà, sviluppo sono la linfa dello stare insieme quotidiano, anche le difficoltà si attenueranno. Eleggo perciò queste tre “S” come colonna sonora della mia relazione morale finale.

2) Quali i segni della Sua presenza in Comune. Quali cioè le cose significative che reggeranno nel tempo. Quali anche però quegli interventi, quelle cose che non si traducono in solido ma che pure possono avere grande importanza. Qualche esempio

2° Più che gli interventi, cioè l’elenco delle cose fatte che sono facilmente visibili e raccontabili mi auguro di aver lasciato un solco, nella quale possano camminare a testa alta i futuri amministratori. Certo se guardo il programma elettorale di dieci e cinque anni fa, sono convinto, senza presunzione di aver fatto il mio dovere. Ma se c’è un segmento che voglio eleggere a simbolo della mia attività voglio citare il mondo della scuola e dei giovani. Ho provato a dedicare loro le mie energie in questi anni. E’ la bussola che mi ha guidato sapendo che non c’erano risorse per coprire l’intero ventaglio dei bisogni e costretto a scegliere ho cercato di gettare le basi per una migliore formazione scolastica, coinvolgendo le associazioni perché anche loro ritenessero prioritario l’impegno per le ragazze e ragazzi di Albosaggia. Confido che come le piante danno frutti nel tempo anche sul versante del capitale umano, tra qualche anno raccoglieremo in proporzione alla semina.

3) Via via il Sindaco è andato assumendo ruoli ben oltre i confini comunali. Oggi è Autorità sanitaria, è Autorità di Protezione Civile, magari anche ufficiale di Stato civile, Autorità di sicurezza, e poi ci sono Assemblea dei Sindaci per la sanità, Ato, Comunità Montana, BIM, società pubbliche e, speriamo di no, si ipotizza che diventi anche consigliere della nuova Provincia e uno di Voi Presidente. Sulla base dell'esperienza non è un po' troppo? O ritiene invece che le cose possano andar bene così?

3° Non è la molteplicità delle funzioni che spaventa, bensì la confusione istituzionale. La questione vera è quella di delineare ambiti di competenza non equivoci e soprattutto di semplificare, ridurre, e magari abolire ambiti istituzionali non all’altezza dei tempi.

4) Lei chiude il suo periodo di Sindaco in quanto la legge limita l'attività a due mandati (con la possibilità di proseguire dopo un mandato, diciamo di 'riposo', o a casa o in Comune ma senza fascia tricolore). Soprattutto nei piccoli paesi, come tanti sostengono, è una limitazione non felice. Ma c'è e in molti Comuni l'esigenza di non perdere l'esperienza acquisita ha fatto e fa sì che il Sindaco non lasci del tutto ma entri in Consiglio Comunale. Non si chiede di entrare nel merito perchè quello che può andare bene da una parte magari non va bene dall'altra. Le chiediamo comunque un giudizio in merito. Scontata infine l'ultima delle domande: Lei pensa di continuare o di chiudere del tutto la Sua esperienza girando alla larga dalla porta del Municipio?.

4°Due mandati bastano e avanzano e il recupero del terzo mandato per i comuni sotto i tremila abitanti ha alcuni vantaggi e alcuni demeriti. Tra l’altro la questione non mi tocca non solo perché Albosaggia supera quella soglia, ma in ragione di una mia scelta che è personale e di vita e prescinde dalle norme. E come ho già detto ai mie consiglieri, gli assessori i miei “ragazzi”, come sono abituato a chiamarli, deporrò la fascia di sindaco, ma certo non mi dimetterò da questo paese che mi ha dato i natali e che sento addosso come una seconda pelle. E forse, spogliato da ruoli e da cariche, potrò rendermi conto che viviamo in una realtà ricca di opportunità e che nel dramma del precariato, qui è possibile ancora parlare di lavoro e di sicurezza economica e sociale. So bene che ci vogliono sacrificio, volontà, elasticità, ma sono altresì certo che quelli che verranno dopo di me non staranno a guardare e sapranno prendere i treni che passano e magari essere loro stessi a guidare la locomotiva.

5) Infine a conclusione la scheda (sostanzialmente il curriculum personale e politico - non partitico, diciamo istituzionale -).

5°Da sindaco a cittadino il passo è breve: smetti la fascia e indossi la divisa del tuo paese, ma per me rimarrà immutato l’amore per questo meraviglioso paese. Quindi, anche se non siederò più in consiglio, mi metterò a “disposizione” del paese.

La scheda

Graziano Murada, Albosaggia, classe 1960, direttore Fondazione dott. P. Fojanini di Studi Superiori di Sondrio, vicedirettore dal 1991 al 2000 e Responsabile dell’Azienda Agricola “La Castellina” della Fondazione Fojanini e responsabile del settore viticolo;

in precedenza del 1987 al 1990 Tecnico viticolo con compiti di assistenza tecnica in campagna e analisi vino presso il laboratorio della Fondazione Fojanini;

dal 1982 al 1986 impiegato ,tecnico viticolo con compiti di assistenza tecnica in campagna

Attività pubblica

- dal 2004 ad oggi

Presidente Unione Orobie,

Sindaco del Comune di Abosaggia (SO)

- dal 1999 al 2004

Consigliere Comunale di Albosaggia con incarico di capogruppo di maggioranza

- dal 1995 al 1999

Assessore all’agricoltura, ambiente, sport e temo libero nel Comune di Albosaggia

- dal 1990 al 1995

Consigliere comunale nel Comune di Albosaggia con incarico di capogruppo di maggioranza

 

 

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