I nostri Comuni erano 78. Restano 78. La gente vuole che il suo Comune resti. Flop referendario

I Comuni in provincia erano 78. Restano 78. La voglia di unirsi dei Sindaci non ha trovato corrispondenza nella gente salvo, ovviamente, Chiavenna visto che, sostanzialmente, si trattava di un suo ampliamento territoriale con l'ingresso nella fascia dei Comuni sopra i 10.000 abitanti sopravanzando Morbegno.. Sintomatico, in Valchiavenna, che solo Menarola abbia visto il SI vittorioso. Un flop in definitiva del referendum, che peraltro non è decisivo in quanto a carattere consultivo con la possibilità quindi per la Regione di procedere ugualmente. In realtà è altamente improbabile l'assunzione di una decisione in contrasto con la volontà popolare.

Questa notte quando ce ne siamo andati a letto dopo avere avuto non i numeri ma comunque valide indicazioni sui risultati il giornale dava già l'esito. All'articolo della vigilia, cambiato il titolo in "Domenica 1.XII urne chiuse. Dei 10 nostri Comuni 'fidanzati' pochi gradiscono le nozze” avevamo anteposto questo breve commento notturno:

“All'articolo che avevamo pubblicato presentando il referendum va aggiunto, prima notizia, che il fidanzamento, se la Regione rispetterà le volontà espresse nella maggior parte dei Comuni, resterà tale (prime notizie da altre Province indicano che il No si è fatto vivo). Con riserva di dare successivamente i numeri ce ne andiamo a letto con la conclusione di cui dianzi. E non possiamo non richiamare quanto da noi espresso in più di un'occasione, che cioè un fatto, "storico" per una comunità locale, di sparire come entità autonoma convolando a nozze con i Comuni contermini, dovrebbe essere la conseguenza di un processo che coinvolga la popolazione, le associazioni, le realtà economiche e sociali non una iniziativa verticistica ancorché poi portata, DOPO, in qualche assemblea. Fa specie il risultato chiavennasco che nessuno aveva (salvo Gordona) ipotizzato. Ne parleremo e intanto riproponiamo quanto si era scritto alla vigilia...” Diamo i dari, quelli disponibili per il Tiranese, quelli completi per la Valchiavenna (con la sola osservazione che le percentuali, da noi riportate tal quale dalle tabelle ufficiali, non sono state calcolate bene visto che fra SI e NO dovrebbe esserci un totale di 100, corrispondentemente ai voto VALIDI e invece insieme con i voti del SI e del NO sono stati inseriti anche i dati di bianche e nulle (e 1 sola contestata in tutto):

I NUMERI - VALCHIAVENNA
Chiavenna
6852 elettori 2053 votanti 29,96% SI 1741 84,80 NO 298 (14,52) valide 2039
Gordona
1658 elettori 1052 votanti 63,45% SI 187 17,78% NO 856 81,37%  validi 1043 B1 N8 tot 1052
Mese
elettori 1550 votanti 940 60,65% SI 218 23,19% NO 711 75,64% Validi 929 B2 N7 -1 tot 939
Prata
elettori 2577 votanti 1050 40,75% SI 410 39,05%  NO 629 59,90% Validi 1039 4B 7N totale 1050
Menarola
elettori 62 Votanti 23 37,10% SI 20 86,96% NO 3 13,04%  Voti validi 23

Ovunque il nome del futuro Comune, dato da chi aveva votato per la fusione, di gran lunga gettonato era stato “Valchiavenna”, non praticabile perchè gli altri otto Comuni, firse tranbne verceia, rivendicavano quella intestazione come patrimonuio dui tutti e 13 i Comuni. Al secondo posto Valle del Mera molto simile a quello dei due che avevamo proposto come giornale “Lavaldelamera”, con il Mera al femminile, un elemento di identità locale.

I NUMERI – TIRANESE
A  Grosotto, capoluogo in pectore se ci fosse stato il Comune unico, il SI ha vinto (388 a 292) con un numero di aventi diritto al voto (assente ma dato Camera 2013) di 1614. Idem a Vervio dove su 291 elettori in 62 sono stati per il SI contro 54 per il NO. Di segno opposto i risultati negli altri tre Comuni. Mazzo 277 a 205 su 1062 elettori. Tovo su 565 aventi diritto 158 cono andati alle urne per difendere il loro Comune e 120 guardando al nuovo. I dati di Lovero, riferiscono in Comune, saranno disponibili solo domattina, martedì'3.XII. Eccpòi SI 123 NO 223 elettori (Camera 2013636) In compenso abbiamo la dichiarazione del Sindaco Anna Maria Saligari:
“A maggioranza dei cittadini a Lovero, Tovo, Mazzo hanno detto NO alla Fusione dei Comuni. Solo la maggioranza dei cittadini di Vervio e di Grosotto hanno detto Sì. Sempre più convinta che fosse doveroso dare un'opportunità al mio Paese, accolgo il risultato elettorale con la serenità di chi ha agito per il meglio: DAR VOCE AI CITTADINI, portarli ad esprimere la loro opinione riguardo ad un cambiamento epocale era fondamentale. La nostra democrazia ci dimostra, ancora una volta, che il popolo è sovrano. E così dev'essere. La strada si presenterà non scevra di ostacoli, ma con la forza e la determinazione di sempre, insieme, li affonteremo!!! Avanti tutta.... “
Il nome più gettonato del fururo Comune eè stato Borghi del Mortirolo, seguito da Pieve del Mortirolo.

A cura della redazione
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