BERLUSCONI SULL'ASSASSINIO DEL FIGLIO DI GHEDDAFI. RICORRIAMO ALLA CORTE INTERNAZIONALE DELL'AIA 11 4 30 41
"Se hanno volutamente assassinato il figlio di Gheddafi si tratterebbe di un fatto gravissimo perché l'omicidio non rientra fra gli obiettivi della missione alleata". Lo ha dichiarato l'on. Berlusconi poco fa.
Articolo 53 dello Statuto della Corte Penale Internazionale (International Criminal Court - ICC) avente per titolo "Apertura di un'indagine", primo comma "1. Il Procuratore, dopo aver valutato le informazioni sottoposte alla sua conoscenza, apre un'inchiesta a meno che non determini la mancanza di un ragionevole fondamento per un'azione giudiziaria in forza del presente Statuto…"
Vi sono, ai sensi dello Statuto, sufficienti elementi perché il Procuratore apra un fascicolo, svolga la sua indagine, tragga le sue valutazioni e, se le cose stanno come in tutta evidenza sembrano, proceda conseguentemente.
La Procura della Corte riceve dal nostro giornale l'ipotesi che potrebbero ricorrere le condizioni di cui alla dichiarazione del Presidente del Consiglio attuale. Fosse così la Corte ha il dovere di accertare la verità e procedere, chiunque risulti colpevole, nei suoi confronti. Sia naturalmente che trattasi di mandante o di esecutore.
GdS