Gli "ALTI E BASSI" HANNO INAUGURATO LA 51ma STAGIONE CONCERTISTICA DEL CID CON IL LORO OMAGGIO ALLA 'PRESIDENTE STORICA' FLORIANA PALMIERI CHE DOPO 50 ANNI PASSA IL TESTIMONE AL DR. SELVETTI 11 12 30 25
Nel segno del rinnovamento, ma con un occhio privilegiato al passato. Potrebbe essere questa la linea guida di questa nuova edizione del CID, il Circolo Musicale sondriese che ha dato inizio alla 51esima rassegna concertistica con l'exploit spumeggiante dei soliti garibaldini del canto corale (e non solo) degli "Alpi e Bassi". Una vecchia conoscenza richiamata a gran voce per la terza volta per le sue scorribande sonore tra classico, leggero e jazz, con una duttilità di linguaggio che ha colpito sin dal primo accordo a cappella nel rinnovato auditorium Torelli gremitissimo.
Il Cid si è rinnovato ai suoi vertici con un passaggio di consegne tra la storica Floriana Palmieri che è stata l'anima del sodalizio per un cinquantennio con un entusiasmo e un ardore riconducibili solo a chi della musica ha fatto la vita, e il neopresidente Mauro Selvetti, vicedirettore generale del Gruppo Credito Valtellinese. Un rinnovamento che si riallaccia al passato quando il Presidente attuale del Gruppo, Giovanni De Censi, presente in sala, agli albori del Cid ne era il vicepresidente.
"Un'attenzione che il Credito Valtellinese ha sempre avuto verso la musica sul territorio e nei nostri confronti - ha dichiarato Floriana Palmieri che ha raccolto in sala un lunghissimo applauso per il suo indefesso impegno di questi lunghissimi anni.
Il concerto è stato uno spumeggiante susseguirsi di piacevoli performance in chiave spiritual o gospel rivisitati in un modo originalissimo, a cui l'attento uditorio, coinvolto direttamente nel ritmo, ha riservato scroscianti applausi. Voci multiformi in perfetto connubio, e intercambiabili, sorretti da un basso profondo e una strumentistica vocale di prim'ordine. Chitarre distorte, tromboni a tiro, clarinetti svolazzanti, trombe in sordina e una ritmica da fare invidia a Tullio De Piscopo hanno sorretto il canto di una miscellanea disneyana, soprattutto quella riservata a "I tre porcellini", che è piaciuta molto ai numerosi bambini presenti in sala. Gradissimo il fuori programma dell' "Aria sulla quarta corda" di Bach che sembrava introdurre una delle solite puntate di Quark prima dell'arrembante assolo di una overdrive scatenata su ritmo rockeggiante di basso e batteria (solo voce), oppure il roboante finale con il tema degli Aristogatti e il "Volo del calabrone" che rese celebre Nino Rosso. Grande la soddisfazione da parte del direttore artistico Giovanni Mazza: "Un grande concerto che il pubblico sembra aver gradito moltissimo". Un concerto che ha raccolto unanimi consensi, anche per l'arrembante simpatia del quintetto vocale, e sicuramente beneaugurante per un anno che si preannuncia difficile, ma ricco di grande musica.
"Il "mio" Circolo Musicale non avrebbe potuto essere affidato in mani migliori. Ne prevedo un futuro alla grande", sono state infatti le parole della Palmieri, a cui il neopresidente Selvetti ha risposto:" "Solo in un secondo momento mi sono reso conto di quanto sarebbe stata ardua l'impresa di dimostrarmi all'altezza di chi mi ha preceduto".
Nello Colombo